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Aurora Ruffino: 'Per me sconfiggere l'anoressia vale più di un Oscar'

'Quando tante ragazze malate mi abbracciano dicendo che la mia Cris di 'Braccialetti Rossi' li ha aiutati a trovare il coraggio di lottare mi sento felice'

Aurora Ruffino Per me sconfiggere lanoressia vale più di un Oscar

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“Non potrò mai dimenticare quei due signori che mi sono venuti incontro a un concerto e che mi hanno abbracciato iniziando a piangere. Avevano perso entrambi i loro figli, uccisi dal cancro. E mi hanno ringraziato perché grazie ai “Braccialetti Rossi” avevano finalmente ritrovato il coraggio di parlare di quella immensa perdita. Capisci? Loro ringraziano me. Incredibile. Io davanti a queste cose rimango esterrefatta. “Braccialetti Rossi” non è una fiction come le altre. È una specie di miracolo che mi ha portato a conoscere persone meravigliose. Non sai quante ragazze mi hanno raccontato di essere guarite dall’anoressia grazie alla mia Cris. Per me questo vale più di un Oscar, più di qualsiasi premio. Ecco perché sono orgogliosa di essere un “Braccialetto Rosso”. Anzi, sono grata. Che è molto di più”. Aurora Ruffino ha 27 anni, lunghi capelli biondi e una carriera fantastica dietro e davanti a sé. È una delle giovani attrici più ricercate d’Italia.

È stata protagonista di film d’autore e di pellicole importanti come  “La solitudine dei numeri primi” e “Bianca come il latte e rossa come il sangue”. Ma i ragazzi di tutta Italia la amano soprattutto per la sua Cris, protagonista della fiction da record di Raiuno, “Braccialetti Rossi” appunto che tra i tanti meriti ne ha uno davvero rivoluzionario e unico. Quello cioè di aver portato in prima serata un tema tabù: la malattia che non risparmia nessuno, nemmeno i giovanissimi e attacca le loro fragili vite. “Ma “Braccialetti Rossi” è soprattutto una fiction sul coraggio e sull’amicizia, sul senso di appartenenza a un gruppo e sulla solidarietà. Noi raccontiamo la malattia, è vero. Ma soprattutto raccontiamo la voglia di vivere, di innamorarsi, di sbagliare, di fare scemenze, di aiutarsi, di reagire, di vincere. Tutte cose che appartengono ai ragazzi, sani e non”. Il tutto senza retorica e con tanto garbo ma anche senza paura di emozionarsi e di guardare dentro e nel profondo.

Ora “Braccialetti Rossi”, che ha avuto anche il merito di “ringiovanire” il pubblico di Raiuno e di conquistare l’ambitissima fascia di pubblico dei più giovani, ritorna in tv con la terza serie. La sua Cris ancora una volta sarà messa a dura prova: “Leo, il suo amore, dovrà vedersela con il ritorno ancora più aggressivo del tumore. Non posso svelare cosa succederà ma posso assicurare a tutti che Leo e Cris saranno ancora insieme a lottare”.

Nella video intervista concessa a Tiscali.it Aurora Ruffino parla anche dell’anoressia: “Non sono mai stata anoressica ma, interpretando Cris, ho scoperto molte cose su questa che è più che altro una alattia dell’anima”. E racconta di una sua nuova fantastica amica: “Si chiama Asia, l’ho conosciuta in ospedale a Torino e lotta contro l’anoressia. Sono sicura che vincerà”.

12/10/2016