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Da vittima di bullismo a bullo: la storia di Alessandro: 'La vergogna e la frustrazione anche da carnefice'

Da vittima di bullismo a bullo la storia di Alessandro La vergogna e la frustrazione anche da carnefice

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'È successo durante le scuole medie. Oggi riesco a parlarne perché non ho più vergogna come un tempo. Avevo dei problemi familiari e quindi ero molto nervoso. Così mi vennero alcuni tic per i quali venivo deriso da diversi compagni di classe. C’è voluto un po’ di tempo ma poi sono riuscito a superare questi tic e a inserirmi nel gruppo. Eppure non ero soddisfatto. Avrei voluto giocare a calcio ma non ero in grado. E quella nuova frustrazione, unita al mio fisico che nel frattempo era diventato grosso, mi fece diventare da vittima a carnefice. Sì, sono stato un bullo”.

Alessandro Leoni ha 18 anni, si appresta a dare l’esame di maturità in un liceo di Roma e intanto, con gli altri ragazzi del Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop, creato e organizzato dalla docente universitaria di Roma Tre Giovanna Pini, va in giro per le scuole a parlare di bullismo. E a raccontare la sua straordinaria esperienza perché del bullismo Alessandro ha conosciuto tutte le sfaccettature, dalla vergogna di essere bullizzato a quella, altrettanto inconfessabile, di essere diventato bullo.

Da vittima di bullismo a bullo la storia di Alessandro La vergogna e la frustrazione anche da carnefice

“Cominciai a bullizzare un ragazzo. Gli prendevo lo zaino e glielo buttavo via. E poi lo torturavo psicologicamente, prendendolo in giro perché fisicamente era più “piccolo” di noi “fighi”. Stupidamente andai a fare comunella con quelli che prima prendevano in giro me e mi facevano soffrire. Poi in realtà da vittima a carnefice non è cambiato molto. Soltanto la mia frustrazione verso me stesso e verso la vita. Volevo superarmi, andare oltre”. Alessandro nella videointervista concessa a Tiscali.it racconta anche come ne è venuto fuori: “Vedevo la sofferenza di questo ragazzo che non ci salutava più, che non voleva più venire a scuola. Alla fine ho smesso di prenderlo in giro ma lui di me non ne ha più voluto sapere. Ed è stato lì che ci sono rimasto malissimo e che ho capito che prendersela con un debole è facile. Ma la vera sfida è confrontarci con noi stessi e avere capacità autocritica. Magari rendendosi conto che si sta sbagliando e che bisogna ricominciare da zero”.

Il prossimo 26 maggio in occasione della 'Quarta Giornata Nazionale Giovani Uniti Contro il Bullismo', anche Alessandro prenderà parte allo spettacolo “Il buono il bullo il genio”. Andrà in scena al Teatro Olimpico di Roma e sarà organizzato dal Centro Nazionale Contro Il Bullismo- Bulli Stop con gli studenti dell’Istituto Paritario G.G. Visconti. Si tratta di un’originale rappresentazione teatrale dedicata alle vittime del bullismo. Uno spettacolo dove questa piaga sociale, frutto d’ignoranza che si nutre dell'incapacità di comunicare, è superata con il Teatro d'Animazione. In sala saranno presenti i genitori ai quali, il bullismo e il cyberbullismo hanno ucciso i propri figli.

“In questa rappresentazione, nel mondo degli umani s’inseriscono diversi personaggi provenienti direttamente dall’universo dei cartoons”, spiega la professoressa Giovanna Pini. “Protagonisti di questo spettacolo saranno, infatti, personaggi celebri del mondo fiabesco come Elsa, Joker, Shrek e molti altri. Qui la brama di potere, e la voglia di protagonismo portano alla trasformazione anche della persona più buona al mondo. Il denaro e la ricchezza rendono i protagonisti ciechi davanti alla sofferenza dei loro più intimi amici. Anche la persona più crudele del mondo, se presa nel modo giusto può. infine, tornare sulla retta via. Le parole dei nostri eroi, più dei gesti, toccheranno il cuore in maniera dirompente, avendo l’effetto straordinario di illuminare il positivo e far riflettere sul Bullismo”.

22/05/2018