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Dopo Gianluca Vacchi, pignorata anche la Santanchè. Affari a sgonfie vele per la deputata Fi

Come racconta, 'Il Sole 24 ore', la “pitonessa” è stata raggiunta da un pignoramento immobiliare lo scorso febbraio

di Redazione

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Si può fare una vita da nababbi eppure avere tanti debiti da subire pignoramenti al proprio patrimonio. Ne sa qualcosa Gianluca Vacchi, l’eroe ipertatuato dei social, e ora pure un'altra Vip italiana: Daniela Santanchè, deputata forzista e imprenditrice editoriale. Come racconta, Il Sole 24 ore, la “pitonessa” è stata raggiunta da un pignoramento immobiliare lo scorso febbraio. L'azione è stata intrapresa dalla Banca di Caraglio una piccola Bcc dei luoghi originari deputata cuneese.

Debito non onorato

Il provvedimento sarebbe stato provocato da un credito non onorato come una rata scaduta o un rimborso non effettuato. L'atto depositato in conservatoria a Cuneo è di 5 mesi fa. Non è noto se, nel frattempo, tra la Santanchè e la banca sia stata raggiunta un'intesa che possa evitare l'esproprio immobiliare. Resta il fatto che il pignoramento è simbolo di difficoltà finanziarie nonostante le foto che ritraggono la Santanché durante vacanze e feste da favola.

Affari magri

Al di là della vita dorata, pare infatti che gli affari imprenditoriali dell'esponente di Forza Italia non vadano affatto bene. Pochi giorni fa ha liquidato la sua Visibilia Magazine srl, costituita per rilevare le storiche testate del gossip Visto e Novella 2000 per rilanciarle. Operazione poco riuscita se, dopo mesi di cassa integrazione, 14 tra giornalisti e dipendenti sono stati licenziati.

La quotazione in Borsa

E non finisce qui: la parlamentare nel 2014 fare ha fatto la scelta della Borsa quotando sul listino milanese la Visibilia editore con un'operazione di reverse takeover, fondendo cioè le sue attività in una società già quotata, la Pms. Dentro Visibilia editore ci sono le testate storiche della Santanchè come VilleGiardini, Ciak e PC Professionale e anche qui le cose non paiono funzionare. Infatti nel biennio 2015-2016 la Visibilia Editore quotata ha accumulato perdite per 2 milioni di euro. Il fatturato di 4,4 milioni nel 2015 è sceso a 3,8 milioni l'anno scorso. I costi superano i ricavi (calanti) e già a livello di margine industriale la piccola società quotata all'Aim va in rosso. Neppure l’aumento di capitale del 2014 ha risolto i problemi. Il patrimonio netto a fine 2016 era di soli 293mila euro. A preoccupare potrebbero essere i debiti: quelli totali tra banche e fornitori superano i 6 milioni di euro.

Il diverbio con l’ex amica Paola Ferrari

Da qui il soccorso delle banche. La Santanchè ha infatti debiti con la Popolare di Sondrio, la Popolare di Milano e il Credito Valtellinese. Con le prime due ha rinegoziato la scadenza portandola a nove anni, mentre la trattativa con il Creval era ancora aperta alla data di approvazione del bilancio. Il futuro della Visibilia Editore parre sempre più dipendere dalla buona volontà di banche e fornitori che di fatto ne finanziano l'operatività. Ma Santanchè ha incontrato difficoltà pure coi suoi azionisti di minoranza: è noto il profondo diverbio con Paola Ferrari, socia di Visibilia e finita in rotta con l’ex amica con tanto di causa.

18/08/2017