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Mara Venier e il no a Mediaset: 'Sono un'ex conduttrice tv e me ne vanto'

La nuova vita tra giurie (la prossima è quella di Miss Italia), moda per 'donne normali' e amore: 'Ho rifiutato un programma quotidiano: sono contenta così'

Mara Venier e il no a Mediaset Sono unex conduttrice tv e me ne vanto

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Lo spunto dell’intervista è la sua fresca nomina a presidente della giuria della prossima edizione di Miss Italia, che si terrà a Jesolo il 10 settembre e che anche quest’anno sarà trasmessa in prima serata su La7. Ma con Mara Venier è molto facile sviare su tanti altri argomenti perché una persona che della schiettezza e del suo essere straordinariamente normale ha fatto una professione di successo non si nasconde mai dietro frasi diplomatiche e tipici “no comment”. Così finire a parlare di stipendi Rai e di “rosiconi” che sui social prendono di mira il vip di turno, di identità femminile da difendere e d’amore è un attimo.

La Mara di oggi non è più 'La signora della domenica” di Raiuno così come non è più la padrona di casa de “La vita in diretta”, tre edizioni, le sue, di grande successo. Il suo presente, a parte la parentesi di Miss Italia su La7, parla Mediaset e ha i contorni dell’opinionista dell’Isola dei famosi e del giudice popolare di Tu si que vales. Due successi enormi, il primo accanto ad Alessia Marcuzzi, il secondo sotto l’ala protettiva di Maria De Filippi. Due successi che hanno segnato una nuova fase nella sua vita professionale, dove la conduttrice che è in lei per il momento è in stand by.

Le manca avere un programma tutto suo?
“Per adesso mi va bene così. I programmi da condurre non ci sono o non me li offrono. Ma io non ho nessun tipo di problematica al riguardo. Mi piace fare il giudice o l’opinionista, mi permette di essere completamente me stessa. È di sicuro molto più divertente e rilassante della conduzione. Anzi, a dire la verità ho avuto un’offerta”.

Di che cosa si tratta?
“Me l’ha fatta Mediaset per un programma quotidiano. Ma ho declinato. Francamente preferisco scorrazzare di qua e di là. Non ho la frustrazione di non avere un impegno fisso. Sono contenta così. Anche perché all’Isola con Alessia Marcuzzi e Alfonso Signorini mi sono ritrovata in una vera famiglia: Alfonso lo conosco da 30 anni e per me è come un fratello. Alessia, invece, è stata una bellissima scoperta. È nata una vera amicizia e spesso io e Nicola (Carraro, il marito, ndr) usciamo con lei e Paolo. Di Alessia ho immensa stima: è una persona per bene, pulita, corretta, generosa. Il nostro trio credo che sarà confermatissimo. E poi c’è Tu si que vales. Quando, tre anni la Rai ha deciso di non usarmi più, Maria (De Filippi, ndr) mi ha invitato lì per una puntata che poi sono diventate tutte le puntate. Per Maria ho grande stima oltre che sul piano professionale anche sul piano umano. È la Maria che mi piace scrutare quando non si accorge di essere vista, con le sue sfumature malinconiche anche non traspaiono dalla tv. Mi è stata vicino in momenti difficili, ci sono cose indelebili che mi uniscono a lei”.

Cosa ne pensa della decisione della Rai di rendere pubblici gli stipendi dei dipendenti?
“Trovo che sia giusto. Io renderei pubblici anche quelli dei conduttori. Ricorda quando già Brunetta cavalcava questa idea? Sono sempre stata d’accordo. Anche perché in Rai ero la meno pagata di tutti”.

Addirittura? Una conduttrice importante e di successo come lei la meno pagata?
“È presto detto: per “La vita in diretta” non arrivavo neanche a 1700 euro a puntata, per “Domenica in” mi davano 10 mila euro. Non avevo nemmeno un contratto in esclusiva. E comunque, a prescindere da me, mi sembra giusto che i contribuenti sappiano come viene speso il loro denaro. Le polemiche ci sono e ci saranno. È inevitabile”.

L’uscita dalla Rai brucia ancora?
“È stata una grande delusione. Mi sono sentita umiliata per il trattamento da parte della Rai. Dopo tanti anni di lavoro e di successi sono stata fatta fuori senza una spiegazione”.

Non le hanno detto niente?
“No. Non c’è mai stato un incontro. Non c’è stato nulla. Più di tutto mi ha ferito il modo, il “come”. Quando lavori per tanti anni e sei legata a un’azienda ti aspetti almeno un po’ di rispetto. Che poi io parlo della Rai. Ma si tratta di due dirigenti che non cito per non dare loro alcuna visibilità: di loro non si sente più parlare, di Mara Venier sì”

Parliamo allora del presente: da anni Miss Italia ha messo in moto un continuo cambiamento, rinnovando il regolamento che ora ammette donne sposate e con figli e taglie curvy. Eppure c’è chi ritiene i concorsi di bellezza anacronistici. Cosa ne pensa?
“Miss Italia fa parte della storia del nostro Paese. Da lì sono uscite attrici importanti come Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Lucia Bosè e tante altre ragazze piene di talento. Le cose vanno prese con il giusto distacco, con ironia e leggerezza. Miss Italia ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai giorni nostri. Con questo preoccupante aumento di femminicidi credo che un programma nazional popolare come Miss Italia possa arrivare più in profondità di tante analisi sociologiche nel raccontare il mondo femminile”.

Anche lei è diventata stilista.
“Già. Era nata come una richiesta di diventare testimonial per uno dei marchi del gruppo Miroglio, quello di Luisa Viola. Poi quando sono entrata più in confidenza hanno capito che la moda mi piaceva davvero e abbiamo fatto insieme questa capsule collection composta di 15 capi. Sono dei caftani molto belli e colorati che sono andati esauriti in 20 giorni”.

Si tratta di modelli per donne curvy.
“Io le chiamo semplicemente 'donne normali'. Perché per me la taglia 48 è normale. Semmai a non essere normale è la 38”.

Cosa ne pensa di questa schiavitù femminile per l’immagine?
“Ogni donna ha un’idea di come deve essere fatta la propria fisicità. Io, ad esempio, magra non mi piaccio e non mi sono mai piaciuta. Mi piaccio un po’ in carne. Di sicuro per me bellezza non equivale a magrezza assoluta. Il mio prototipo di bellezza femminile è una donna tipo Sabrina Ferilli o Monica Bellucci. Le ragazze che a 18 anni finiscono dal chirurgo plastico e vanno avanti a liposuzioni non le critico. Chi critico sono i loro genitori che permettono loro di fare cose del genere. Sono troppo piccole per capire, per accettarsi per come sono: così ci si rende infelici. Una donna non è fatta solo di forme, ma anche di carisma, simpatia e intelligenza. Io se il mio seno si appesantisce me ne frego altamente. I problemi della vita sono ben altri”.

Un mese fa ha festeggiato dieci anni di matrimonio con Nicola Carraro ed entrambi vi siete dedicati delle frasi dolcissime sui social. Qual è il segreto del vostro amore?
“Nicola è l’uomo della mia vita. Mi ha resa serena. Ha capito esattamente quello che volevo. Ha un grande rispetto del mio lavoro  e gioisce se mi vede contenta. Non mi ha mai messo paletti nel mio essere estroversa, nel mio chiamare tutti “amore” o “caro”. Lui dice sempre: “Se fossi stato geloso, sarei impazzito”. Lui mi ha accettato per come sono, questa è la cosa più bella. E poi, al di là del suo valore, è un uomo speciale per l’intelligenza e per il modo di concepire la vita. Mi ha dato molto. Sono 16 anni che viviamo insieme e tra noi non c’è mai stanchezza: a me piace andare al mercato a comprargli tutte le cose che gli piacciono. Mi piace cucinare per lui: il fegato alla veneziana, gli spaghettini. Ecco per me l’amore è questo: la normalità del volersi bene”.

Questa è stata ribattezzata “l’estate dei rosiconi”: c’è chi se l’è presa con i Bonolis perché vanno in vacanza affittando un piccolo aereo privato e c’è chi se l’è presa per il motivo opposto, con Bastianich e Cannavacciuolo che usano i voli low cost.
“Non vedo perché Bonolis non possa affittare un piccolo aereo per le sue esigenze. Sono soldi suoi e li spende come vuole. Purtroppo i social sono questo. Io uso solo Instagram e quando leggo commenti acidi o offese, li cancello subito e li blocco. Anzi, li mando a quel paese. Da una parte i social sono divertenti, dall’altra ti ritrovi in balìa di chi ha solo voglia di rompere le scatole. A questo proposito vorrei puntualizzare che non ho nessun account su Facebook e su Twitter. Ci sono diverse persone che si fanno passare per me e che hanno un profilo con la mia foto e interagiscono con le persone. Si chiama Furto d’idetità. L’ho segnalato alla polizia postale. Ma per ora non è successo niente”.

 

01/08/2016