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Paola Ferrari: 'Io, donna di centro destra, fra i De Benedetti, famiglia di sinistra'

Archiviato l’attacco alla collega Diletta Leotta, la giornalista sportiva Rai non esita a definirsi femminista: “Ma certe donne dello spettacolo non mi sono mai piaciute”

Paola Ferrari Io donna di centro destra fra i De Benedetti famiglia di sinistra
di Redazione

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Si definisce libera, onesta, femminista e di destra, “centro destra”, per l’esattezza. Nell’intervista concessa a Libero, Paola Ferrari si racconta e svela in particolare come sia vivere in una famiglia che dei suoi ideali di centro sinistra ha fatto una bandiera. La conduttrice di 90° minuto su Rai 2, è spostata da 20 anni con Marco De Benedetti, figlio dell’editore Carlo, e le divergenze di ideali qualche volta si sono fatte sentire. Soprattutto durante il suo breve impegno politico: Ferrari è stata infatti candidata con La Destra nel 2008: “Fu un gesto di solidarietà per aiutare un’amica, Daniela Santanché, in palese difficoltà. Andai contro la mia famiglia. Una follia che non farei mai più”.

L’esperienza politica

La giornalista racconta che fu in particolare l’ingegner De Benedetti a soffrirne: “La storia della sua famiglia (di origine ebraica, ndr) che tutti conoscono, era decisamente distante dai valori che poteva avere quello schieramento politico. Fui superficiale, me ne pento”. Oggi le discussioni in famiglia su questioni politiche capitano, “un confronto acceso e costruttivo”, ammette la Ferrari precisando: “Poi io sono una giornalista, loro una famiglia di editori”.

La Ferrari femminista

Quanto alle critiche alla collega Diletta Leotta (vedi la fotostoria), il volto sportivo della Rai rifiuta di commentare affermando che per lei è importane la solidarietà femminile fra colleghe ma “le donne con cui faccio gruppo le scelgo. Ci sono donne che non mi sono mai piaciute nello spettacolo. Il buonismo non fa per me, mi ha stancato. Le donne vanno difese quando lo meritano”. In ogni caso “in me batte un cuore femminista. Io la mia strada l’ho fatta. Alle giovani dico che la bellezza va bene ma – attenzione – conta la professionalità”.

06/03/2017