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Niente bimbi stranieri in Italia: crollano le adozioni internazionali, -60% in 15 anni

Dalle 4 mila del 2011 alle 2.216 del 2015: burocrazia e costi altissimi fra le cause del crollo

Niente bimbi stranieri in Italia crollano le adozioni internazionali 60 in 15 anni
di Redazione

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Una delle frasi che si sentono spesso ripeter le coppie che non sono riuscite ad avere figli è “adottatene uno”. Chi la dice non ha idea di quale calvario sia infilarsi nel tunnel delle adozioni: anni di stress, colloqui con psicologi, giudici, assistenti sociale e visite a moderni orfanotrofi per poi approdare, nella maggior parte dei casi, al nulla. Se poi delusi dal percorso delle adozioni nazionali, si cerca di adottare un bambino straniero è peggio che andar di notte: i costi e la burocrazia finiscono per sopraffare la maggior parte dei craggiosi aspiranti genitori.

Minimo storico

Le adozioni internazionali hanno infatti subito un vero e proprio 'crollo' passando in 5 anni (dati ufficiali 2011/2015) da 4.022 a 2.216 all'anno. Ma negli ultimi quindici anni il calo è stato del 60%, con il minimo storico raggiunto nel 2016 con appena 1.580 bimbi stranieri accolti dalle famiglie italiane. Sono i numeri forniti da un gruppo di associazioni che ha organizzato per oggi un 'incontro per proporre e chiedere misure di sostegno urgenti che restituiscano fiducia alle coppie che scelgono l'adozione internazionale, tamponando l'inesorabile discesa nel numero di procedure adottive concluse nel corso degli ultimi anni e rilanciandola anche a livello culturale'.

Le richieste di intervento alla poltica

Nel corso dell'appuntamento, il gruppo di enti - rappresentati dai due portavoce, Pietro Ardizzi e Antonio Crinò - esporrà alla Politica i numeri di un crollo che ha portato 'in appena 5 anni dalle 4.022 procedure di adozione internazionale del 2011 alle 2.216 del 2015 (ultimo dato ufficiale pubblicato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali). Dati che potrebbero essere integrati con i dati ufficiosi del 2017, secondo cui il numero di adozioni non supererebbe le 1.400 (-36,9% rispetto al dato 2015)'. 'Da questa constatazione - prosegue la nota - insieme a quella secondo cui le coppie italiane, fino a qualche anno fa, erano sempre particolarmente sensibili e aperte all'adozione internazionale, la decisione di rompere gli indugi e lanciare una grande iniziativa di confronto e rilancio politico-istituzionale per chiedere a chi governerà l'Italia nei prossimi 5 anni misure concrete di sostegno all'universo dell'adozione internazionale.

L’appello delle associazioni

Perché accanto al declino demografico, certificato per l'ennesima volta qualche giorno fa dall'Istat, il nostro Paese ha urgente bisogno di riscoprire la bellezza dell'adozione e la fiducia che sia una scelta di pari dignità nella genitorialità, senza costi economici ad esclusivo carico delle coppie', concludo le associazioni. Hanno firmato l'appello: A.f.n. - Ai.Bi. - A.m.i. - Amici trentini - A.mo - Fondazione Avsi - Bambarco - C.i.a.i. - Cifa - Il Conventino - I fiori semplici - In cammino per la famiglia - International adoption - Istituto la Casa - La Maloca - Mehala - M.a.a.a. - N.a.d.i.a. - N.o.v.a - Sjamo.

15/02/2018