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Le donne single a rischio su Facebook, spuntano cataloghi con foto e profili

E' stato messo in vendita a 6,47 euro. Al prezzo di un drink, dice la pubblicità. Nell'elenco emergono anche profili 'fake', ma la maggior parte sono profili ufficiali di ignare utenti

Le donne single a rischio su Facebook spuntano cataloghi con foto e profili
di Roberto Zarriello

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Fate attenzione a ciò che pubblicate su Facebook, perché le vostre foto, i dati sensibili e anche i vostri stati personali, come quello di essere single o impegnati, possono essere usati a vostra insaputa e nel modo peggiore. 

Il Catalogo delle polemiche

Lo hanno imparato a loro spese oltre 1200 donne della provincia di Lecco finite su un e-book che rimanda direttamente ai loro profili. Si chiama 'Catalogo profili Facebook di donne single che vivono a Lecco' - Edizione 2017 (95 pagine). E questo vuol dire che ne sono stati creati già altri in passato. Al di là della scelta inopportuna e palesemente 'sessista' di creare il catalogo, ci si chiede come sia stata possibile una operazione 'editoriale' di questo tipo in palese violazione della legge sulla privacy.

Non è una bufala, il catalogo esiste davvero

E' stato messo in vendita a 6,47 euro. Al prezzo di un drink, dice la pubblicità. Spulciando il catalogo, tra l'altro realizzato con un semplice 'copia e incolla', emergono anche profili 'fake', ma la maggior parte sono profili ufficiali di ignare utenti di Facebook che non sanno di essere finite nell'elenco. 

Ecco chi ha realizzato il catalogo delle polemiche

L'editore è 'Orangita Books' e assicura che 'la pubblicazione rispetta pienamente la vigente normativa sulla privacy (D.lgs. 196/2003) in quanto, al momento della redazione, tutti i dati riportati erano pubblicati in pagine internet pubblicamente accessibili con la sola condizione di possedere un account Facebook'. L'editore, poi, è collegato al 'Comitato Culturale Orangita Books'. Si tratta di un'associazione culturale non-profit di promozione sociale, nata di 2013. Al posto loro, comunque, starei attento ad inserire questo progetto nel curriculum dei progetti sociali dell'associazione.

Lo sfogo dell'assessore alle Pari Opportunità

L'assessore alle Pari Opportunità della Provincia di lecco, Adriana Ventura, ha dichiarato al Corriere della Sera come abbia trovato l'iniziativa 'aberrante e forse se ci metto un attimo di studio e di approfondimento si può rinvenire anche qualche aspetto penale nel comportamento degli autori 'geniali' di questo catalogo. Il rispetto della dignità della persona, fondamento della nostra Costituzione, è un grande diritto. Fare pagare il catalogo, e per di più senza avere acquisito il consenso delle protagoniste 'utilizzate', significa mercificare la figura della donna single come un qualsiasi prodotto di consumo pronto all'acquisto. Mi riservo di intraprendere le azioni che il caso richiede. Fin da ora invito tutte le donne coinvolte a contattare il mio ufficio per definire insieme un'azione decisa a tutela della propria dignità'.

Cosa dice la legge italiana

Ci sono due articoli della legge a tutela della Privacy (legge 196 del 2003, in sostituzione della 675/96) che aiutano a comprendere meglio questa vicenda. L'articolo 4, in particolare, spiega che 'occorre autorizzazione in ogni caso e comunicazione al Garante se la pubblicazione può risultare lesiva (legge 633/41), oppure se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull’orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003)'. Mi pare che la pubblicazione del catalogo rientri proprio in questa categoria. Mentre l'articolo 5 spiega come occorra 'autorizzazione in ogni caso se le immagini vengono usate con finalità promozionali, pubblicitarie, di merchandising o comunque non di prevalente informazione o gossip'. E anche in questo caso, quindi, la pubblicazione del catalogo entra in contrasto con la normativa in materia. Ma il Catalogo di Lecco non è un caso isolato. Un altro e-Book è stato creato con i profili di 734 donne single di Monza. L'unico modo per fermare queste pubblicazioni e salvaguardare la privacy e la dignità delle donne coinvolte è che le autorità competenti intervengano al più presto. 

15/05/2017