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Rita Rusic vuota il sacco: 'I vizi di Vittorio Cecchi Gori e i suoi diktat contro di me'

Rita Rusic vuota il sacco I vizi di Vittorio Cecchi Gori e i suoi diktat contro di me
di Redazione

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L’immagine da panterona sexy pronta a mangiare uomini in serie e vestita perennemente di striminziti bikini o poco più non corrisponde al racconto asciutto e sincero delle sue origini, ma anche del matrimonio miliardario con Vittorio Cecchi Gori seguito da un divorzio molto meno ricco di soldi ma carico di amarezza. Lei è Rita Rusic, 57 anni e una bellezza fuori dal tempo, un passato da archiviare con qualche acredine e un presente tra Miami e Roma con il solito pallino del cinema e la voglia addirittura di rilanciare: non più solo produttrice ma anche regista di “I giorni del vento”, il suo primo film che racconta storie di donne, d’amore e di guerra. Un po’ come la sua vita “precedente”, quella in cui era la bellissima signora Cecchi Gori: “Vittorio cominciò subito a corteggiarmi, ma viveva ancora con mamma e papà. Dovevo insospettirmi subito. Come mai un uomo adulto non sente l’esigenza di stare per conto suo, magari di sposarsi, e sta con i genitori?”. Così al Corriere della Sera, Rita racconta di quell’amore durato quasi vent’anni e dal quale nacquero i due figli, Vittoria e Mario, poi diventato guerra: “Ho chiesto io la separazione. Nelle coppie le rotture avvengono perché uno dei due non crede più in quel progetto. Vittorio ha scelto i suoi vizi a discapito della sua famiglia, del suo lavoro. Certi vizi ti dominano e non li domini più: io, moglie e madre, ho cercato di aiutarlo a uscirne, ma non c’era più niente da recuperare. Eravamo tutti a pezzi”.

Poi quando Cecchi Gori finisce in prigione, Rita nonostante tutto ha continuato a stargli vicina: “Ho voluto esserci, era il padre dei miei figli. Andavo a trovarlo a Regina Coeli, gli sono stata accanto anche quando subì un intervento. E lui, per tutta risposta, quando uscì dal carcere ingraziò Valeria Marini. E disse pure che dietro le sbarre gli erano mancati i cani. A nostra figlia arrivò a dire non sono morto per vedere morta te, tua madre e tuo fratello”. Insomma un matrimonio chiuso malissimo per il quale, sottolinea la Rusic, non prende nemmeno un euro. Non solo. L’ex marito le ha fatto anche terra bruciata intorno, imponendo a tutti coloro che lavoravano per lui di troncare i rapporti con lei: “Leonardo Pieraccioni, per esempio, quando il mio ex maritò gli intimò di chiudere con me, non si è ribellato, ma ha detto ok. Anche altri si sono comportati da vigliacchi e mi contattavano di nascosto”. La Rusic però non si è data per vinta e ha continuato a crescere i figli e a scommettere su se stessa. L’Amore? Può attendere.

28/07/2017