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'Uomini, fate sentire la vostra voce contro i femminicidi': l'appello di Lucia Annibali

La volontà delle donne da sola non basta, 'accanto a loro devono esserci gli uomini, a loro chiediamo di prendere posizione pubblicamente'

Uomini fate sentire la vostra voce contro i femminicidi lappello di Lucia Annibali
di Redazione

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 Dopo il terzo femminicidio nelle ultime 48 ore, la cattura dei colpevoli e l’avvio delle indagini, si cerca di ragionare a mente fredda su un fenomeno che non può essere relegato alla conta dei casi di cronaca nera. Si tratta di combattere un sostrato culturale durissimo a morire e “per farlo le leggi non bastano, serve una rivoluzione culturale”. Ne sono consapevoli Lucia Annibali, avvocato vittima del sul ex fidanzato che le fece gettare in faccia da due complici il liquido che le ha devastato il volto, e Alessia Morani, vice capogruppo Pd alla Camera, che lanciano un appello agli uomini dalle pagine del Corriere della Sera.

L’appello - “Crediamo che a questo punto sia necessario un cambio di passo per arrivare a centrare l’obiettivo. Dobbiamo spostare la questione dalle donne agli uomini: la loro voce non si sente. È a ognuno di loro che lanciamo un appello: costruire una rete di uomini contro la violenza sulle donne”. Questa la sintesi dell’appello lanciato dalla rubrica “La 27° ora”, che vorrebbe che si mettesse in pratica “con un gesto concreto quella rivoluzione culturale di cui tanto si parla. E la rivoluzione, qui e oggi, la possono fare solo gli uomini per gli uomini, affrontando un percorso di liberazione simile a quello che ha portato le donne all’emancipazione”.

Le donne da sole non bastano - Annibali e Morani riconoscono che si tratta di un problema educativo, “ma la voce delle donne da sola non basta. Accanto a loro devono esserci gli uomini”, perché “solo insieme possiamo vincere questa battaglia. Solo ascoltando le loro voci, le loro testimonianze, possiamo estirpare la violenza di genere dalle feroci cronache quotidiane”.

La richiesta a tutti gli uomini - Da qui la richiesta agli uomini di sottoscrivere questo appello: “Lo chiediamo ai politici in modo trasversale per primi, che potrebbero farsi carico di iniziative sui territori, agli intellettuali e ai personaggi dello spettacolo affinché mettano a disposizione la loro notorietà per parlare ai più giovani. Lo chiediamo ai giornalisti, ai medici, agli studiosi, e soprattutto a coloro che hanno superato l’incubo di scoprire la violenza dentro di sé e sono riusciti ad affrontarla. Vi chiediamo di esserci, di prendere posizione pubblicamente contro il femminicidio”.

Chiunque voglia aderire può firmare qui la petizione oppure può fare un tweet con l'hashtag #seseiunuomofirma confermando la propria partecipazione.

10/06/2016