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Coppetta mestruale, una piccola rivoluzione ecologica nel ciclo femminile

Coppetta mestruale una piccola rivoluzione ecologica nel ciclo femminile
di Federica Facchini

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Un appuntamento fisso ogni mese. Cinque giorni in cui tutto ciò che vorremmo è un qualcosa che ci faccia sentire a nostro agio in qualsiasi situazione, senza rinunciare a nulla che sia l’allenamento quotidiano, una giornata al mare o una domenica fuori porta.

Si sta così diffondendo sempre di più una piccola rivoluzione ecologica ed economica, la coppetta mestruale, in grado di farci sentire più libere.  

Che cos’è

Ci sono ancora molti dubbi riguardo a cosa effettivamente sia la coppetta mestruale: si tratta di un vero e proprio contenitore realizzato in silicone medicale che quindi non assorbe il flusso come avviene per assorbenti e tamponi ma lo contiene, con un’autonomia molto ampia che può arrivare fino alle 12 ore (l’unica eccezione sono i flussi particolarmente abbondanti che possono richiedere cambi più frequenti). Non si tratta di un metodo usa e getta, la coppetta infatti è riutilizzabile nei cicli successivi.

Come si usa

La coppetta mestruale si presenta in diverse taglie e misure, va quindi per prima cosa scelta quella più adatta sulla base dell’età e del fatto di aver avuto o meno figli con parto naturale.

Per inserire la coppetta mestruale è necessario avere una buona confidenza con il proprio corpo e sapere che è un vuoto d’aria che si crea quello che le consente di restare ferma. Le prime volte quindi la sensazione che si prova può essere strana e inusuale rispetto a quella dei comuni tamponi, una volta però consolidata questa consapevolezza, l’utilizzo della coppetta e i passaggi per svuotarla diventeranno facili e veloci.

La coppetta mestruale va per prima cosa piegata, i metodi possono essere diversi ed è importante scegliere quello che più si adatta alla propria fisicità, ogni donna infatti con un po’ di pratica potrà trovare ciò che si adatta meglio alle sue esigenze e alla sua comodità. 

Dopo averla svuotata e prima di inserirla di nuovo la coppetta va lavata con acqua tiepida e con un detergente intimo o con un sapone naturale come quello di Marsiglia, mentre alla fine del ciclo e all’inizio di quello successivo, o anche durante quando possibile, andrà sterilizzata lasciandola in acqua bollente per circa 5/6 minuti.

I benefici

I benefici della coppetta mestruale sono molteplici e non sono solo individuali ma anche ecologici e ambientali.

- La coppetta è economica. Non dovendo essere ricomprata ogni mese si rivela uno dei modi più economici per gestire il ciclo mestruale; si acquista una volta – il costo si aggira tra i 20 e i 30 euro -  e la sostituzione, con una corretta manutenzione, può avvenire anche dopo diversi anni.

- La coppetta mestruale è ecologica ed evita la creazione di rifiuti e scarti cosa che invece non fanno i normali tamponi e assorbenti. Se accatastassimo infatti i tamponi consumati durante il periodo fertile di una donna, l’altezza si aggirerebbe intorno a 1,6 km, pari a 5 torri Eiffel. 

- Libertà al mare e nello sport: la coppetta non si muove, non si inzuppa in caso di bagni al mare e in piscina e una volta inserita correttamente non si sente, è ideale quindi per vivere con la massima libertà i giorni del ciclo non rinunciando a nessuna attività.

- Meno rischio di irritazioni: il silicone medicale è studiato per non provocare allergie, la coppetta inoltre, non assorbendo, allontana il rischio di irritazioni provocate dal prolungato contatto delle mucose con il flusso.

“Ho iniziato a sostituirla agli assorbenti interni due mesi fa incuriosita dai commenti positivi di una mia collega. - ci conferma Antonella, utilizzatrice della coppetta mestruale - Ho acquistato il prodotto online facendo attenzione ad alcune indicazioni, per esempio ho scelto un modello con il gambino zigrinato per facilitarne la presa. Già la prima volta mi sono trovata a mio agio e anche l’espulsione, dopo un paio di utilizzi, diventa un passaggio facile e automatico. L'ho usata anche al mare e sono stata molto contenta, non dovendola sostituire ogni 4 ore come un assorbente, infatti, si ha quasi la sensazione di non avere al ciclo”.

 

Foto credits: softrevolutionzine

 

27/09/2016