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Vacanze ai tropici e all'equatore? Il vademecum per non rischiare la salute

Vacanze ai tropici e allequatore Il vademecum per non rischiare la salute
di Stefania Elena Carnemolla

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Antidiarroici, disinfettanti intestinali, pomate contro punture di insetti, scottature e infezioni della pelle: nel kit di pronto soccorso delle vacanze non possono mancare, insieme ad analgesici, antipiretici, antiemetici, antispastici, antibiotici, colliri e pastiglie contro il mal di viaggio.

Tempo di partenze, anche a lungo raggio, con bagagli spesso pieni di tutto tranne di ciò che servirebbe davvero. Partite per i Tropici o i paesi equatoriali? Avete con voi creme solari ad alta protezione, antimalarici, repellenti efficaci, sali minerali da utilizzare in caso di diarrea, compresse per la disinfezione dell’acqua? “Perché, servono?” potreste chiedervi.

Tra le guide per viaggiatori agile e completa è quella, ad esempio, del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna, pensata per chi si reca in paesi dove clima, ambiente e condizioni di vita sono diversi rispetto a quelli delle zone temperate: “È necessario essere preparati all’esperienza del viaggio” spiegano, infatti, gli ideatori “non solo per poterne cogliere tutti gli aspetti positivi, ma anche per prevenire inconvenienti e problemi per la salute che potrebbero presentarsi”.

Vediamo alcuni consigli.

Importante un kit di pronto soccorso completo di tutto, così come è importante prestare attenzione all’alimentazione, mettendosi, così, al riparo da epatite, febbre tifoide e diarree infettive. Andranno, ad esempio, evitati carne, verdure, pesce e frutti di mare crudi – ad eccezione di frutti sbucciati “personalmente” – optando, invece, per “cibi ben cotti e serviti caldi”. Così come andranno evitati pesce fresco e frutti di mare di dubbia provenienza, anche se cotti, poiché potrebbero contenere tossine e microrganismi pericolosi. Rischiosi anche latte che non sia stato bollito, pastorizzato o sterilizzato, gelati sfusi, dolci con creme, panna, salse all’uovo crudo tipo mayonnaise e formaggi freschi.

L’acqua della rete idrica non andrà bevuta, benché ufficialmente potabile. In caso contrario, andrà bollita o trattata con compresse disinfettanti. Andrà evitato anche il ghiaccio, poiché potrebbe essere stato preparato con “acqua non sicura”. Le uniche bevande ammesse saranno quelle in bottiglia o contenitori sigillati. Cibi e bevande non andranno comprati dagli ambulanti, mentre prima di consumare gli alimenti, lavare accuratamente le mani.

In caso di diarrea aiuteranno ad integrare le perdite idrosaline sali minerali, acqua bollita o da confezioni sigillate, succhi di frutta confezionati, purché non molto dolci, tè o, ancora, un preparato con acqua bollita, zucchero, sale, con eventuale aggiunta di succo di arancia o pompelmo.

Prudenza dovrà essere osservata anche nel contatto con gli animali sia selvatici che domestici, il cui morso potrebbe trasmettere la rabbia: “Non dare mai confidenza agli animali, specie ai cani randagi e ad altri animali capaci di mordere” raccomanda, infatti, la guida. “La rabbia è una malattia mortale: in caso si venga aggrediti e morsicati è necessario rivolgersi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso per eseguire la profilassi antirabbica”. Occhio anche a serpenti, ragni e scorpioni: “In questi casi” spiega la guida “al mattino prima di vestirsi, è opportuno controllare che durante la notte qualche esemplare non si sia annidato nelle calzature o negli abiti da indossare”.

Importante anche l’abbigliamento. Spostandosi a piedi, utilizzare “scarpe alte o stivali e pantaloni lunghi di tessuto resistente”. Ai Tropici e all’Equatore è, infatti, sconsigliato “camminare a piedi nudi sui terreni umidi e bagnarsi nelle acque dolci (fiumi, laghi, canali), anche se limpide e apparentemente non contaminate, poiché piccoli parassiti potrebbero penetrare attraverso la pelle e provocare serie malattie”, ricorda la guida.  Anche flora e fauna marine possono nascondere insidie per la presenza di piante e animali urticanti, se non quando velenosi.

Croce di tanti viaggiatori sono le punture di insetti come zanzare, pulci, zecche, mosche e pappataci, che possono provocare “fastidio, piccole infezioni, ma anche trasmettere gravi malattie infettive causate da virus, batteri o parassiti”. Il consiglio è quello di indossare indumenti con maniche lunghe e pantaloni lunghi; di evitare profumi, creme e dopobarba; di utilizzare repellenti cutanei da spruzzare anche sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo; di dormire in camere climatizzate con zanzariere a porte e finestre, in caso contrario, montare zanzariere da letto, senza dimenticare, prima di soggiornarvi, spray repellenti e diffusori di insetticida, e, all’esterno, serpentine al piretro.


 

04/08/2017