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Kate Winslet: "Mai più scusarsi per quello che si è, mai più giudizi, autocritiche e body shaming"

Nella serie "Omicidio a Easttown" si mostra con tutti i suoi difetti senza che il suo orgoglio ne esca minimamente spiegazzato. Kate Winslet, che già in passato si era battuta contro l’uso indiscriminato di photoshop per abbellirla o smussarne il corpo rotondo, ha fatto dell’autenticità la sua stella polare e anche per questo è stata scelta come nuova ambasciatrice globale da L’Oréal Paris e del claim “Perché tu vali”.

“Ecco come sono nelle mie peggiori giornate”

Proprio per la serie tv Omicidio a Easttown, che le ha fruttato un Emmy e un Golden Globe, ha dovuto battersi contro il suo regista, Craig Zobel che in postproduzione voleva ridurle la pancia in una scena di sesso: "Rimettete a posto le rughe e i chili in più", ha imposto a chi la voleva modificare la sua figura. "Ho amato questo ruolo perché la protagonista è meravigliosamente imperfetta. Grazie a questa serie, ho potuto mostrarmi a tutti come sono nelle mie peggiori giornate, oggi anche il pubblico è più pronto ad accettare una donna vera con un corpo normale davanti alla telecamera", ha detto l’attrice che, con le colleghe Rachel Weisz e Emma Thompson, ha fondato la "lega britannica contro la chirurgia estetica".

“Il diritto di essere me stessa”

Per queste sue caratteristiche, l'attrice premio Oscar per The Reader, è diventata il nuovo volto L'Oréal Paris e di "Perché tu vali", il claim giunto al suo 50° anniversario. Ma Kate ha voluto essere più di una semplice testimonial scrivendo i testi sull'empowerment per le lezioni "Valore" di L'Oréal (su YouTube) e si è fatta filmare con e senza trucco.  "'Tu vali, per me significa aver guadagnato il diritto di essere me stessa, di accettare il corpo, il volto e la pelle che cambiano. I segni e le cicatrici che le esperienze mi hanno lasciato addosso e hanno plasmato la donna che sono oggi. Dovremmo ripetercelo come un mantra per convincersene nei momenti di insicurezza. Ora che ho 46 anni, voglio diffondere il mio messaggio: mai scusarsi per quello che si è, o di quello che si è dovuto fare per arrivarci. Mai più body shaming o giudizi. Mai più autocritiche".

Un premio per l'empowerment nel cinema

L'Oréal Paris l'ha scelta anche come prima giurata di Lights On Women Award al Festival di Cannes, un premio per l'empowerment nel cinema: "È importante incoraggiare le registe perché le loro prospettive e storie possano sfidare gli stereotipi delle donne sullo schermo, per troppo tempo rappresentati solo da uomini".

Foto Ansa e instagram

09/11/2022