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Kim Kardashian e il gesto di grande generosità verso 35 calciatrici afgane

La socialite, spesso al centro del gossip per i suoi look stravaganti o per le sue relazioni sentimentali, questa fa notizia per un motivo edificante: avere contribuito alla fuga delle calciatrici afgane e delle loro famiglie, salvate dal regime dei talebani. L’ imprenditrice ha aiutato l’ex capitana della nazionale afgana di calcio femminile, Khalida Popal, a salvare ben 130 persone dopo la crisi dell’agosto scorso che ha sancito il ritorno dei fondamentalisti islamici nel paese.

L’aereo delle giovani sportive pagato dalla star

Le 35 calciatrici delle nazionali giovanili afghane (e le loro famiglie), rifugiate in Pakistan per fuggire dai talebani, sono arrivate con un volo nel Regno Unito, Paese che si era offerto di accoglierle. Il loro aereo con 130 persone a bordo, atterrato a Stansted, era stato noleggiato da un'organizzazione umanitaria ebraica ed è stato pagato dalla star statunitense Kim Kardashian. Ne ha dato notizia il sito della Bbc ricordando la campagna internazionale per le calciatrici.

Minacciate di morte

"Missione compiuta", ha commentato Khalida Popal, fondatrice della nazionale femminile afghana di calcio, che ha coordinato il loro salvataggio dalla Danimarca. "Sono così felice e così orgogliosa di queste ragazze. Sono rimaste traumatizzate. Ne hanno passate così tante e sono riuscite a rimanere forti. Ora possono iniziare una nuova vita e respirare la libertà". Le teenager, di età compresa tra i 13 e i 19 anni e per lo più provenienti dalle province afghane, avevano temuto per la propria vita quando i talebani hanno conquistato le loro città. Alcune delle loro famiglie avevano ricevuto minacce di morte. Diversi club britannici, tra cui il Chelsea e il Leeds United, si sono già impegnati a sostenere la permanenza delle giovani sportive nel Regno Unito.

Il messaggio di Kim

“È un grande privilegio far parte di questa missione per salvare la squadra nazionale giovanile femminile afgana! Tutte le ragazze hanno il diritto di essere ciò che vogliono essere. Sono coraggiose ed è tragico che abbiano dovuto lasciare il loro Paese perché desiderano praticare uno sport che amano”, ha annunciato Kim su Twitter dopo il successo dell’operazione. All’evacuazione ha partecipato anche un italiano, il presidente e proprietario del Leeds Andrea Radrizzani, che si è reso disponibile per supportare le ragazze e le loro famiglie per “la costruzione di un futuro inclusivo e prospero“.

Foto Ansa e Instagram

09/11/2022