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Whitney Wolfe Herd la donna che cambia le regole del dating

L’app che ha creato ha un’ape come simbolo, quindi non c’è una definizione migliore di quella di “ape regina” per Whitney Wolfe Herd. A 28 anni ha ideato Bumble, un’applicazione per il dating che conta 30 milioni di utenti e vale un miliardo di dollari. Come racconta La Repubblica, il Time l'ha inserita tra le 100 persone più importanti del 2018 perché rappresenta la "donna che si rifiuta di essere silenziata dagli uomini". Il suo motto: "Facciamo noi la prima mossa" e il suo sistema per appuntamenti adotta proprio questa filosofia.

Da Tinder a Bumble

Insomma Whitney Wolfe Herd è diventata la regina degli incontri online nel 2014 con l’idea di "mettere le signore al posto di comando". È stata tra le co-fondatrici di Tinder, con cui ha rivoluzionato il mondo delle relazioni, quindi dell’argomento se ne intende. Un'esperienza finita male - ha raccontato - che è diventata un caso emblematico di sessismo nella Silicon Valley. "Purtroppo viviamo ancora in un mondo dominato da uomini, dove persiste un'ineguaglianza salariale tra maschi e femmine. Sul posto di lavoro dobbiamo subire avance non gradite e commenti inopportuni, eppure consideriamo normale lasciarci scivolare tutto addosso: ecco perché spesso il silenzio dura a lungo".

Un’app femminista

La Herd, però, non ha taciuto. Ha denunciato l'ex boss, nonché ex compagno, per molestie sessuali e la precedente impresa per discriminazioni. Con Bumble invece che, più di un'app di dating, è un manifesto femminista, ha voluto rivoluzionare il punto di vista. Le donne costituiscono l'85% della forza lavoro. "Ho cominciato assumendo tre ragazze, quasi senza esperienza. Lo stipendio non era una priorità, ci facevamo pubblicità scrivendo con i gessi sui marciapiedi dei campus e travestendo il mio labrador da ape, il nostro simbolo". In tre anni, la startup è diventata una multinazionale e adesso l'applicazione è scaricabile in 150 paesi.

 

Foto Instagram

08/11/2022