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William e Kate suonano i bonghi in Giamaica ma non frenano la protesta

Tanti sorrisi e feste a suon di percussioni tradizionali ma nella società giamaicana cova il risentimento per la lunga dominazione britannica e neanche il duca e la duchessa di Cambridge, sono riusciti a sopire le proteste. William e Kate sono stati fotografati mentre suonavano strumenti a percussione mentre visitano il "Cultural Yard" nel quartiere di Trenchtown, dove nacque la leggenda del reggae Bob Marley, a Kingston, in Giamaica. Il viaggio dei duchi in Giamaica coincide con il 60° anniversario dell'indipendenza di questo territorio come colonia britannica e la celebrazione del Giubileo di platino della monarca Elisabetta II per i suoi 70 anni al trono. Si tratta però di un tour senza troppa gloria per l’erede al trono e sua moglie

Ricordato lo schiavismo britannico

Nella loro visita alle ex colonie britanniche dei Caraibi, i duchi di Cambridge sono stati infatti accolti da moti di proteste per la seconda volta in due tappe. Dopo l'episodio in Belize, dove un villaggio si era rifiutato di riceverli per ripicca sullo sfondo della vicenda d'un terreno conteso dalla comunità locale a un'organizzazione ambientalista patrocinata dal principe, secondo in linea di successione al trono della quasi 96enne regina Elisabetta, i due consorti hanno subito una contestazione pure all'arrivo oggi nella capitale giamaicana Kingston: una piccola folla si è riunita di fronte alla sede dell'Alto Commissariato britannico, la rappresentanza diplomatica di Londra sull'isola, dove era in corso un ricevimento di benvenuto, per ricordare e denunciare il passato schiavista dell'Impero britannico.

Le scuse per il passato coloniale non bastano

I dimostranti hanno invocato gesti di scuse concreti da parte della monarchia e riparazioni per il passato coloniale. Mentre una ragazza innalzava un cartello su cui si poteva leggere: "Re, Regine, Principesse e Principi appartengono alle favole, non alla Giamaica!". Non esattamente un messaggio di simpatia per William e Kate, impegnati in una visita che - dopo Belize e Giamaica - li vedrà ospiti pure nelle Bahamas, nell'ambito di una missione programmata sulla carta per cercare di recuperare simpatie alla dinastia dei Windsor, rilanciare i rapporti con il Regno Unito in seno al Commonwealth e magari frenare i segnali di un crescente desiderio di affrancamento dalla corona inglese riemersi appena pochi mesi fa nella stessa regione con la formalizzazione a novembre dell'addio delle Barbados a ogni residuo legame con la monarchia. Il tour rientra anche fra le attività di rappresentanza all'estero affidata a vari componenti di primo piano della Royal Family per celebrare il Giubileo di Platino di Elisabetta II: giunta quest'anno all'anniversario record dei 70 anni di regno.

Foto Ansa e Instagram

09/11/2022