I bambini e il no alle verdure: ecco come convincerli a mangiarle
Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno: è questa la quantità consigliata da nutrizionisti ed esperti per una sana e corretta alimentazione. Eppure, ben 2 genitori su 10 dichiarano di non riuscire a farne mangiare quotidianamente ai propri figli neanche una porzione, confermando il diffondersi fra i bambini italiani di una vera e propria 'verdurofobia'.
Broccoli, carote, spinaci & co, insomma, faticano sempre di più ad entrare nella dieta dei più piccoli ed è per questo che l’Iias, Istituto italiano alimenti surgelati, ha stilato un vademecum di consigli pratici, per aiutare i bambini a superare il rifiuto delle verdure.
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1. Mani in pasta. Un modo divertente per convincere i bambini a relazionarsi con il cibo è quello di coinvolgerli nella preparazione dei piatti. In questo modo i “piccoli chef” saranno anche più motivati ad assaggiare ciò che hanno contribuito a portare in tavola.
Analogamente, coinvolgere i bambini durante la spesa può essere di stimolo per un “primo” assaggio.
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2. Anche l'occhio vuole la sua parte. Presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti e in formati d’appeal può rappresentare un ulteriore incentivo al consumo da parte dei bambini. Zucchine, spinaci, carote, peperoni e zucca consentono preparazioni coloratissime e attraenti per i più piccoli.
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3. Spazio alla fantasia. Dare vita a preparazioni più 'allegre' e invoglianti può essere d’aiuto: e allora sì a polpettine, frittate o crocchette a forma di animali, lettere e faccine sorridenti.
Da non dimenticare poi la pizza: tutti i bambini ne vanno matti, per cui proporla con sopra qualche verdura può sicuramente indurli ad assaggiarla.
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4. Piccoli bocconi per piccole bocche. Mettere nel piatto grandi quantità di verdure (così come di qualsiasi altro alimento) potrebbe scoraggiare e demotivare l’assaggio. Sicuramente piatti meno abbondanti risultano, per i bambini, pure meno 'impegnativi'.
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5. Dare il buone esempio. Tutta la famiglia dovrebbe cercare di adottare lo stesso tipo di alimentazione, perché non si può pretendere che i bimbi si rimpinzino di frutta e verdura se i loro genitori disconoscono l’universo di ortaggi presenti in natura.
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Fortunatamente, l’Italia si presenta tra i pochi paesi europei considerati “virtuosi” da questo punto di vista: nel 2017, in Italia sono stati consumati circa 8,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura; un quantitativo superiore del 3% rispetto all'anno precedente.
Anche il ricorso alle verdure surgelate è aumentato notevolmente: nel 2016, ne sono state consumate complessivamente (tra retail e food service) 395.500 tonnellate e nel 2017, complice anche l’esplosione di nuove tendenze alimentari come il biologico o il forte incremento di vegetariani e vegani, la crescita dei vegetali, complessivamente, ha toccato quota 408.200 tonnellate, con un aumento del 3,2% (+7,8% per zuppe e minestroni e +5% per i vegetali preparati, nei primi 2 quadrimestri dell’anno) .
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