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A lei invece quel dolore che si \\u0026egrave; materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si \\u0026egrave; accanito con una serie di tre interventi culminati con l\\u0026rsquo;amputazione transtibiale della gamba, cio\\u0026egrave; fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ci\\u0026ograve; che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ECos\\u0026igrave;, con la sua protesi modulabile, Chiara che \\u0026egrave; una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale\\u003C\\\/strong\\u003E a Tarquinia, la sua citt\\u0026agrave;, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all\\u0026rsquo;attivit\\u0026agrave; di sub. 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Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: \\u0026ldquo;Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E5 \\\/ 8\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1684593_7e2dca2c78\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221007\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1684593_7e2dca2c78\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Chiara a Miss Italia con la protesi alla gamba\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221007\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ESar\\u0026agrave; la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba.\\u003C\\\/strong\\u003E Quella di Chiara \\u0026egrave; una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENon ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha gi\\u0026agrave; conosciuto il dolore\\u003C\\\/strong\\u003E, quello vero, quello che a volte pu\\u0026ograve; farti mancare la voglia di andare avanti. 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A lei invece quel dolore che si \\u0026egrave; materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si \\u0026egrave; accanito con una serie di tre interventi culminati con l\\u0026rsquo;amputazione transtibiale della gamba, cio\\u0026egrave; fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ci\\u0026ograve; che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ECos\\u0026igrave;, con la sua protesi modulabile, Chiara che \\u0026egrave; una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale\\u003C\\\/strong\\u003E a Tarquinia, la sua citt\\u0026agrave;, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all\\u0026rsquo;attivit\\u0026agrave; di sub. 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I due hanno cos\\u0026igrave; aderito al progetto \\u0026ldquo;SuperAbile\\u0026rdquo;,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EPoi, non paga, si \\u0026egrave; rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia\\u003C\\\/strong\\u003E. \\u0026ldquo;Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale \\u0026egrave; quello di dare un messaggio ai giovani affinch\\u0026eacute; sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunit\\u0026agrave;\\u0022, ha detto Chiara a Leggo. \\u0022 Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico pi\\u0026ugrave; vasto possibile poich\\u0026eacute; la mia esperienza dimostra che si pu\\u0026ograve; vivere la disabilit\\u0026agrave; nella normalit\\u0026agrave;, impegnandosi nello sport, in una storia d\\u0026rsquo;amore e, perch\\u0026eacute; no, in un concorso di bellezza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EPatrizia Mirigliani, alla quale Chiara si \\u0026egrave; presentata,\\u003C\\\/strong\\u003E l\\u0026rsquo;ha ritenuta idonea e l\\u0026rsquo;ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. \\u0026ldquo;La nostra \\u0026egrave; una bellezza senza confini e la disabilit\\u0026agrave; in questo caso \\u0026egrave; sinonimo di una femminilit\\u0026agrave; ferita e riscattata. 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A lei invece quel dolore che si \\u0026egrave; materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si \\u0026egrave; accanito con una serie di tre interventi culminati con l\\u0026rsquo;amputazione transtibiale della gamba, cio\\u0026egrave; fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ci\\u0026ograve; che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ECos\\u0026igrave;, con la sua protesi modulabile, Chiara che \\u0026egrave; una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale\\u003C\\\/strong\\u003E a Tarquinia, la sua citt\\u0026agrave;, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all\\u0026rsquo;attivit\\u0026agrave; di sub. In pi\\u0026ugrave;, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (gi\\u0026agrave; 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volont\\u0026agrave; e alla determinazione. I due hanno cos\\u0026igrave; aderito al progetto \\u0026ldquo;SuperAbile\\u0026rdquo;,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EPoi, non paga, si \\u0026egrave; rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia\\u003C\\\/strong\\u003E. \\u0026ldquo;Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale \\u0026egrave; quello di dare un messaggio ai giovani affinch\\u0026eacute; sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunit\\u0026agrave;\\u0022, ha detto Chiara a Leggo. \\u0022 Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico pi\\u0026ugrave; vasto possibile poich\\u0026eacute; la mia esperienza dimostra che si pu\\u0026ograve; vivere la disabilit\\u0026agrave; nella normalit\\u0026agrave;, impegnandosi nello sport, in una storia d\\u0026rsquo;amore e, perch\\u0026eacute; no, in un concorso di bellezza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EPatrizia Mirigliani, alla quale Chiara si \\u0026egrave; presentata,\\u003C\\\/strong\\u003E l\\u0026rsquo;ha ritenuta idonea e l\\u0026rsquo;ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. \\u0026ldquo;La nostra \\u0026egrave; una bellezza senza confini e la disabilit\\u0026agrave; in questo caso \\u0026egrave; sinonimo di una femminilit\\u0026agrave; ferita e riscattata. Chiara \\u0026egrave; il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico\\u0026rdquo;. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: \\u0026ldquo;Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
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Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.
Sarà la prima Miss a sfilare con una protesi alla gamba. Quella di Chiara è una di quelle storie che fanno brillare gli occhi di commozione ma che regalano anche voglia di vivere e di lottare.
Non ha ancora 18 anni, Chiara Bondi, ma nella sua giovanissima esistenza ha già conosciuto il dolore, quello vero, quello che a volte può farti mancare la voglia di andare avanti. O che può consegnarti a un’esistenza “diminuita”, di chi sente che certe cose non potrà farle più. A lei invece quel dolore che si è materializzato in un incidente stradale mentre era in motorino il 6 luglio del 2013 e che si è accanito con una serie di tre interventi culminati con l’amputazione transtibiale della gamba, cioè fino a sotto il ginocchio, sembra averla rafforzata nella determinazione a essere ciò che decide il suo cuore, prima ancora che il suo corpo.
Così, con la sua protesi modulabile, Chiara che è una studentessa iscritta al liceo classico e che fa la barista stagionale a Tarquinia, la sua città, ha ripreso a vivere: va in canoa, fa windsurf, si arrampica sui muri di roccia e si dedica all’attività di sub. In più, con un giovane di 26 anni, Lorenzo Costantini, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara da tempo mette in pratica le sue idee incontrando gli studenti delle scuole (già 17 istituti) tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia ispirata alla volontà e alla determinazione. I due hanno così aderito al progetto “SuperAbile”,ideato e fondato da un consigliere comunale di Bassano Romano, Alfredo Boldorini.
Poi, non paga, si è rivolta a Patrizia Mirigliani per sapere se anche lei poteva partecipare a Miss Italia. “Si partecipa a un concorso di bellezza per vincere, ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità", ha detto Chiara a Leggo. " Voglio trasmettere il mio coraggio a un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza”.
Patrizia Mirigliani, alla quale Chiara si è presentata, l’ha ritenuta idonea e l’ha indirizzata, come tutte le altre miss, alle selezioni regionali. “La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico”. A settembre la vedremo sfilare? Chiara per ora lo soltanto sogna e ammette: “Non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia con i miei meravigliosi tacchi alti”.