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Monica Bellucci ci dà un taglio e incanta tutti alla sfilata di Dolce e Gabbana

Rieccola. La avevamo lasciata a Venezia alle prese con il suo passato cinematografico e con quello familiare, visto che la nuova versione del film scandalo "Irreversible" l'aveva di nuovo portata vicina (e imbarazzata) all'ex Vincent Cassel.  La "nuova" Monica Belllucci si materializza alla sfilata di Dolce e Gabbana che ha chiuso la Milano Fashion Week.

La nuova Bellucci incanta tutti

Via la frangia, via i capelli lunghi. La Bellucci che il 30 settembre compirà 55 anni sfoggia un caschetto corto, riga laterale, chic più che mai. Un bob classico che lei porta a spasso con un tailleur classico sdrammatizzato da una camicetta trasparente. Bellissima. Nel parterre di ospiti dei due stilisti appare anche un'altra bellezza del cinema, l'attrice americana Sofia Vergara. 

In quanto alla nuova collezione, Dolce e Gabbana lanciano la Sicilian Jungle dove natura tropicale e artigianato italiano regnano sovrani. "È una collezione molto felice, riflette ciò che siamo, due persone felici del nostro lavoro e della nostra vita" dice Stefano Gabbana. E in passerella questa felicità si vede: se "Jungle è il mondo e la Sicilia sono le nostre radici", il risultato è un ibrido tutt'altro che scontato.

L'80% è fatto da mani italiane

Tra uncinetto, rafia, applicazioni a caldo, intrecci e pelle dipinta, l'80% di ciò che si vede è fatto da mani italiane. "Siamo i più fortunati al mondo, in Italia possiamo fare qualsiasi cosa" dice ancora Stefano Gabbana, raccontando che la rafia dei nuovi completi sagomati e' stata lavorata dagli artigiani che solitamente intrecciano i cesti a Firenze. E sono dei piccoli capolavori gli abiti che sono un tricot di rafia, cotone e persino legno, dalle linee scultoree, eppure inaspettatamente morbidi al tatto.

In passerella non c'è un logo o una T-shirt, è tutto puro lusso, dal completo in coccodrillo con la camicia a stampa Jungle all'abito in rete di cotone all'uncinetto con applicazioni di animali tropicali, dal tubino con frange effetto erba portato con l'intimo di paillettes a quello ispirato ai vecchi centrini. E poi gli abiti lunghi e trasparenti tutti stampati a motivi tropicali, sempre indossati con gli shorts nella stessa fantasia, le vestaglie-trench evanescenti, i completi maschili effetto corteccia con i pantaloni corti e le stringate con pietre dure e strass.

Sensualità giocosa "ma senza morbosità"

Il tutto alternato alle mise coloniali - trench, sahariana, cargo - e ai grandi classici della maison: l'abito guepiere, il modello a corsetto, il completo pantaloni trasparente, il capo nero di tulle con applicazioni di pizzo fatto all'uncinetto, il bolerino e la mini sagomata proposti per la prima volta nel 1992. Una sensualità giocosa, da pin up anni 50, che esplode nel costume da bagno drappeggiato, nelle gonne a pareo di seta stampata a motivi ananas o cocco, nelle pencil skirt maculate. Un sexy non provocante, perché " la nostra generazione ha vissuto la sessualità con dei tabù, oggi invece - spiega Gabbana- i giovani la vivono in modo diverso, hanno un approccio più semplice, addirittura disinteressato, non c'è la morbosità che potevamo avere noi". Così, "come le ragazzine che magari indossano degli shorts inguinali ma non lo fanno in modo provocatorio", in passerella "non ci sono provocazioni", perché "la moda oggi - conclude lo stilista - ha un approccio più soffice alla sensualità".

 

 

Foto Ansa e Instagram

08/11/2022