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Dalla pellicceria alla fattoria con gli animali: la svolta "naturale" di una Fendi

Dalla storica pellicceria Fendi, alla magione con gli animali, dal marchio del lusso per eccellenza alla moda basata sul riciclo: è questa la parabola di Ilaria Venturini Fendi, classe 1966, nipote, figlia e sorella d'arte. I suoi nonni Edoardo e Adele Fendi aprirono nel 1925 a Roma un negozio di borse e pellicceria che è diventato una delle maggiori griffe del made in Italy. Fino a cinque anni fa anche Ilaria lavorava per l'azienda di famiglia, poi ha venduto le sue quote e si è avventurata su una nuova strada. Ha comprato un'azienda agricola a sei chilometri dal centro di Roma, dove si coltiva e si allevano animali nel pieno rispetti dei cicli biologici. E poi ha creato Carmina Campus (letteralmente, "le odi del campo"), che oggi è un marchio di borse, mobili e gioielli che si è imposto sul mercato degli accessori. Ilaria Venturini Fendi disegna le borse nel suo laboratorio, poi le fa realizzare da artigiani specializzati. Niente pellami e metalli preziosi, però, solo materiali di riuso e di riciclo: pezzi di pvc, tappeti antichi, buste del pane, copertoni di camion, tubi di plastica, scarti di ferramenti e persino tastiere di pc. Ogni articolo è un pezzo unico
09/11/2022