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Da Sofia Abramovich alla nipote di Eltsin: i post delle figlie degli oligarchi russi contro Putin

Quanto sia difficile esprimere la propria opinione in Russia, è testimoniato dagli incessanti arresti di dissidenti e di chiunque manifesti la propria contrarietà alla guerra. In questo contesto chiunque si esprima per la pace rischia la galera fino a 15 anni e nonostante ciò ci sono uomini e donne coraggiose che sfidano la censura. Fra queste ci sono alcune figlie di oligarchi russi filo-putiniani che stanno esprimendo il loro dissenso sui social. Certo è difficile immaginare che possano finire dietro le sbarre, soprattutto se vivono fuori dalla Russia, tuttavia avrebbero potuto continuare a vivere nel loro mondo dorato e invece hanno scelto di esprimersi contro la guerra e, qualcuna, apertamente a favore degli ucraini.

L’accusa di Sofia Abramovich

Io Donna ha fatto una cernita di questi commenti che, in molti casi, sono velocemente spariti dai social a causa della censura, a partire da Sofia Abramovich, figlia di Roman Abramovich, uno degli uomini più ricchi del mondo. La 27enne ha scritto in un post: “Putin vuole la guerra contro l’Ucraina”, aggiungendo che “la bugia più grande e di maggior successo della propaganda del Cremlino è che la maggior parte dei russi sta dalla parte di Putin”. Anche suo padre sembra avere preso decisioni che non lo vedono esattamente al fianco del presidente della Federazione Russa.

Colpita dalla censura pure a distanza

C’è poi Elizaveta Peskova, che vive con la madre Katerina Solonitsyna in una lussuosa casa di Parigi ma è la figlia di Dmitry Peskov, uno dei più stretti consiglieri di Putin. Peskova aveva pubblicato una serie di stories con l’hashtag #notothewar su Instagram in cui esprimeva il suo dissenso nei confronti della guerra. Peccato che poco dopo le stories siano state rimosse e il suo account sia diventato privato.

Contro Putin anche la nipote di Boris Eltsin

Maria Yumasheva, nipote dell’ex presidente russo Boris Eltsin (dal 1991 al 1999), è la figlia dell’uomo d’affari Valentin Yumashev, attuale consigliere del Cremlino. La 19enne ha postato una foto della bandiera ucraina e la scritta “no alla guerra”, con l’emoticon di un cuore spezzato. In più ha sfilato insieme ai manifestanti pacifisti mentre il suo compagno, Fedor Smolov è stato il primo calciatore della Nazionale russa ad essersi espresso contro l’invasione postando su Instagram un riquadro totalmente nero, con un cuore spezzato e la bandiera ucraina.

L’appello della figlia del mentore di Putin

Infine c’è Ksenia Sobchak, figlia di Anatoly Sobchiak, primo sindaco democraticamente eletto di San Pietroburgo. Sobchiak è noto per essere stato il mentore politico di Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev, ma sua figlia su Instagram ha ammesso di essere spaventata e ha rivolto un appello a Putin perché fermi la guerra. Nella didascalia dell’immagine della lettera che aveva scritto da bambina e indirizzata a Reagan, postata su Instagram, ha scritto: “La cosa più importante ora è che i colloqui di oggi pongano fine a questo incubo. Il mondo è sull’orlo del disastro”, rivolgendosi direttamente a Putin e chiamandolo Vladimir.

Foto Instagram

09/11/2022