Quella parola che la tata del principino George non può assolutamente pronunciare
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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E7 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1784553_1a67f94de5\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1784553_1a67f94de5\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735044_ada09926e3\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735044_ada09926e3\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E10 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735041_511102c449\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735041_511102c449\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E11 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735038_2e09176487\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1735038_2e09176487\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E18 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675428_c589e67d84\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221133\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675428_c589e67d84\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221133\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E19 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675425_5632077504\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022540\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675425_5632077504\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022540\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E29 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675479_5591e78fd2\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022978\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675479_5591e78fd2\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022978\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E30 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675455_d9803ca206\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022524\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675455_d9803ca206\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022524\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E40 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675470_c92d54964c\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022916\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675470_c92d54964c\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022916\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E41 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675494_4aa56cb835\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675494_4aa56cb835\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. 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A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E51 \\\/ 51\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675518_b2652fcfba\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022545\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1675518_b2652fcfba\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Quella parola che la tata del principino George non pu\\u00f2 assolutamente pronunciare\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022545\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EEducare George, il futuro re d\\u0026rsquo;Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non \\u0026egrave; impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, \\u0026egrave; una delle bambinaie pi\\u0026ugrave; qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turri\\u0026ograve;n Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003ELa tata ha per\\u0026ograve; un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cio\\u0026egrave; quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. S\\u0026igrave;, sembrer\\u0026agrave; strano ma la parola \\u0026ldquo;vietata\\u0026rdquo; \\u0026egrave; quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo;. Va detto che il divieto non viene da una precisa volont\\u0026agrave; dei duchi di Cambridge ma \\u0026egrave; autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si \\u0026egrave; formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell\\u0026rsquo;aristocrazia inglese.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EE allora perch\\u0026eacute; la tata Maria Teresa non pu\\u0026ograve; chiamare cos\\u0026igrave; i principini ma \\u0026egrave; costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola \\u0026ldquo;bambini\\u0026rdquo; pu\\u0026ograve; essere considerato un segno di superiorit\\u0026agrave; da parte dell\\u0026rsquo;adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece \\u0026egrave; segno di rispetto.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
Foto Ansa e Instagram
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
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Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.
Educare George, il futuro re d’Inghilterra, la sorellina principessa Charlotte e il fratellino ultimo arrivato Louis non è impegno da poco. A occuparsene fin dalla nascita, oltre che i genitori William e Kate, è una delle bambinaie più qualificate al mondo. Lei si chiama Maria Teresa Turriòn Borrallo, ha 44 anni, ha origini spagnole e da anni viene fugacemente immortalata nelle foto della famiglia inglese.
La tata ha però un divieto assoluto, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial: e cioè quello di rivolgersi ai tre piccoli chiamandoli “bambini”. Sì, sembrerà strano ma la parola “vietata” è quella che a tutti gli effetti sembra innocua e del tutto realistica, visto che appunto si tratta di “bambini”. Va detto che il divieto non viene da una precisa volontà dei duchi di Cambridge ma è autoimposta e viene dalla prestigiosa scuola di Norland dove la tata si è formata e dalla quale provengono la maggior parte delle bambinaie dell’aristocrazia inglese.
E allora perché la tata Maria Teresa non può chiamare così i principini ma è costretta a chiamarli ognuno con il proprio nome di battesimo? Il motivo risiede nel fatto che usare la parola “bambini” può essere considerato un segno di superiorità da parte dell’adulto che si rivolge ai piccoli. Usare il nome di battesimo invece è segno di rispetto.