Marlene Schiappa, paladina delle donne di Francia, e il sesso sotto i 15 anni
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A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L\\u0026rsquo;articolo al centro del dibattito \\u0026egrave; il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d\\u0026rsquo;Europa \\u0026ldquo;un\\u0026rsquo;et\\u0026agrave; del consenso\\u0026rdquo; nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. \\u0026ldquo;L\\u0026rsquo;et\\u0026agrave; del consenso\\u0026rdquo; fissata dalla ministra Schiappa \\u0026egrave; di 15 anni (in Italia \\u0026egrave; 14 anni).\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EQuindi, una relazione \\u0026egrave; lecita se il minore ha almeno 15 anni.\\u003C\\\/strong\\u003E Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di \\u0026ldquo;violazione\\u0026rdquo;. Si parla invece di \\u0026ldquo;violenza sessuale\\u0026rdquo; se il minore si trova in stato di vulnerabilit\\u0026agrave;. 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E tra l\\u0026rsquo;altro la ha accusata di \\u0026ldquo;voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore et\\u0026agrave;, davanti alla protezione dei nostri bambini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EA quel punto la reazione della ministra \\u0026egrave; stata durissima.\\u003C\\\/strong\\u003E Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di \\u0026ldquo;misoginia crassa\\u0026rdquo; e di \\u0026ldquo;profonda ignoranza sul tema della libert\\u0026agrave; delle donne\\u0026rdquo; dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. 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A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L\\u0026rsquo;articolo al centro del dibattito \\u0026egrave; il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d\\u0026rsquo;Europa \\u0026ldquo;un\\u0026rsquo;et\\u0026agrave; del consenso\\u0026rdquo; nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. \\u0026ldquo;L\\u0026rsquo;et\\u0026agrave; del consenso\\u0026rdquo; fissata dalla ministra Schiappa \\u0026egrave; di 15 anni (in Italia \\u0026egrave; 14 anni).\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EQuindi, una relazione \\u0026egrave; lecita se il minore ha almeno 15 anni.\\u003C\\\/strong\\u003E Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di \\u0026ldquo;violazione\\u0026rdquo;. Si parla invece di \\u0026ldquo;violenza sessuale\\u0026rdquo; se il minore si trova in stato di vulnerabilit\\u0026agrave;. In partica l\\u0026rsquo;accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si \\u0026egrave; scagliato contro Marl\\u0026egrave;ne Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei R\\u0026eacute;publicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l\\u0026rsquo;altro la ha accusata di \\u0026ldquo;voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore et\\u0026agrave;, davanti alla protezione dei nostri bambini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EA quel punto la reazione della ministra \\u0026egrave; stata durissima.\\u003C\\\/strong\\u003E Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di \\u0026ldquo;misoginia crassa\\u0026rdquo; e di \\u0026ldquo;profonda ignoranza sul tema della libert\\u0026agrave; delle donne\\u0026rdquo; dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l\\u0026rsquo;articolo 2 \\u0026egrave; stato votato ed \\u0026egrave; passato.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E7 \\\/ 7\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1657893_4542400aa9\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022502\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1657893_4542400aa9\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Marlene Schiappa paladina delle donne di Francia e il sesso sotto i 15 anni\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022502\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EMilitante femminista, blogger\\u003C\\\/strong\\u003E autrice di saggi sulla possibilit\\u0026agrave; di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). \\u003Cstrong\\u003EMarl\\u0026egrave;ne Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunit\\u0026agrave; del Governo francese,\\u003C\\\/strong\\u003E \\u0026egrave; diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall\\u0026rsquo;onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EOra per\\u0026ograve; la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)\\u003C\\\/strong\\u003E \\u003Cstrong\\u003Esi trova al centro di una furiosa polemica\\u003C\\\/strong\\u003E scatenata dalla presentazione all\\u0026rsquo;Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. 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E tra l\\u0026rsquo;altro la ha accusata di \\u0026ldquo;voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore et\\u0026agrave;, davanti alla protezione dei nostri bambini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EA quel punto la reazione della ministra \\u0026egrave; stata durissima.\\u003C\\\/strong\\u003E Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di \\u0026ldquo;misoginia crassa\\u0026rdquo; e di \\u0026ldquo;profonda ignoranza sul tema della libert\\u0026agrave; delle donne\\u0026rdquo; dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l\\u0026rsquo;articolo 2 \\u0026egrave; stato votato ed \\u0026egrave; passato.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
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Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.
Militante femminista, blogger autrice di saggi sulla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, e perfino di alcuni romanzi erotici firmati sotto pseudonimo (anche se il suo entourage li aveva smentiti). Marlène Schiappa, 35 anni, ministra per le pari opportunità del Governo francese, è diventata in breve tempo la paladina dei diritti delle donne di Francia, sospinta anche dall’onda internazionale del movimento #MeToo che ha sposato senza tentennamenti.
Ora però la ministra di origine corsa (per parte di padre) e italiana (per parte di madre)si trova al centro di una furiosa polemica scatenata dalla presentazione all’Assemblea Nazionale di un progetto di legge contro le violenze sessuali. A riferirne la stampa francese e il Corriere della Sera. L’articolo al centro del dibattito è il numero 2 che stabilisce anche i Francia, come nel resto d’Europa “un’età del consenso” nelle relazioni tra una persona maggiorenne e una persona minorenne. “L’età del consenso” fissata dalla ministra Schiappa è di 15 anni (in Italia è 14 anni).
Quindi, una relazione è lecita se il minore ha almeno 15 anni. Se non ha ancora compiuto 15 anni , il maggiorenne viene accusato di “violazione”. Si parla invece di “violenza sessuale” se il minore si trova in stato di vulnerabilità. In partica l’accusa di stupro non scatta automaticamente come invece avrebbero voluto diversi deputati e varie associazioni. Tra questi, in particolare, si è scagliato contro Marlène Schiappa Fabien Di Filippo, un parlamentare dei Républicains (partito di destra) che nel suo intervento ha parlato della vita personale della ministra. E tra l’altro la ha accusata di “voler porre la sua concezione libertaria dei rapporti sessuali, compresi quelli tra persone di maggiore e minore età, davanti alla protezione dei nostri bambini”.
A quel punto la reazione della ministra è stata durissima. Ha preteso di riprendere la parola, ha denunciato di essere stata insultata e ha parlato di “misoginia crassa” e di “profonda ignoranza sul tema della libertà delle donne” dimostrata da Di Filippo. Poi ha ottenuto che la seduta fosse sospesa. Alla ripresa dei lavori l’articolo 2 è stato votato ed è passato.