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In Italia boom di siti che istigano all’anoressia ma manca la legge che li fermi

Sono oltre 300 mila i gruppi sul web che inneggiano al digiuno o alla bulimia. In Francia, invece, sono vietati dal 2008

In Italia boom di siti che istigano allanoressia ma manca la legge che li fermi
di Redazione

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“Se non sei magra non sei attraente. Potrai vedere finalmente le tue splendide ossa”. Con frasi come queste una 19enne di Porto Recanati (Macerata) invitava all’anoressia chi seguiva il suo blog. La giovane è stata denunciata per istigazione al suicidio e lesioni gravissime mentre una delle sua più assidue lettrici, una quindicenne di Ivrea, è stata costretta ad affidarsi alle cure di uno psicologo. Questo è solo uno degli ultimi casi di siti o blog inneggianti all’anoressia o alla bulimia che sono stati chiusi. Ma, come scrive La Stampa, sono oltre 300mila solo in Italia i gruppi web che elargiscono pericolosissimi consigli su come digiunare e perdere peso in pochissimo tempo, “perché essere magri è più importante che essere sani”.

La proposta di legge

Il fenomeno è noto da anni e infatti la Camera dei Deputati aveva tentato di correre ai ripari con una proposta di legge bipartisan, che vedeva l’autrice Michela Marzano come prima firmataria. La proposta, che avrebbe previsto un anno di carcere e 50mila euro di sanzioni a chi ritenuto responsabile di “istigazione a pratiche alimentari idonee a provocare anoressia o bulimia” con raddoppio di pena nel caso di vittime di età inferiore ai 14 anni o incapaci di intendere e volere, non è però mai stata approvata. È per questo che nei confronti della 19enne di Porto Recanati si procede per istigazione al suicidio.

Ecco come dare di stomaco

In Francia, invece, i siti pro anoressia sono vietati dal 2008 cosa che permette di fare prevenzione e non di arrivare, come in Italia, a danno fatto. Nel paese del bel mangiare, infatti, proliferano i siti che invitano a digiunare o, nel caso in cui non si riesca a mantenere il voto all’inedia, a dare di stomaco dopo avere mangiato. Ecco un esempio dei consigli che vengono dispensati in proposito: “Prima di vomitare, legati i capelli. Apri l’acqua nella doccia per coprire i rumori, Poi tira lo sciacquone almeno due volte e apri le finestre per disperdere l’odore”. E poi i consigli per consumare più calorie come fumare (“Sapevi che un pacco di sigarette fa bruciare 200 calorie? Se non siete fumatrici mi dispiace per voi”), stare in piedi e dritta anziché curva e rilassata.

I consigli per “morire di fame”

Il divieto ancora non c’è, sta quindi ai genitori vigilare su dove navigano i propri figli e figlie. Importante stare attenti ai comportamenti che potrebbero essere messi in atto seguendo consigli come questi: “Prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra. Non puoi mangiare senza sentirti colpevole. Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo. Conta le calorie e riducile di conseguenza. Quello che dice la bilancia è la cosa più importante. Perdere peso è bene, guadagnare peso è male. Non sarai mai troppo magra. Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo”. Una sorta di nefasto decalogo per aspiranti “morte di fame”.

27/11/2017