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Prepararsi all'estate, tra paure e aspettative

Prepararsi allestate tra paure e aspettative

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La nostra mente affronta il caldo e le sensazioni che possiamo provare a livello corporeo in modo diverso: possiamo sentirci finalmente libere di alleggerire i vestiti, lasciare i fastidiosi collant, indossare colori forti e sandali che mostrano il piedi, gli smalti colorati, aggressivi, provocanti, possiamo immaginare un tempo lungo in cui fioriscono iniziative e si può abbandonare la solitudine e uscire la sera.

Ma possiamo anche, al contrario, sentirci sudate, affaticate, più in difficoltà rispetto ad un principio di linearità nel modo di vestire, per la perdita della protezione rappresentata dai vestiti e dalle scarpe chiuse. Tutto il periodo che precede l'estate, al di là delle attuali variazioni del clima, rappresenta al femminile, oggi anche al maschile, un momento di grande inquietudine.

Ci si interroga su come saremo in grado di offrire il nostro corpo allo sguardo degli altri, temiamo sia lo sguardo delle donne che quello degli uomini, siamo preoccupate dei giudizi. Il corpo può essere nascosto o esibito, ma tante parti del nostro corpo sono sottososte ad un giudizio e il nostro è sicuramente il più severo. Inizia in genere una terribile ispezione: la pelle per esempio e la sua possibile mancanza di elasticità ci affannano, così come la possibile ceduta della muscolatura, la poca tonicità, la presenza di rilassamenti sgradevoli e di inestetismi.

Il guardaroba viene ispezionato e provato e diventa un dramma scoprire che le misure non sono come l'anno che precede. Come possiamo confortarci e senza lasciare il desiderio di essere all'altezza del confronto o dell'incontro con le possibili valutazioni, rafforzare le nostre risorse. Eros, quello vero, quello che ci permette di scegliere e di essere scelte, non si lega mai in modo così superficiale con la bellezza, non è mai debitore solo del nostro aspetto fisico.

Forse è meglio ricordare questa affermazione perchè eros è una perfetta mescolanza di messaggi che provengono dalle mani, dallo sguardo, dalla voce, dal profumo, dal sapore, dal modo di porsi, dalla capacità di offrire all'altro/a rinforzo e accoglienza, provocazione, proposta di modi di guardare il mondo e di morderlo per assaporarlo. La bellezza da sola non basta e questo credo sia alla base di una forte necessità di pensarci anche in estate a tutto tondo e non solo a livello estetico.

La prova dell'estate presenta due elementi: la libertà fisica come camminare a piedi scalzi, prendere l'aria e il sole sulla pelle, godere del camminare, correre, riposare e nello stesso tempo affinare la nostra potenzialità di seduzione quale sia la nostra somma di possibili difetti. Ci sono due dati interessanti per affrontare questa stagione che promette risorse e paure: avere diritto di riposare e costruire piccoli spazi in questo senso, misurarsi con un mondo di persone più largo di quello delle abitudini invernali.

Esiste una differenza significativa se affrontiamo l'estate da sole o in coppia, se ci siamo appena lasciate o siamo state lasciate, se stiamo cercando un nuovo rapporto, se siamo immerse in una famiglia e nei legami con le famiglie di origine. L'estate è diversa in relazione a queste caratteristiche e all' età che stiamo attraversando. Se siamo in famiglia e l'estate è anche bambini, organizzazione, affetti, legami, condivisioni di ambienti, possiamo essere stanche e basta o stanche e felici di lasciare le routine di tutti i giorni e godere di amicizie e legami o di nuove scoperte.

Nella coppia è utile chiedere e proteggere lo scambio emotivo e fisico e aprire alla sessualità o se siamo provate dal caldo aprire alla sensualità, alla piccola pigrizia, alla cura del corpo alla ricerca di una seduzione reciproca, fatta di una attenzione possibile allo scambio di parole e contatti, occasioni di spazi solo per la coppia. Se siamo ancora solo in coppia in genere oggi si tende a dividere l'estate in due momenti: tempo da passare con le amiche `la settimana delle ragazze` anche se siamo grandi e le vacanze di coppia in cui si possono privilegiare mete che ci vedono da soli o con un gruppo di amici.

In ogni caso ci deve essere sempre la ricerca di un tempo di coppia in cui si gioca con il corpo, si fa la lotta, si sta vicini, si nuota, corre, cammina, ci si veste come per una occasione speciale, si ricorda cosa piace all'altro/a in modo da renderlo possibile. Se siamo sole da tempo e l'estate ci porta la paura di non sapere come costruire i giorni, la vacanza, prepariamoci al viaggio, alla possibilità di luoghi dove è facile vivere insieme ad altri, dove sia naturale immaginare sport e incontri o regaliamoci una estate tutta riposo e ricerca della nostra forma psichica e fisica in modo da ricominciare ad autunno con un maggiore senso di autostima.

Il nostro corpo è la nostra risorsa, può avere particolari cattivi che ci mettono in difficoltà. Torniamo però a pensare ad Eros e confermiamo che la nostra seduzione ed attrazione non è fatta solo dalla bellezza, affiliamo le nostre armi: sicuramente la cura, del corpo, dei capelli, della pelle, delle mani e dei piedi. Prepariamoci con vestiti dai colori adatti, il nostro indossarli con disinvoltura al di là di tutto, introduciamo qualche stravaganza o particolarità, collane, orecchini braccialetti speciali che rappresentano solo noi, scegliamo scarpe che sono colorate, arroganti, calme.

Affiniamo la nostra socialità, la seduzione neutra cioè la capacità di creare un clima di serenità, disponibilità, allegria. Proponiamoci nell'approccio, senza alzare la ferita e l'orgoglio che impediscono di prendere l'iniziativa, tuteliamo la nostra salute sessuale, non accettiamo incontri al buio e senza tutela per le malattie sessualmente trasmesse, facciamo alleanza con le nostre amiche e siamo fedeli al rispetto per le attese e le scommesse verso persone da conquistare o da provare a conoscere.

Possiamo usare l'estate come un grande allenamento: riposo, incontri, alleanze, seduzione, gioco, sperimentazione. L'importante è non cadere nella trappola del bicchiere mezzo vuoto, della posizione da vittima, della sindrome di incompreso perchè non potremo produrre con questi epnsieri il cambiamento che desideriamo. Se stiamo in questa stagione raccogliendo i pezzi, per ferite importanti cerchiamo un luogo rifugio, dolce affettuoso, dove vivere protette una piccola o lunga convalescenza.

13/07/2011