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Prepararsi alle feste senza trascurare i riti positivi

Prepararsi alle feste senza trascurare i riti positivi

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Ogni anno le feste rappresentano un’occasione e una inquietudine: occasione di riposare, incontrare amici, fare piccoli viaggi, avere tempo libero e sono invece  un motivo di ansia per chi si trova in situazioni di difficoltà emotive, per la mancanza di un partner, per malattie, disagi, mancanza di amici sicuri, per tensioni con le famiglie di origine. Se abbiamo paura delle feste la cosa migliore è considerarle come settimane normali, questo anno in particolare, dato che molte cadono di domenica non aumentando troppo l’ansia organizzativa del tempo libero.

 Ma partiamo dall’idea di poter trarre giovamento da questo periodo, di godere del tempo libero e dell’amore, di regalarsi la possibilità di incontrare persone che in genere non vediamo, di  dormire qualche ora in più, di avere la possibilità di vedere giocare i figli o i nipoti, di prendere contatto emotivo con gli adolescenti con i quali spesso non riusciamo a parlare per la loro abitudine di sentire musica con le cuffie, stare al computer e uscire. In genere si consiglia nelle feste di non trascurare i riti positivi, la presenza di una maggiore luce, di addobbi, come albero e presepe, modi per dire che non viviamo l’anno senza nessuna  differenziazione. Siamo in un anno di crisi ma possiamo cercare addobbi nel bosco, usare oggetti semplici per renderli preziosi, giocare di più, usare la fantasia. Nel rapporto con noi stesse non sarà sbagliato dedicare un po’ di tempo al nostro corpo, alla seduzione neutra, rappresentata dal creare climi positivi nel nostro muoverci nella dimensione dei giorni, cogliere al volo le offerte di piccole cose che amiamo: un rossetto di colore diverso dal solito, un paio di calze stravaganti, guanti originali.

Nel rapporto di coppia facciamo il punto su quello che abbiamo avuto di bello e sulle zone d’ombra che si sono verificate, zone necessarie perché un rapporto ci regali quel minimo di inquietudine che permette di non distrarci troppo dal guardare il partner e capire cosa passa nella sua testa. Poniamo attenzione al fatto che anche lui può fare altrettanto, cercare di capire se siamo distratte, sospese, affrettate dal rispondere ad una telefonata o nascondere chi ci chiama.  Evitiamo di nascondere cellulare e messaggi e proviamo a fare uno stacco dal chattare e dal rapporto con amanti e amati esterni al rapporto di coppia. In genere che ha doppie o triple situazioni deve riuscire a staccare la spina perché le feste possono essere ridotte come tempo e spazio, ma richiedono che ogni parte della nostra vita sia vissuta in modo completo, se siamo in famiglia, se scappiamo per un giorno, se riusciamo a vivere le nostre storie laterali senza produrre danni. Il sesso spesso non coincide con le feste natalizie perchè sono troppo piene di eventi e incontri e finiscono per produrre una corsa a riempire le giornate o a viverle dentro relazioni continue.

Dedichiamo del tempo alla nostra femminilità, al nostro corpo anche se lo temiamo perchè soprappeso o con i primi o ulteriori segni del passare del tempo. Dobbiamo ricordarci che è un falso che la seduzione si leghi solo alla bellezza fisica, si esprime anche nella personalità, nella dedizione, nella competenza a proteggere, nel regalare al maschio di cui ci interessiamo il necessario rinforzo narcisistico che può sentirsi appagato dal rinforzo che sappiamo dare al suo corpo e alla sua sessualità. Abbassiamo la suscettibilità, rendiamo meno importante la nostra paura di non essere belle o amate, facciamo piccoli esperimenti di prova. Esiste la seduzione del cibo, della conversazione, dell’accudimento, della disinvoltura sessuale, del costruire organizzazione. Non cadiamo nella trappola che ci vede tristi e per questo arrese. L’allegria, la gioia di vivere, gli interessi, sono modi di sedurre che hanno una grande importanza. Criticare meno, essere meno pedagogiche, avere curiosità. Questo richiede che siamo capaci di amare, di avere desideri e di costruire progetti anche in solitudine. Nelle donne spesso la mancanza di una conferma maschile finisce per inibire le competenze soggettive.

I rapporti stabili hanno come vantaggio che ci si conosce, che abbiamo memoria delle fragilità reciproche, ma è lo sguardo che ci salva al vita, se siamo capaci di mettere al centro le cose buone o se siamo messi in crisi dal nostro sguardo pessimista che ci fa vedere solo le cattive, le noiose, le esasperanti. In questo caso è meglio preparare la fuga e saper chiedere ad amici e parenti la possibilità di organizzare via di salvezza, terze e qurte vie per uscire dall’imbarazzo e dalla noia. Abitiamo il tempo delle feste con l’impegno di considerarlo un periodo di doni o ricerche e se siamo immersi in difficoltà proviamo a fidarci di noi stesse o delle persone che sappiamo capaci di accoglierci e di dare sollievo.    

27/12/2011