logo tiscali tv

L'appello di Bebe Vio: 'Vaccinatevi, io non l’ho fatto e ho contratto la meningite'

Il racconto della trionfatrice alle Paralimpiadi di Rio: “A mia madre dissero ero troppo giovane, 2 anni dopo mi ammalai”

È sicuramente una delle persone più amate d'Italia, capace di segnare in positivo questo 2016 ormai alla fine. Stiamo parlando di Bebe Vio (il suo vero nome è Beatrice Maria), la schermitrice italiana, campionessa olimpica e mondiale di fioretto individuale paralimpico in carica, che con la sua storia di sofferenza e riscatto, di volontà e autoironia ogni giorno fornisce un esempio a tutti gli italiani.
Ora bebe Vio arriva anche in tv. La vedremo su Italia 1 ne "le Iene" e lei per annunciarlo ha postato questa immagine cliccatissima e subito retwittata da tanti. Bebe a 11 anni ha contratto una grave meningite che ha portato all'amputazione di tutti e quattro i suoi arti. Quest'anno è stata scelta come testimonial per la campagna sulle vaccinazioni contro la meningite assieme ad altri 5 atleti paralimpici (foto da Facebook)
di Redazione

Leggi più veloce

'Non fidatevi, fate il vaccino', è l'appello lanciato da Bebe Vio dal palco del Glamour Beauty Show di Milano tenutosi al Superstudio Più, per la sua prima uscita pubblica dopo il ritorno dalla Casa Bianca, ospite degli Obama con tutta la delegazione italiana capitanata dal premier Renzi. La trionfatrice delle Paralimpiadi di Rio ha incantato tutti con la sua frase 'la vita è una figata', ma poi ha voluto lanciare un appello, anzi, 'dare un consiglio', come ha detto lei.

Il consiglio di una che sa di cosa parla

'Se posso, voglio dare un consiglio, dato che tengo un sacco all'argomento. Adesso per la mia malattia, che si chiama meningococco e io ho avuto la tipologia C, hanno fatto il vaccino, quindi veramente bambini e adulti, se avete figli o se avete fratelli, fatevi il vaccino. Si chiama polivalente, giusto?'. Diciannove anni, di cui otto vissuti con quattro protesi dopo una meningite fulminante che la costrinse, ancora bambina, a rinunciare a gambe e braccia.

La storia di un'atleta che non si arrende

Bebe ha voluto condividere la sua storia con il pubblico: 'Mia mamma aveva chiesto all'Asl del vaccino due anni prima della mia malattia. Un ragazzo l'aveva avuta e mia mamma era rimasta molto colpita, così era andata a chiedere all'Asl e le avevano risposto: 'No signora non si preoccupi, non serve, è ancora troppo giovane sua figlia'. Ma due anni dopo ho avuto la malattia. Quindi secondo me non fidatevi troppo, fate il vaccino. A parte che, per questa malattia, il 97 per cento delle persone ci muoiono, quel 3 per cento che ci vive non è tanto conosciuto. E siccome io faccio parte di quel 3 percento, mi sto impegnando molto. E sì, io mi sto divertendo, è tutto figo eccetera, però se potete evitarvi questo ‘giochino’ - ha concluso senza perdere quel sorriso che ha conquistato anche Obama - sarebbe anche tanto divertente'.

28/10/2016