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La risposta di Eleonora Boi all’insulto sui social diventa virale. “Ero schifata e arrabbiata”

Intervista alla giornalista di Mediaset che ha subito un commento sessista su Instagram ma ha riposto per le rime al terribile follower

Foto da Instagram

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I social network ci hanno purtroppo abituati a una dialettica dell’ingiuria spesso articolata nel più becero insulto sessista. La scorsa settimana è successo a Giulia Bardanzellu, responsabile della comunicazione della Torres calcio, e alla giornalista sportiva di Mediaset, Eleonora Boi. La risposta di quest’ultima all’ennesima offesa a sfondo sessuale è però diventata virale, rappresentando una sorta di riscatto collettivo.

La freccia avvelenata

Classe 1986, Eleonora è nata a Cagliari dove si è laureata, nel 2010, in Scienze Politiche. Durante gli studi ha coltivato anche la passione per il mondo dello spettacolo partecipando a Miss Italia ma dopo una lunga gavetta è approdata allo sport di Mediaset. Molto attiva sui social, la giornalista vanta oltre 600mila follower su Instagram, ed è proprio qui che si è verificato il fattaccio. La bella Eleonora ha postato una foto mentre cucinava un tipico piatto regionale, i culurgiones, e uno dei suoi follower ha commentato usando il nome del piatto come triviale metafora di un atto sessuale.

La foto con una bambina

Disgraziatamente l’uomo in questione postava i suoi pessimi commenti da un account nel quale compariva in foto con una bimba al suo fianco. E proprio da questo assurdo accostamento Eleonora Boi ha tratto ispirazione per la sua risposta fulminante: “Ma con la foto di tua figlia? Ma non ti fai vomitare da solo? Quando le scriveranno a lei ste porcate chissà quanto ti piacerà”. I commenti successivi sono stati un’ovazione per la giovane e in tanti hanno condiviso un post che alla fine è diventato virale trasformando Eleonora in una sorta di vendicatrice della categoria delle umiliate e offese via social.

Che effetto le ha fatto ricevere tanti apprezzamenti per il suo gesto?
“Mi ha fatto molto piacere ricevere la solidarietà soprattutto delle donne. Io lavoro nel mondo dello sport e quindi sono conosciuta soprattutto da un pubblico maschile, invece le donne mi hanno dato tanto supporto pur senza sapere niente di me. Non è giusto che ci siano persone che si sentano in diritto di scrivere qualsiasi cosa sui social, magari così iniziano a imparare la lezione. Quel ‘signore’ sicuramente l’ha imparata perché ha fatto una figura terribile”.

Ha risposto alla tua freccia avvelenata o si è dileguato?
“Non credo ma non sono stata lì a controllare. Per quello che ne so potrebbe pure avere cancellato il suo profilo”.

Auspicabile che cambi almeno la foto e lasci perdere la piccola.
“Sì, anche perché esporre così una bambina, in un commento tanto becero, non gli ha fatto onore”.

In quella risposta ha agito d’istinto o ha contato fino a tre?
“È stato l’istinto, purtroppo sono una tremenda impulsiva. Quando conto fino a tre non rispondo, invece quella volta mi è partito l’embolo e ho scritto di getto. Ero veramente schifata e arrabbiata”.

Una lezione di vita per uno che si mostra in foto con una bimba che una volta adulta rischia di trovare in giro uomini che la facciano oggetto dello stesso trattamento.
“È facile attaccare una donna per una foto. Penso a come ci deve essere rimasto mio padre nel leggere quelle parole. La mia speranza è che seguendo il mio esempio anche altre ragazze scelgano di difendersi da certi attacchi anziché subirli. Si può rispondere anche in maniera educata per dare una lezione a certi uomini che, per fortuna, sono una minoranza”.

12/02/2019