Il segreto della bellezza? E' scritto nei geni

I geni hanno un ruolo chiave nel determinare la bellezza del volto di una persona, il loro effetto varia in base al genere.

di Redazione

Altro che specchio magico, il segreto della bellezza è scritto nei geni. Ma se questi 'tasselli del Dna' hanno un ruolo chiave nel determinare la bellezza del volto di una persona, il loro effetto varia in base al genere. E' quanto emerge da un nuovo studio di Qiongshi Lu e dei suoi colleghi dell'Università del Wisconsin-Madison, pubblicato su 'Plos Genetics'. Il team ha identificato infatti i 'geni della bellezza', scoprendo che sono diversi in uomini e donne.

Nonostante l'interesse (e il business) per la bellezza, gli scienziati conoscono ancora poco le basi genetiche all'origine di un volto piacevole e armonioso. Il team Usa ha eseguito uno studio utilizzando le informazioni genetiche di 4.383 soggetti, per individuare le parti del genoma legate alla bellezza del viso. Alcuni volontari hanno valutato le foto degli annuari scolastici dei partecipanti sulla base della loro bellezza, e i ricercatori hanno confrontato poi i punteggi con le informazioni genetiche di ciascuno.
 
I ricercatori hanno identificato diversi geni correlati alla bellezza del viso, scoprendo che i loro ruoli e la relazione con altre caratteristiche umane variano a seconda del sesso. Nelle donne, alcune varianti genetiche legate alla bellezza sembrano correlate ai geni che impattano sulla massa corporea, mentre nei maschi le varianti sono legate ai geni che influiscono sui livelli di colesterolo nel sangue.

Lo studio fornisce nuove informazioni sui fattori genetici alla base dell'attrattiva di un volto, e mette in luce le complesse relazioni tra bellezza e altri tratti umani. 'Non esiste un' gene principale'che determini la bellezza di una persona', ha osservato Qiongshi Lu. 'Invece, questo fattore è molto probabilmente associato a un gran numero di componenti genetiche, con effetti deboli' se prese singolarmente. 'In particolare, la specificità del sesso è uno schema ricorrente, osservato in quasi tutte le analisi del nostro studio', conclude.

Fonte Ansa