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Lo sfogo di Rita Dalla Chiesa a un mese dalla morte di Frizzi: 'Mi stanno massacrando'

 

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Non basta il dolore immenso per la morte di Fabrizio Frizzi. Un dolore che, se ha colpito migliaia di fan e colleghi, a maggior ragione ha devastato lei, che ne è stata compagna, collega, moglie e leale amica per tutta la vita. A questo dolore, bisogna aggiungere anche quello, terribile, delle frecciatine velenose, delle critiche più o meno velate, delle insinuazioni scorrette di cui purtroppo i social abbondano.

Tutto questo sta succedendo a Rita Dalla Chiesa: nonostante il suo comportamento esemplare per dignità e correttezza nell’affrontare questo periodo così duro sia per lei sia per Carlotta Mantovan, moglie di Frizzi dopo il divorzio dalla stessa Rita, si è trovata suo malgrado a doversi giustificare sui social per la sua vicinanza a Fabrizio. Le accuse sono le più varie e infamanti. C'è addirittura chi la rimprovera perché nei giorni del lutto tanti giornalisti l'hanno cercata e perché i media le hanno dato tanta attenzione. Come se Rita non fosse un personaggio pubblico che le attenzioni dei media le ha conosciute prima, durante e dopo la sua storia con Frizzi. E come se lei, in quanto ex moglie, non abbia il diritto di soffrire per la prematura scomparsa di Fabrizio.

Lo sfogo di Rita Dalla Chiesa a un mese dalla morte di Frizzi Mi stanno massacrando

Il tentativo, neanche troppo nascosto, è quello di mettere l'una contro l'altra Rita e Carlotta, i due amori più importannti della vita di Frizzi. Quello di suggerire che esistano mogli di serie A e mogli di serie B, quello, ancora più odioso, di fare una classifica del dolore, quasi che ognuno di noi debba sentire ciò che gli altri ritengono conveniente e adatto alla circostanza. Insomma una follia. Che però fa male. Come la stessa Rita ha evidenziato qualche settimana fa rispondendo a certe critiche assurde: 'Mi spiace solo una cosa. Che l’odio, la cattiveria e i pregiudizi che lastricano la strada di alcune persone, facciano perdere di vista dei valori che vanno sempre salvati. Prima di tutto il rispetto per delle persone, in questo caso Carlotta e io, che che ci siamo sempre considerate una famiglia. E vorrei ricordare a queste “poverette mentali” che mia figlia Giulia è stata cresciuta da Fabrizio. Quindi, silenzio'.

Dietro questo sfogo c'è stata anche la tentazione, più che comprensibile, di abbandonare i social. Il che sarebbe un vero peccato, oltre che un'ingiustizia, visto che Rita Dalla Chiesa ne ha sempre fatto un uso 'civile' e sincero, aprendosi al dialogo con i suoi tantissimi fan e segnalando problemi e iniziative degne di nota. La conduttrice tv comunque per ora è rimasta. Anche se i suoi interventi sui social di certo risentono di questo clima intimidatorio e di linciaggio.

Lo sfogo di Rita Dalla Chiesa a un mese dalla morte di Frizzi Mi stanno massacrando

Insomma, si è arrivati a condizionare la libertà di espressione di una persona e addirittura a privarla di condividere il suo sacrosanto dolore. Pena il linciaggio social. È quanto ha denunciato la stessa Rita Dalla Chiesa, impegnata in questo periodo su Rete4 con “Ieri, oggi, Italiani” e su Radio Norba con “Le voci della Luna”. Rita lo ha fatto a commento di un post scritto su Instagram da Francesca Fialdini nel quale la conduttrice de “La vita in diretta” scriveva a un mese dalla scomparsa di Fabrizio: “Ci manchi amico”. Tra i commenti, ecco lo sfogo di Rita Dalla Chiesa: “Pensa che io non posso nemmeno nominarlo... i social (soprattutto quelli di un famigerato fan club!!!!) mi stanno massacrando... fatelo voi amici anche per me”.La risposta di Francesca Fialdini non si è fatta attendere: “Non ho parole. Tu però sei una donna libera Rita, e lo sei sempre stata. E molto rispettosa. Tu e Fabrizio avete saputo costruire un rapporto duraturo sincero profondo e bello anche dopo. Cosa rarissima. Continua a vivertelo così, come ti senti, come avevate scelto insieme”.

Rita ci sta provando, nonostante il dolore, nonostante gli insulti e le offese immeritate, nonostante i condizionamenti. E noi non possiamo che sostenere questa indomita guerriera del cuore.

 

27/04/2018