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Sfregiato con l’acido dalla ex: quando la vittima della violenza di genere è un uomo

Queste storie siamo abituati a raccontarle a generi invertiti: oggi una donna che non accettava di essere stata lasciata, ha sfregiato il suo ex

Sfregiato con lacido dalla ex quando la vittima della violenza di genere è un uomo

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Come Lucia Annibali e come Gessica Notaro ma anche come William Pezzullo. Questa mattina un 30enne è rimasto gravemente ustionato al viso e al torace dalla sua ex fidanzata che gli ha lanciato sul viso dell’acido dopo una lite per strada nel Milanese. Il giovane ora rischia di perdere un occhio mentre la donna è stata arrestata dopo essersi consegnata ai carabinieri. L’accusa è di lesioni personali gravissime e atti persecutori perché la 38enne, prima di arrivare all’estremo gesto, ha perseguitato l’ex compagno tanto da convincerlo, il 19 aprile scorso, a sporgere denuncia per stalking.

L’aguzzina

Sara Antonella Del Mastro non accettava la fine della loro storia e da diverso tempo tempestava di telefonate il suo ex, lo minacciava e infine, a metà aprile, gli ha tagliato le gomme dell'auto. La denuncia, trasmessa dai carabinieri alla Procura di Busto Arsizio (Varese), era al vaglio del magistrato assegnato ai casi dei cosiddetti “soggetti deboli”.
Un caso fotocopia rispetto a tanti altri che affollano le cronache nere, ma a generi invertiti.

La violenza di genere che ha l’uomo come vittima

E invece pure alcune donne sono capaci di esercitare violenza di genere: aggredire un uomo che non le vuole più e imporgli una sofferenza che non è solo fisica. Perché l’acido sul viso non significa solo dolore, significa l’annullamento della propria immagine. Significa cancellare l’identità, insieme alla bellezza. Quella bellezza che, presumibilmente aveva fatto innamorare l’aguzzina e doveva quindi essere spenta. Ed è per questo che è auspicabile l’approvazione di una legge che riconosca l’omicidio di identità come chiede da anni Carla Caiazzo, un’altra vittima della ferocia di genere: il suo ex le diede fuoco mentre era incinta. Un’accusa per lesioni personali gravissime è troppo poco, ci vuole un reato apposito e una pena maggiore.

L’omicidio di identità

Le motivazioni di questa nuova aggressione sono le stesse di tante altre violenze di genere: incapacità di accettare la fine di una relazione, senso di possesso per l’ex compagno, volontà di rivalsa e vendetta per l’abbandono. Sara Antonella Del Mastro come Eddy Tavares, ex fidazato di Gessica Notaro, e come Luca Varani, ex fidazato di Lucia Annibali. Ma anche come Elena Perotti che sfregiò, assieme al complice Dario Bartelli, William Pezzullo. Del caso di quest’ultimo si è parlato da poco e il giovane, dopo avere subito l’aggressione, le operazioni che non gli hanno mai restituito la sua faccia e tutto il dolore possibile, ha pure dovuto subire l’umiliazione di restare senza lavoro e senza soldi.

Il precedente

Da poco William Pezzullo è stato costretto a fare un appello sui social perché, avendo speso tutte le risorse - sue e della famiglia - per pagarsi le operazioni di chirurgia plastica, non ha più di che compensare il suo avvocato. A dimostrazione del fatto che la discriminazione di genere può colpire anche i maschi, perché un uomo che subisce un’aggressione da parte di una donna, spesso non trova la stessa attenzione che trova chi è vittima della sopraffazione maschilista.

Dalla parte delle vittime

E invece l'auspicio è che il giovane aggredito questa mattina da tanta femminile ferocia, possa trovare la stessa solidarietà dimostrata a Lucia Annibali e a Gessica Notaro ma non quella, poca, che ha avuto William Pezzullo. Perché è vero che i numeri della violenza di genere che vede vittime le donne non sono minimamente paragonabili ai rari casi che vedono le stesse nei panni del carnefice, ma le vittime dovrebbero essere tutte uguali.

08/05/2019