William e Harry col cuore a pezzi rivelano l'ultima telefonata con Lady Diana

di Cinzia Marongiu

Chissà quante volte ci hanno ripensato a quella telefonata, a quelle poche parole pronunciate in fretta e furia pur di riprendere a giocare con i cuginetti, a quei pochi istanti che poi sarebbero diventati gli ultimi. Chissà quante volte si sono fatti vincere dal rimorso, dall’angoscia, dal pianto per quei momenti che non torneranno più. William e Harry ne hanno parlato per la prima volta in una lunga intervista andata in onda sulla televisione britannica. Una lunga intervista che ha tenuto incollati li inglesi sulla rete privata Itv dove hanno visto non due principi, non l’erede al trono, non due membri della casa reale più importante del mondo. Ma soltanto due ragazzi, due figli capaci di ritornare con la forza del ricordo a quando, quasi bambini di 15 e 12 anni sentirono per l’ultima volta la voce della loro mamma, l’indimenticata Lady D.

Ci sono voluti 20 anni da quella morte tragica, da quella fine improvvisa e violenta che ha spezzato il cuore di tanti milioni di persone che amavano la loro madre ribelle, glamour  e sincera. Ma che a loro due ha devastato l’esistenza. Dice Harry, il più piccolo: “È la prima volta che noi due abbiamo parlato di lei come madre. Probabilmente era una cosa ancora troppo viva. E lo è ancora”.

Così come quella telefonata che la loro mamma fece loro mentre si trovavano per le vacanze nel castello di Balmoral, in Scozia. Diana era a Parigi insieme con Dodi Al Faiyed, il suo grande amore, col quale qualche ora dopo si sarebbe schiantata contro il ponte dell’Alma, prigioniera di una macchina inseguita a tutto gas dagli onnipresenti paparazzi. “Harry! Harry! C’è mamma al telefono” disse William. Il più piccolo prese la chiamata e ricorda: “c'era lei che parlava da Parigi”. I suoi ricordi sono più vaghi di quelli del fratello maggiore ma è lui a rivelare quei pensieri capaci di far stringere il cuore a chi legge: “Ho rimpianto per tutto il resto della vita quella telefonata così breve. Se avessi saputo che era l’ultima volta che parlavo a mia madre, le avrei detto tante altr cose… Devo farci i conti per il resto della mia vita”.

E ancora, forse la rivelazione più tenera: “Sento ancora gli abbracci che ci dava. Mi strizzava il più forte possibile e dato che ero piccolo non c’era modo di scappare”. Infine parla della sua mamma come una perfetta complice di monellerie, distante in tutto e per tutto dall’austera etichetta di corte e dal formalismo dei Windsor: “Era una ragazzina in tutto e per tutto. Il suo motto nei miei confronti era: puoi essere discolo quanto vuoi, basta non farsi beccare”.

William invece appare più misurato, meno disinvolto e racconta la difficoltà di trovarsi orfano di madre da adolescente. “Per me è stato come se un terremoto ci avesse attraversato la casa”. Lo stesso che, non c’è dubbio, provocherà questa intervista sincera e a cuore aperto. Proprio come quella che nel 1995 diede Diana alla BBC confessando le sue infedeltà e il fallimento del matrimonio con Carlo. Un’occasione in più per notare che William ed Harry da tempo hanno scelto da che parte stare, a quale persona uniformare i loro comportamenti e dedicare le loro azioni private e pubbliche. E quella persona è la loro mamma. L’indimenticata Lady D.