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“Era consenziente”, la versione degli allievi poliziotti accusati dello stupro di Rimini

L'accusa della turista tedesca: 'Costretta a un rapporto a tre'. I due giovani sono stati sospesi dalla Scuola agenti di Polizia di Stato di Brescia

Era consenziente la versione degli allievi poliziotti accusati dello stupro di Rimini
di Redazione

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Sono poco più grandi della 19enne che li accusa di violenza sessuale, 21 anni uno e 23 l’altro, i due allievi poliziotti ora indagati per stupro di gruppo. Arrivano entrambi dal Palermitano col sogno di vestire la divisa, sogno destinato a restare tale se le accuse di una turista tedesca venissero confermate dalle indagini. Come racconta Il Resto del Carlino, domenica i due allievi dell’ultimo anno della scuola di polizia di Brescia, la Polgai, si sono trovati davanti a quegli agenti della Mobile di cui avrebbero voluto diventare colleghi per raccontare la loro versione dei fatti. Stando alle pochissime indiscrezioni filtrate, i due siciliani, davanti ai poliziotti, mentre uscivano dall’hotel, non avrebbero negato la circostanza di essersi trovati nella stessa stanza con la vittima. 'Abbiamo fatto sesso con lei, ma era consenziente', avrebbero ammesso.

La versione della turista tedesca

Una ricostruzione contrapposta a quella fornita dalla turista diciannovenne. Prima ha raccontato tutto alle amiche connazionali e poi al titolare dell'hotel in cui alloggiava in Riviera, che ha subito chiamato la Polizia. A un anno esatto dagli stupri di cui sono state oggetto una turista polacca e una transessuale peruviana - era la notte tra il 25 e il 26 agosto del 2017 -a Rimini si torna a parlare dell'incubo della violenza sessuale.

Immediato intervento

Stando alle testimonianze raccolte, dopo essere uscita dalla stanza di due giovani italiani conosciuti in vacanza che l'avrebbero costretta ad un rapporto sessuale di gruppo, la ragazza ha rivelato i fatti ad amiche e albergatore, facendo scattare le indagini. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile per identificare i due ragazzi italiani, indicati dalla giovane e, subito dopo, i poliziotti della scientifica, per un sopralluogo nella camera dove sarebbe avvenuto lo stupro.

Il racconto delle amiche

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno ascoltato, fino a tarda notte in Questura, i racconti delle tre amiche tedesche, denunciando infine per violenza sessuale di gruppo i due italiani, allievi della Scuola agenti di Polizia di Stato di Brescia, per i quali il direttore della scuola ha avviato la procedura di sospensione, ratificata dalla direzione del personale di Roma, e qualora dovessero essere accertate le responsabilità dei due allievi, potrebbero essere destituiti, espulsi dalla scuola e non prendere mai servizio.

Il racconto dell’albergatore

Stando a quanto ricostruito anche dall'albergatore, il primo a raccogliere la versione delle ragazze, il gruppo di giovani, le tre compagne tedesche e i due italiani, tutti in vacanza a Rimini, si sarebbero conosciuti nell'hotel dove alloggiano. La giovane vittima ha raccontato di essere entrata nella stanza dei due italiani per bere qualcosa accompagnata dalle due amiche. Poi queste hanno lasciato la camera, mentre lei si è trattenuta da sola con i due che l'avrebbero costretta ad un rapporto sessuale a tre. Non sarebbe stata ubriaca anche se aveva bevuto dell'alcolico. Le analisi cliniche chiariranno meglio lo stato della vittima. Una volta dato l'allarme, la giovane è stata accompagnata dalla polizia in pronto soccorso, dove i medici hanno rilevato particolari compatibili con il racconto della vittima. Le indagini diranno il resto.

28/08/2018