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Temptation Island Vip: fra le tentatrici c’è una maestra elementare. E’ polemica

L'assessore veneto all'Istruzione contro la partecipazione dell'insegnante al reality in onda su canale 5

di Redazione

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A Temptation Island Vip scoppia il primo scandalo. La tentatrice Emma Dalla Benetta, 29 anni, di professione fa la maestra di inglese all'istituto comprensivo Fogazzaro di Arzignano. E qualcuno in paese, ha storto il naso a vederla nel ruolo di sexy femme fatale sul piccolo schermo. Due ruoli quello di maestra e di femme fatale che i compaesani della bella modella giudicano incompatibili.

La polemica

“Quando fai una trasmissione televisiva che tutti possono vedere non è più una questione privata' sottolinea qualcuno, mentre qualcun altro non discute il suo valore come insegnante ma ne fa una questione di immagine: 'Quello che fai dovrebbe rispecchiare il ruolo che scegli di avere nella società - commenta un suo compaesano -. Un' educatrice in un programma come questo un tantino stona'.

La posizione dell’assessore

A lanciare la polemica, tra l'altro, è stata l'assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, che spiega: “Trovo paradossale che un’insegnante di una scuola primaria possa anche solo pensare di partecipare a una trasmissione televisiva di questo calibro senza compromettere quell’autorevolezza e quella professionalità che il suo ruolo imporrebbe nei confronti di alunni e famiglie”. E ancora: “Ci affanniamo in ogni occasione a ribadire che il ruolo dell’insegnante va rispettato, ma se una il discredito se lo getta autonomamente addosso, come in questo caso, non sta forse arrecando danno a tutta la categoria?”

La risposta della maestra

La polemica si infervora e costringe la maestra a una risposta netta. “Lavoro nella moda per passione e sono una professionista. Ai bambini insegno il bello della diversità e della libertà e che senza inglese non si va da nessuna parte”, spiega con decisione e continua: 'L’assessore Donazzan ha completamente ragione quando dice che il nostro mestiere di insegnanti è sottovalutato a partire dal livello economico. Questo mio secondo lavoro, la moda, mi ha dato da mangiare per dieci anni e senza svalutare l’impegno nella scuola. Il sistema scolastico italiano è “centrifugo”, porta i suoi professionisti ad andarsene. Allo stesso tempo, io trovo soltanto positivo che un docente coltivi altre passioni, come può essere la musica o nel mio caso la moda. La scuola deve aprirsi al mondo reale. Tanto più che la realtà televisiva esercita un fortissimo interesse sui ragazzi: a loro insegno che è bello che ci siano libertà e diversità e che questo può manifestarsi in molti modi”. Come finirà ancora non si sa? Intanto Emma nella scuola non è di ruolo ma è una precaria e quindi non è detto che la sua esperienza nella scuola prosegua. A prescindere dalla polemiche che la sua comparsa in tv ha suscitato'.

20/09/2018