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La moglie fugge con i figlie e 35 milioni: emiro di Dubai accusato di maltrattamenti

La principessa Haya bint Al Hussein sarebbe scappata con l'aiuto di un diplomatico tedesco. Prima di lei, era fuggita anche una delle figlie dello sceicco, la principessa Latifa

Foto Ansa

di Redazione

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Tutti in fuga dal potente emiro di Dubai. La principessa Haya bint Al Hussein, 45 anni, sorellastra del re di Giordania e moglie di Mohammed bin Rashid al-Maktoum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti nonché appunto emiro di Dubai, è scappata settimane fa dal marito portandosi via i due figli, Zayed e Jalila, di 7 e 11 anni oltre a un 'tesoro' di 31 milioni di sterline (quasi 35 milioni di euro) per iniziare una nuova vita in Europa. La donna si sarebbe rifugiata prima in Germania e poi, secondo ultime informazioni, in Gran Bretagna. Il motivo della fuga sarebbe i continui maltrattamenti subiti dal coniuge. Prima di lei, era fuggita anche una delle figlie dello sceicco, la principessa Latifa, dopo aver denunciato, anche lei, soprusi e maltrattamenti. Della giovane non si hanno più notizie, anche se alcuni media riferiscono che è stata rimpatriata con la forza.

Possibile innesco di una crisi diplomatica

Il primo a diffondere la notizia della fuga di Haya è stato Emirates Leaks: citando proprie fonti, il sito ha riferito che la principessa sarebbe scappata in Germania con l'aiuto di un diplomatico tedesco. Qui avrebbe chiesto asilo politico alle autorità, che avrebbero subito accolto la domanda e presentato l'istanza di divorzio dal marito. Tuttavia, altre fonti hanno raccontato all'americano Daily Beast che la principessa aveva espresso il desiderio di vivere in Gran Bretagna, dove in realtà avrebbe già trovato rifugio in una località segreta. Le stesse fonti hanno fatto sapere che l'emiro e il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed, hanno chiesto alle autorità tedesche di riconsegnare la principessa e i due figli agli Emirati, ma Berlino ha respinto la richiesta, negando il rimpatrio forzato.

L’accusa di tradimento

La decisione avrebbe provocato l'ira dell'emiro e potrebbe portare anche ad una crisi diplomatica tra i due Paesi. La corte reale giordana, dal canto suo, ha evitato con cura di commentare le indiscrezioni ma il quotidiano Al Quds Al Arabi, con sede a Londra, ha scritto che l'emiro di Dubai avrebbe già contattato il re giordano Abdallah per chiedergli di intervenire e riavere così i due figli con sé, accusando la moglie di 'tradimento' con tanto di poesia pubblicata sull'account ufficiale di Instagram. 'Hai tradito la cosa più preziosa, ti ho dato fiducia e spazio... il più grande errore che hai fatto è stato quello di mentire', si legge.

L’imbarazzo della Giordania

Dietro la fuga della principessa Haya, la cui ultima presenza in pubblico risale al 20 maggio scorso mentre sui social, dove è molto attiva nelle associazioni umanitarie, non compare da febbraio, ci sarebbero le pressioni esercitate su di lei e la minaccia di isolarla dai figli in seguito ai litigi con il marito. Al-Quds Al-Arabi sottolinea il fatto che la principessa ha evitato di rifugiarsi ad Amman per non mettere in imbarazzo il fratello e il regno hascemita, nella speranza di poter risolvere la questione prima che diventasse di dominio pubblico. Tuttavia, la sua assenza è stata notata alle corse ippiche di Ascot, dove la coppia partecipava ogni anno: nell'edizione che si è appena conclusa, l'emiro si è presentato da solo.

La figlia scomparsa

Il caso della principessa segue quello della figlia dell'emiro, Latifa, che pure aveva tentato di fuggire da Dubai dopo aver denunciato il padre per le violenze subite con un video postato su YouTube. La giovane è poi sparita nel nulla e si teme possa essere stata rimpatriata con la forza e sottoposta ad altri maltrattamenti.

01/07/2019