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“Ho perso la testa per un ragazzo più giovane e ho tradito mio marito'

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Domanda - Cara dottoressa, sono una donna di 48 anni sposata da 25, con mio marito ho un buon rapporto sia di stima e sia sessuale, anche se ultimamente non mi eccito più come una volta. Pensavo si trattasse del fatto che sto entrando nel periodo della menopausa, però ultimamente, circa sei mesi fa, ho conosciuto un ragazzo di dieci anni più giovane di me, anche lui sposato da sei anni e non ha figli, ultimamente stanno provando anche con l'inseminazione artificiale. Sei mesi fa lui ha iniziato a farmi una corte serrata con tanti sms al giorno, ci incontravamo quasi tutti i giorni e così è nata una storia all'inizio con tanti baci e tanto affetto da parte sua ed anche mia, ma ultimamente lui è diventato molto più distante non mi cerca più come una volta, ma quando poi ci incontriamo siamo molto passionali, facciamo l'amore con un trasporto bellissimo ed io mi eccito moltissimo, quindi non era un problema di menopausa. Quando ci incontriamo io sto bene, poi però quando lui non mi cerca, come faceva prima, mi deprimo e dico a me stessa che non lo devo vedere più, infatti più di una volta l'ho lasciato perdere, ma lui dopo qualche giorno ricomincia con i suoi sms in cui mi scrive che vuole vedermi, accarezzarmi, stringermi, ecc. Purtroppo non riesco ad allontanarlo definitivamente da me e soprattutto dal mio cuore, lui mi piace perché all'inizio era veramente molto affettuoso con me, cosa che mi manca con mio marito, lui è un tipo poco affettuoso di questo con mio marito ne abbiamo parlato per anni, ma lui non riesce a cambiare ed alla fine mi sono arresa. Dottoressa, La prego di rispondermi al più presto, mi va bene anche una sgridata perché so che non è una cosa bella tradire un marito che non lo merita. Alla luce di quanto le ho appena esposto pensa anche Lei che per lui è solo una storia di sesso? Anche se lui mi dice che non è così, ma io la vedo appunto diversamente. Mi dispiace che mi abbia preso in giro, ma soprattutto mi dispiace che io mi sono messa in una situazione da farmi prendere in giro, forse c'è l'ho più con me stessa che con lui, ho sensi di colpa per aver tradito mio marito per uno che non lo merita anche se con lui ho riscoperto delle emozioni bellissime che pensavo non avrei più vissuto. Cordiali saluti ed aspetto una sua risposta prima possibile, leggo sempre la Sua posta.

Risposta - Cara lettrice, io credo che lei abbia ben chiara la situazione con quest'uomo. Nella sua lettera lei delinea un quadro molto preciso degli eventi e delle emozioni che l'hanno travolta e che ancora la agitano sia nei confronti di suo marito sia nei confronti dell'altro. La mia sensazione è che lei voglia più che altro una conferma da me su quanto lei già sa: si è trattato solo di un'avventura che ha lasciato l'amaro in bocca perché forse da parte sua aveva riposto in questa storia molte più aspettative di quanto avrebbe dovuto. E la difficoltà nell'allontanare questa persona risiede nel suo bisogno di affetto che suo marito non sa darle. Purtroppo ha scambiato, ed ancora lo sta facendo, degli incontri di sesso come qualcosa di più, come se questo ragazzo potesse colmare il vuoto affettivo lasciato da suo marito. È evidente che la soluzione non è questa perché adesso il problema con suo marito non è risolto, anzi lei ha in più il fardello dei sensi di colpa da portare. A questo proposito deve decidere lei se essere sincera con suo marito e confessare il tradimento e far sì che non vi siano ombre nel vostro rapporto. Un matrimonio che dura da 25 anni è una grande ricchezza e forse vale la pena tentare di farlo risplendere di luce propria. Provi a parlare con suo marito dei vostri problemi e cerchi lei in prima persona di ricreare la complicità e l'intimità che vi ha fatto innamorare. Un rapporto di coppia va curato e coccolato come una pianta. Non ci si può permettere di trascurarlo e di darlo per scontato o sono guai.

Domanda - Cara D.ssa, le scrivo per un grave problema che non riesco più ad affrontare, non ho né la voglia né le armi per tirarmi fuori in qualche maniera da questa angoscia. Sono sposata da soli 6 mesi, fidanzata da 6 anni con uomo che obiettivamente ha saputo darmi molto 'appoggio' morale nei mille momenti negativi di salute che ho affrontato nella mia famiglia. Lui è una brava persona, inizialmente l'ho tampinato perché lui si avvicinasse a me, poco abituato a relazioni sentimentali e purtroppo anche sessuali, molto riservato, molto ragionevole, molto tranquillo, tutto l'inverso di quella che sono io. Eppure dottoressa, non si dice che gli opposti si attraggono? Abbiamo vissuto alti e bassi in tutti questi anni, zero sesso (ma la speranza che lui cambiasse è stata tanta), solo tanta passione iniziale, tanto dialogo, tante chiacchierate telefoniche, poca vita mondana. Io gli sono andata incontro, fino a quando a settembre ci siamo sposati (senza però ricevere la classica proposta di matrimonio tanto desiderata, è stata una decisione all'unisono). Mi sono sposata con la speranza che il sesso arrivasse, mi sono sposata per amore, mi sono sposata perché la casa era anche finita e dopo i sacrifici fatti per arredarla e comperarla, era un passo naturale il matrimonio. Invece è tutto uno schifo. La prima notte di nozze e tutte le altre abbiamo dormito, lui sonni tranquilli, io un po' meno. Mi sono illusa che tutto cambiasse, lui dice che io non mi vesto da donna, io gli recrimino il fatto che lui non è un 'animale', la sua passione è la chitarra, la musica, i concerti jazz. Questa vita mi fa schifo, piango spesso, cucino, lavo, stiro, ma mi sento vecchia anagraficamente, cerebralmente e fisicamente perché nessuno mi guarda più, soprattutto l'uomo che ho sposato. Considero il sesso l'ingrediente fondamentale per una coppia, io non ce l'ho questo ingrediente e di certo non vorrei fare i miei bambini in provetta. Sono terribilmente scossa, arrabbiata, nervosa, mi sento in gabbia e non so come uscirne o modificare, cambiare, risolvere, a chi chiedere aiuto. Io non lo so più. Può consigliarmi lei? La ringrazio e le auguro una buona giornata. Alessia

Risposta - Cara Alessia, il matrimonio non deve essere la fine della gioia di vivere, anzi. Se due persone sono innamorate sposarsi segna l'inizio di un nuovo capitolo della vita ancora più eccitante da vivere insieme. Dalla tua lettera non è chiaro quanto tuo marito sia al corrente delle difficoltà che stai attraversando. Se non l'hai ancora fatto parlagliene e cerca di essere tu a prendere l'iniziativa a livello sessuale. Cogli anche le sue richieste: tuo marito ti dice che non ti vesti da donna? Bene, allora accontentalo, anzi puoi essere tu a creare una serata dall'atmosfera romantica e sensuale. Qualche serata dedicala a te stessa e a uscire con le amiche per fare quella vita mondana che a lui non interessa. È chiaro che se in una coppia si riescono a condividere gli interessi si hanno più occasioni per stare insieme ed è sicuramente più bello, ma in alternativa ognuno può trovare degli spazi da dedicare alle sue passioni, nel rispetto dell'altro e della coppia, per poi non dover recriminare di essere scontento. D'altra parte le strade sono due: o ti impegni coinvolgendo tuo marito nei tuoi pensieri e nei tuoi problemi facendo di tutto per ravvivare il vostro rapporto oppure scegli di tornare a vivere per conto tuo e punti a rifarti una vita come sognavi. Benjamin Disraeli scriveva `Non c'è rischio più grande del matrimonio. Ma non c'è cosa più bella di un matrimonio felice`. Ed è a questo che devi puntare.

Domanda - Gentile Dott.ssa, sono Valeria e ho 25 anni. Cinque mesi fa sono stata lasciata dal mio ex dopo un anno bellissimo, un colpo di fulmine pazzesco, sintonia al 100% e tanta passione e divertimento. Dopo un mese di allontanamento mi sono riavvicinata a lui, fingendomi amica, e di fatto si è ricostruito il nostro rapporto da ottobre a dicembre. Fino a dicembre lui mi cercava tanto, vedevamo film insieme, uscivamo, per lui ero tornata ad essere una sfida. Di fatto non si è rotto niente e ora ho capito che lui mi ha lasciato perché io ero diventata troppo bisognosa, avevo paura di perderlo, ma non ci sono mai stati litigi, solo tanta passione e sintonia. A dicembre, una volta, siamo 'stati insieme' e lui dopo si è allontanato, ma di fatto, dopo poche settimane, abbiamo ripreso a sentirci e a vederci. Lui ancora adesso dice che tra noi era tutto perfetto, che gli manco, che potrebbe rinascere tutto come prima. Peccato che lui da qualche settimana stia uscendo con un'altra, che aveva conosciuto poco dopo la nostra rottura ma che poi è stata via tre mesi. Beh, ora stanno insieme, ma tra me e lui non è cambiato niente. Mi chiama ogni settimana, ci siamo visti due giorni fa ed era molto timido, con gli occhi lucidi, perché si rende conto di quanto io lo emoziono ancora. Basta un pranzo e ci ritroviamo mano nella mano, come due fidanzati. Io però un mese fa gli avevo proposto di tornare insieme, e lui, con grande sofferenza, mi aveva detto che non era il momento, che entrambi stavamo iniziando nuove storie (io sto uscendo con un ragazzo), ma che se tra un mese ci renderemo conto che non abbiamo trovato qualcosa di simile al nostro rapporto, dovremo dircelo e prenderne atto. Io non so cosa fare, perché stiamo ancora benissimo insieme. Le ho provate tutte, da essere sfuggente a chiedergli di tornare. La verità è che anche lui mi manca e potremmo ripartire senza nessun problema, e ho paura che sia il grande amore (col nuovo ragazzo non è la stessa cosa, come non lo è con la sua). La ringrazio molto se vorrà dedicarmi la Sua attenzione. Cordiali saluti, Valeria

Risposta - Cara Valeria, tu hai paura che questo sia il grande amore. E se non lo fosse? Quanto tempo perderai ancora dietro ad un rapporto che è importante per ciò che vi ha dato, ma che ormai sta perdendo consistenza ed energie? Il grande amore non lascia spazio ad altre persone di entrare nel proprio intimo. Mentre invece voi state comunque provando ad avere altre storie seppur per motivazioni diverse. Tu per scelta quasi obbligata dal momento che il tuo ex non vuole tornare con te, e lui invece ha preso la sua decisione, seppur sofferta, che sta portando avanti con non molta determinazione visti gli alti e bassi e la frequentazione ambigua con te. Ma è proprio questa ambiguità che deve farti riflettere. Se lui fosse voluto tornare sui suoi passi l'avrebbe già fatto pur di non perderti, invece rischia il vostro rapporto (anche tu potresti stancarti) per vivere altre storie. Non credo proprio che questo assomigli al grande amore, anzi. Cerca i tuoi spazi senza il tuo ex, vivi le tue avventure oppure trascorri del tempo da sola. Ma cerca di capire davvero cosa vuoi per te e soprattutto pensa che meriti di più e se davvero vuoi il grande amore, non smettere di cercarlo, ma altrove.

Domanda - Buongiorno dottoressa, le scrivo per avere un suo consiglio su un problema che mi affligge da ormai 7 anni. Ho 36 anni, fisico atletico e ho sempre avuto migliaia di ragazze. Dopo una storia finita male, per caso sono finito in una discoteca di transessuali e da lì sono iniziati i miei problemi. Le spiego: da sano non mi passerebbe mai per la testa di accostarmi ad un trans, ma quando il tasso alcolemico e l'uso di sostanze stupefacenti è elevato le mie inibizioni cadono e mi faccio paura. Sono attratto dalle sembianze femminili dei trans e quando sono alterato il mio desiderio sessuale aumenta. Finisco per farmi fare fellatio e viceversa dai trans, la penetrazione non mi interessa perché nella mia mente la vedo come una cosa negativa e sporca. Quando lo stato di alterazione finisce mi faccio schifo, ho bisogno di lavarmi perché mi sento sporco; ma ogni fine settimana la situazione si ripete. Che fare? Non mi sento gay, anzi amo le donne, ma non capisco perché ultimamente queste mie voglie di trasgressione stanno prendendo il sopravvento. Ovviamente dovrei smetterla con l'uso di sostanze, ma poi mi capita che vado agli strip club, sono attorniato da mille donne, bevo bevo, non concludo niente e mi precipito poi sul viale in cerca di trasgressione. Non mi sento bene. Che fare? Devo prendere antidepressivi? Mi dia un consiglio perché questa situazione sta diventando insostenibile. Cordiali saluti.

Risposta - Gentile lettore, da ciò che mi scrive pare che il suo problema sia sorto quando è finita male la sua ultima storia sentimentale con una donna. D'altra parte anche lei conferma che prima ha sempre avuto tante donne senza problemi. Poiché non spiega il motivo della chiusura di questo legame, ipotizzo che lei sia stato lasciato pur essendo molto innamorato. Le reazioni alla fine di una storia possono essere tante. Alcune persone per dimenticare cercano di stordirsi attraverso l'uso di alcol e droghe, ma senza successo ovviamente. Le sensazioni di perdita e di vuoto per un rapporto concluso vanno rielaborate con il tempo, riflettendo su se stessi e sui motivi del fallimento, sui propri desideri, uscendo con gli amici, conoscendo nuove persone e, se ci si rende conto di non farcela da soli, parlandone con un esperto. Il fatto che questo problema perduri da 7 anni mi fa pensare che questo processo di rielaborazione lei non l'abbia fatto, ma che la sua unica tentata soluzione sia stata quella di non pensare. Anche il rapporto con altre donne l'avrebbe indotta a rimettersi in gioco, a rischiare un rifiuto adesso troppo doloroso da sopportare, a fare dei confronti, a ricordare la donna amata. E allora il trans diventa il modo per soddisfare i suoi desideri sessuali senza correre il rischio di sentirsi emotivamente coinvolto. È evidente come questa soluzione sia disfunzionale e che lei si è rinchiuso in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire senza l'aiuto di un esperto.

13/07/2011