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'Il mio fidanzato mi ha tradito. Io ho deciso di perdonarlo, lo amo troppo'

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Domanda - Cara Dott.ssa, sono una ragazza di 26 anni fidanzata da 11 anni. Un anno fa ho scoperto che il mio fidanzato mi ha tradito; una storia durata tre mesi anche se si conoscevano da anni (anch'io la conoscevo) due anni prima del tradimento si erano scambiati dei messaggi piccanti ma poi era finita lì; poi l'anno scorso sono stati insieme. Dopo la mia scoperta lui mi ha detto che è stato un errore, che non c'è stato sentimento da parte sua e che è me che ama. Io ho deciso di perdonarlo, lo amo troppo. Però quando ci separiamo (lui lavora e quindi stiamo lontano) mi sento triste perché penso a quel pensiero che non mi vuole abbandonare. Vorrei essere serena al mille per mille e invece penso che era così tutto perfetto. È normale che avrei voluto tanto che ciò non fosse mai accaduto, ma è successo. La nostra intimità va bene, anzi forse meglio di prima, però il pensiero di quello che è successo non mi abbandona mai. A volte mi chiedo se ho fatto la scelta giusta a perdonarlo, ma non riesco a pensare di separarmi da lui. Lo amo tantissimo però c'è anche la delusione di ciò che mi ha fatto e mi chiedo se quando era con l'altra pensava al male che mi avrebbe provocato. Io credo in lui quando dice che è me che vuole; mi ha detto che è stato uno sbaglio, un errore, che si è pentito. La cosa che mi fa male è il fatto che due anni prima si erano scambiati dei messaggi piccanti, ma poi l'anno scorso non è riuscito a resistere alla tentazione e mi ha tradita. Questo mi fa male, l'amore che prova per me non è riuscito a fermarlo dal compiere il tradimento. Quando sto insieme a lui è una meraviglia, ma non appena ci separiamo, riaffiorano sempre gli stessi pensieri e le stesse domande; forse in 11 anni il nostro rapporto si era appiattito? E lui è stato il più debole? La prego mi risponda. Grazie in anticipo, F. 

Risposta - Cara F., elaborare un tradimento è un passo molto difficile perché le reazioni possono essere molteplici. Dopo la scoperta o la confessione la persona tradita può reagire con rabbia e delusione per poi lasciare immediatamente il partner oppure rimanere ancorata al sentimento pensando di non poter fare a meno dell'altra persona. Elemento imprescindibile se si opta per rimanere insieme al partner nonostante il tradimento, è il perdono. Perdonare e lasciarsi alle spalle un tradimento non è cosa facile, come altrettanto difficile è chiudere un rapporto che dura da tanti anni. Il problema più evidente che emerge con il tempo è di non riuscire a riporre più la stessa fiducia di un tempo nell'altro. Si vive con l'angoscia che la situazione possa verificarsi nuovamente con ulteriori ferite e sofferenze. Allora il pensiero è sempre lì, soprattutto quando lui non c'è. Se un rapporto subisce il passare del tempo è evidente che la soluzione non bisogna cercarla all'esterno, ma all'interno della coppia attraverso il dialogo. Sicuramente il tuo ragazzo è stato più debole, ma vista la situazione precedente dei messaggi, non è stato nemmeno capace di evitare il verificarsi degli eventi. A questo punto devi pensare solamente a te stessa e al tuo benessere. Probabilmente da una parte vorresti lasciarlo per ciò che ti ha fatto ma ciò ti farebbe soffrire, dall'altra stare con lui ti procura altrettanta sofferenza per la perdita di fiducia nei suoi confronti che ti fa vivere in uno stato di paura e di tensione costante. Ciò che ti consiglio è riflettere, prendendoti del tempo, su ciò che ti farebbe stare bene veramente. Hai tutta una vita davanti e la tua scelta la condizionerà pesantemente. Se decidi di continuare a stare con il tuo ragazzo devi riuscire a lasciarti alle spalle il tradimento e tornare a fidarti di lui, altrimenti il peso dell'incertezza su cosa fa lui diventerà con il tempo insostenibile. Se invece pensi che è meglio ricominciare da sola, ricordati che ci sono tante persone con cui potrai ricominciare da capo, magari più felice e spensierata.

Domanda -  Gentile Dott.ssa, ho 22 anni e le scrivo per sottoporle una domanda. Tre settimane fa ho conosciuto un ragazzo, grande affinità, grande dialogo, grande feeling. Abbiamo iniziato ad uscire. Lui è partito in quarta con frasi del tipo 'mi piaci tanto in tutti i sensi', 'mi fai stare bene', 'sei riuscita in poco tempo a darmi cose che altri non mi hanno dato in mesi'. Oltre a questo chiamate molto piacevoli e ripetute durante la giornata. Dove sta l'inghippo? Dopo due settimane di frequentazione alla grande, dopo che io ho espresso il desiderio di parlargli perché volevo rallentare perché sentivo che la cosa andava troppo veloce, mi ha scaricata via sms dicendo che ha capito di non essere pronto ad una cosa seria perché non sta bene con se stesso. Inutile dire che ho pensato subito fosse una banale scusa per scaricarmi visto che non ha ottenuto nulla, ora però non lo so mi stanno venendo i dubbi, magari è vero. Il grande problema è che nonostante io lo conosca poco e non mi sia mai fidata del tutto, devo dire che mi piace molto perché c'era un feeling particolare, anche a livello mentale, che non avevo mai trovato con nessuno prima. Esattamente non so nemmeno cosa voglio chiederle, però le sarei grata se mi desse un qualche consiglio. La ringrazio molto, A. 

Risposta - Cara A., purtroppo capita spesso di valutare male le persone. All’inizio sembra di aver trovato qualcuno di speciale che poi tanto speciale non era. In fondo il tuo istinto non ha sbagliato visto che avevi espresso il desiderio di parlare con questo ragazzo. Nonostante ci sia stato un feeling particolare, evita di struggerti e di perdere tempo stando male per una persona che è sparita senza motivi particolari. Probabilmente adesso sei ferita nell’orgoglio oppure sei spaesata per aver subito un comportamento che tu mai avresti messo in atto, cioè sparire senza spiegazioni. Vai avanti per la tua strada e vedrai che troverai persone rispettose di te e di cui potrai fidarti.

Domanda - Gent.ma dott.ssa sono un ragazzo di 26 anni e da circa un anno e mezzo sono fidanzato con una ragazza di 23 anni. Sia io che lei abbiamo affrontato, prima di questa storia, due storie molto importanti di circa 6 anni con i rispettivi partner. Nel novembre del 2009 ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a frequentarci. Nel marzo del 2010 è iniziata la crisi di coppia in quanto il suo ex ragazzo si è fatto risentire. A giugno del 2010 la mia ragazza mi confessa che da gennaio del 2010 a quel momento mi ha tradito con il suo ex. Presa dal senso di colpa e dalla vergogna del gesto mi ha detto che voleva, se io la perdonavo, continuare la nostra storia e io accettai, consapevole delle conseguenze dell'orribile gesto del tradimento. Tutto prosegue abbastanza bene fino ad ottobre del 2010 quando lei manda dei messaggi al suo ex scrivendole che per lei lui era tutto, che lo era sempre stato e che non vedeva l'ora di vederlo. Io preso dal panico decido di parlarle e la sua risposta è stata che era in un momento di difficoltà e ha deciso di scrivere a questa persona. Preciso che la loro storia è finita perché lei non era più innamorata di lui, lui non le dava più attenzioni da un anno e perché lo vedeva solo più come un amico e non come compagno. Passano i mesi e arriviamo ai giorni attuali (preciso che da ottobre ad oggi lei nei miei confronti è cambiata tantissimo in positivo, sono sicuro o quasi che lei abbia dimenticato questa persona). La scorsa settimana la chiama un amico d'infanzia e sapendo che era disoccupata le chiede di andare a lavorare presso il suo locale. Questo locale è frequentato spesso dal suo ex anche perché il titolare di questo locale è suo cugino e lei decide di parlarmene liberamente per capire se mi avrebbe turbato questa cosa. Ieri sera ho parlato con la mia ragazza dicendole che anche se lei andava a lavorare lì dentro io mi sarei fidato di lei e non avrei più fatto trasparire la mia gelosia. Lei mi ha sempre detto che non è completamente innamorata di me a causa dei miei comportamenti e che comunque vede in me il futuro se le cose tra di noi si assesteranno. Chi sa se Lei dottoressa può aiutarmi con qualche consiglio in merito. La ringrazio tantissimo dell'attenzione e spero con tutto il cuore in una sua risposta. 

Risposta - Caro lettore, partiamo da un presupposto fondamentale in una relazione sentimentale: i primi periodi in cui due persone stanno insieme sono i più coinvolgenti e passionali, dove niente e nessuno può distrarre dall’altra persona. Nel tuo caso invece dopo solo 4 mesi inizia la crisi, durante la quale la tua ragazza ti tradisce con il suo ex.  La tua partner all’epoca della storia con il suo ex l’ha lasciato per varie motivazioni, poi ha cambiato idea e ha ricominciato a frequentarlo a tua insaputa, confessandoti successivamente il tradimento ma volendo rimanere con te. Probabilmente la tua ragazza non sapendo bene che decisione prendere, ha tenuto in piedi due storie parallele e ad oggi afferma che “non è completamente innamorata di te” a causa dei tuoi comportamenti. L’aspetto paradossale è che tu sei stato tradito, ma le regole le detta sempre lei. Non dovrebbe essere il contrario? Tu sei stato ferito dai suoi comportamenti e tu devi decidere, a prescindere dalle sue promesse, se è veramente lei che vuoi accanto 

Domanda - Carissima dott.ssa, mi chiamo Vanessa ho 18 anni e da un po’ di tempo sono sempre triste e mi chiedevo non è che sono in depressione? È già da qualche anno che le cose non mi stanno andando bene. Due anni fa ho iniziato a subire maltrattamenti psicofisici da parte dei miei genitori, c’è stato un periodo in cui mio padre mi picchiava tutte le sere perché mia madre lo chiamava (dato che sono divorziati) perché doveva farmi ragionare, perché sono pure sua figlia, e la soluzione per loro era picchiarmi e insultarmi. Sono pure finita in ospedale ed ero seguita da una psicologa, ma ormai avevo perso le speranze. L’unica soluzione era andarmene via e me ne sono andata, anche se dopo mia madre è venuta a prendermi e mi ha portata nel paese di sua mamma in Portogallo. I familiari non capiscono l’italiano e come ci sentivano discutere dicevano sempre che mia madre aveva ragione e una sera, durante una cena di cugini, mia madre si è presentata al ristorante e mi ha picchiata solo perché c’era anche il mio ragazzo, allora sono andata disperata al bar di mio zio a cercare conforto ma un altro fratello di mia madre ubriaco mi ha picchiata cercando di obbligarmi a salire in macchina per riportarmi da mia madre e lì sono scappata nella città del mio ragazzo per quasi un anno, finché anche lì una mia zia da cui stavo vivendo da quando me ne ero andata da mia madre, ha deciso che non voleva più avermi in casa e sono tornata in Italia. Dopo alcuni mesi ho avuto un incidente in macchina con i miei familiari. Poi mia madre ha voluto che me ne andassi di casa e così sono andata a vivere dal mio ragazzo, solo che comunque mi sento male con me stessa perché penso che ho fatto solo danni, è da tre mesi che piango e mi butto le colpe addosso e continuo a pensare di essere inutile. Non so che fare per cercare di non pensare a quello che ho subito e ora cerco aiuto rivolgendomi a lei, crede che sono depressa? Cosa dovrei fare per non pensare più a queste cose? Grazie in anticipo, Vanessa. 

Risposta - Cara Vanessa, quale persona non sarebbe triste, demoralizzata e sfiduciata nell’essere trattata in questo modo dalle persone che invece dovrebbero accudirla? È normale che essere colpiti così duramente a livello psicofisico porti a farsi delle domande, a chiedersi se c’è qualcosa che non va in se stessi, assumendosi le responsabilità per gli errori degli altri o sentendosi in colpa per ciò che è accaduto per tanto tempo. Il mio consiglio è di rivolgerti ad un consultorio ed ai servizi sociali per far presente la tua situazione, parallelamente potrai decidere di seguire una psicoterapia che ti permetta di ricostruire un equilibrio psicologico ed emotivo per affrontare la vita in modo più fiducioso.

19/07/2011