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5 modi di essere mamma: quella comprensiva 'crea' uomini sicuri di sé. Tu che tipo di madre sei?

5 modi di essere mamma quella comprensiva crea uomini sicuri di sé Tu che tipo di madre sei
di Orietta Matteucci

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Essere mamma oggi appare più complicato che nel passato quando l'occupazione principale di molte mamme sembrava quella di far crescere i figli e gestire il menage familiare. Le cose sono cambiate e le mamme sono impegnate su più fronti, quasi come in un programma manageriale dove occorre sincronizzare tempi, attività, spazi personali, familiari e lavorativi.

Associazioni, siti, blog sono pronti a informare, sostenere, valorizzare il ruolo genitoriale, esaltando femminilità e valore professionale della donna.

Numerosi genitori di fronte ai tanti suggerimenti, consigli offerti dagli esperti sull'educazione dei bambini, rimangono confusi e perplessi in particolare quelli che 'vogliono vivere nella certezza'. Di certo sarebbe più semplice per tutti conoscere almeno le risposte fondamentali sul come contribuire alla sana crescita dei figli e senza annullarsi.

Le esperienze del bambino rivestono un ruolo vitale per lo sviluppo degli atteggiamenti che influenzeranno in modo determinante la personalità. Un solido e continuo rapporto, basato sulla qualità del tempo piuttosto che sulla quantità, con una madre comprensiva e attenta ai bisogni del bambino in particolare durante la prima infanzia, riveste, dunque, un'importanza vitale non solo per il raggiungimento dell'equilibrio psicofisico nella sua fase adulta, ma anche per il benessere psicofisico dei genitori. 

In ogni donna possono coabitare diversi tipi di madre, sono poi la personalità, la sua storia, il ruolo del partner a far emergere una tendenza rispetto a un’altra. Lo psicanalista Alain Braconnier ne descrive cinque tra i più diffusi.

1) La madre amorevole che ammira suo figlio su cui proietta il suo ideale maschile. Questa ammirazione continua emana una grande forza capace di generare nel figlio una profonda sicurezza in sé che gli permetterà di affrontare le sfide della vita. Fatalmente il figlio andrà alla ricerca di una compagna capace di prendere il posto di sua madre seguitandolo ad ammirare. Peccato che il suo bisogno spesso sarà frustrato con il possibile risultato di passare, insoddisfatto, da una relazione all'altra!

2) La madre iperprotettiva che cerca di prolungare il più possibile il legame col figlio, anche a costo di ingrandire o inventarsi pericoli sia materiali che affettivi (quale perdere l'amore della mamma) o di confortarlo continuamente, riempiendolo di attenzioni, con il risultato di farlo crescere nell’ansia, di fargli provare più facilmente il senso di colpa e di avere qualche difficoltà a lasciarsi andare nelle relazioni affettive.

3) La madre distante che vive nel timore di sbagliare e di fare soffrire suo figlio, ma finché lui non ne avrà decodificata l’insicurezza nascosta nel suo comportamento distaccato, si sentirà amato poco e male e da adulto potrebbe avere una visione cinica dell’amore, della sessualità e ricreare nel rapporto con la partner la stessa distanza vissuta con la madre.

4) La madre castratrice che ne sia o meno cosciente, è in guerra con gli uomini e vuole tenerli sotto controllo. Dominatrice, autoritaria, pretende che tutto vada secondo le sue parole e i suoi desideri. In ogni momento, in modo più o meno velato, ricorda a suo figlio che è lei a decidere tutto e ad avere sempre ragione. Diventati uomini i figli tendono a ricreare con la loro futura compagna la stessa relazione dominante – dominato e se si sentono attaccati nella loro mascolinità dalle donne, possono perfino diventare violenti, verbalmente o fisicamente, vendicandosi così di tutte le umiliazioni subite dalla madre.

5) La madre comprensiva è prima di tutto una madre serena che non proietta su suo figlio né attese eccessive, né l’ideale irraggiungibile. Attenta ai bisogni del bambino, non è ansiosa, né alla ricerca dell’appagamento narcisistico. Invecchia pensando al benessere della famiglia e le sue fonti di piacere sono varie, il bambino non è la sua unica ragione d’essere. Se ascolta suo figlio sa essere complice, mai intrusiva né possessiva. Lo ama senza impedire di amare altre donne diverse da lei. Questa madre è quella che 'crea' uomini sicuri di sé, che stanno bene nella loro mascolinità e sono a loro agio con l'altro sesso.

Orietta Matteucci presidente bambinooggiuomodomani.org



06/05/2015