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Pornografia, il fenomeno allarmante dagli effetti devastanti sui giovani

Pornografia il fenomeno allarmante dagli effetti devastanti sui giovani
di Orietta Matteucci

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Il comportamento sessuale è un'alchimia frutto di diversi fattori fisici e psicologici, che riguardano l'educazione ricevuta, il contesto in cui si vive, l'esperienza e l'uso che si fa di tutto questo. Ricerche e test dicono che il primo elemento che scatena l’eccitazione di un uomo è il corpo di una donna, una parte di esso, l'espressione del viso. L'interesse femminile, invece, viene suscitato dal corteggiamento, dal tono di voce basso e sensuale, da parole appassionate, dall’interesse dell’altro, da un contesto favorevole e rilassato. Generalmente, gli uomini sono più aggressivi delle donne e questo è un aspetto comportamentale che ha un nesso biologico forte dovuto al testosterone.

La natura non ha leggi etiche e il sesso, nell'era primordiale, era aggressione-dominanza del maschio e paura-sottomissione della femmina, finalizzato alla mera prosecuzione della specie. Nel corso dell'evoluzione, con l'avvento dei mammiferi, nel cervello si è sviluppata la parte limbica preposta alla socialità, all'accudimento della prole, al vivere in gruppo. L'attività sessuale era regolata dal corteggiamento del maschio e dalla scelta da parte della femmina del maschio con cui accoppiarsi. Infine, nel cervello si è sviluppata la neocorteccia, la parte cognitiva preposta al linguaggio, alla progettazione, ad armonizzare gli impulsi istintuali e le emozioni.

Perché alcuni maschi non riescono a riconoscere le emozioni controllare e a gli istinti? 

Esaminando tra i fattori la pornografia, questa va ad agire sulla parte più antica del cervello, così pesantemente che le parti limbica e cognitiva vanno come in stand by, facendo perdere al soggetto la lucidità con conseguenze, perfino, disastrose. 

Il sesso, nei film porno, è, infatti, sempre mostrato nei minimi particolari, gli organi genitali sempre in primo piano, la donna è considerata solo come oggetto sessuale da aggredire e di cui abusare in ogni sua parte, anche in gruppo. Il piacere è solo una finzione e l’amore chiaramente non esiste.

Pornografia fenomeno allarmante

La pornografia è sempre esistita, ma oggi il fenomeno sta diventando particolarmente allarmante, non solo per i contenuti, ma anche per la estrema facilità di fruizione, soprattutto, da parte di giovanissimi che, senza rendersene conto, crescono in un ambiente maschilista e assimilano che il sesso è violenza e sottomissione.

La visione continua dello stesso tipo di immagini, alla fine non riesce più a provocare l'eccitazione desiderata, e, fatalmente, il soggetto entra in un circolo vizioso di consumismo esasperato, dipendenza e assuefazione, in cui ha bisogno di materiale sempre più spinto e sempre più depravante. Questo materiale ha il potere di esercitare sui costumi sessuali, in particolare quelli in formazione degli adolescenti, una influenza e un condizionamento la cui portata è evidente, ma non facile da quantificare in tutti i suoi possibili effetti.

Le conseguenze

Le conseguenze di ciò sono gravissime sia per le persone, sia per la società e capita che alcuni, forse già di per sé disadattati, passino da spettatori della violenza virtuale a primi attori di quella reale. A subirne i danni sono sempre le donne e i bambini.  Non deve meravigliare, poi, più di tanto, quando certi giovani arrivano a pianificare di fare innamorare, di uno di loro, una ragazzina, scattare foto intime con cui ricattarla al fine di violentarla in gruppo.

Il modello di donna offerto dai media

Anche media, marketing, il web fanno la loro parte, ogni giorno, offrendo modelli di donne oggetto sessuale. In assenza di valide e concrete proposte educative relazionali, questi diventano i modelli di riferimento per la maggior parte degli adolescenti alle loro prime esperienze. Gli esiti negativi li ritroviamo nelle problematiche affettive e sessuali degli adulti, rimasti impigliati in una costante fragilità e continua ricerca di sensazioni più forti.

Appare evidente che gli adolescenti, ma pure molti adulti, sono del tutto impreparati all’incontro con l’altro sesso, a essere partner per un altro partner. E nella vita, finiscono per ricoprire il ruolo di perdenti.

I rimedi

Nel corso degli anni, i consigli, seppure nobili, degli esperti, l'informazione, i media, a volte, perfino fin troppo espliciti sui particolari della violenza, non hanno sortito l'effetto di contrastarla e prevenirla. Anzi le nuove tecnologie, il mondo virtuale, sembra ne abbiano aumentato perversione, intensità e ferocia. Armonizzare le parti istintuale, emotiva e razionale, risvegliare la socialità dell'essere umano, significa acquisire la capacità di rispettare l'altro e il mondo che ci circonda. Significa togliere potere al consumismo insensato, alla competizione da stadio per costruire nuove esperienze di vita affettiva, lavorativa e sociale nel rispetto dei principi e valori umani condivisi.

Sviluppare le capacità emotive, sociali e pratiche, cioè l'intelligenza emotiva, a partire dalla primissima infanzia e per il tramite degli adulti di riferimento;

Eliminare la visione della donna unicamente quale oggetto di piacere a vantaggio della complementarietà dei ruoli maschile-femminile nella vita affettiva, lavorativa e sociale;

Praticare, in ogni attività, l’amore e il rispetto dell’altro e per la natura;

Aumentare le competenze di genitori e insegnanti, al fine di dare uniformità ai messaggi educativi rivolti alle nuove generazioni e di avviare il dialogo famiglia-scuola oltre il conflitto;

Rafforzare la sicurezza in sé dei deboli, delle vittime della violenza e, accanto al decorso della giustizia, curare, ove possibile, i responsabili.

Si tratta di un programma impegnativo, ma che, nel medio lungo termine, è in grado di aumentare nei cittadini, media, istituzioni, enti, marketing la consapevolezza del disagio che grava sulla società e di stimolare risposte adeguate a porvi rimedio nella convinzione che  la capacità di amare è quel che conta veramente, con il sorriso e la gentilezza!

 

23/07/2019