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Ambizione eccessiva e vuoti personali

di Caterina Steri

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Recita un noto dizionario di lingua italiana che l’ambizione è il caparbio desiderio di riuscire in qualcosa, la brama di potere e di successo, la voglia di migliorarsi.

E’ quindi la spinta che si sente per andare avanti e raggiungere gli obiettivi. Tutto positivo fin qui.

Ma quando l’ambizione diventa eccessiva che succede?

Succede che si rischia di vivere in totale competizione con gli altri e di essere accompagnati perennemente dallo stress che può tramutarsi in ansia, attacchi di panico e altri disturbi come quelli del sonno, dell’appetito, irritabilità o somatizzazioni varie.

Insomma, l’eccessiva ambizione può diventare una schiavitù e anche nei casi in cui vengano raggiunti gli obiettivi prefissati la sensazione è quella che non bastano mai, non sono abbastanza e quindi nasce l’esigenza di ulteriori traguardi ancora più grandi e importanti.

Il desiderio di passare ad un gradino più alto non permette di godersi ciò che già si è raggiunto, tanto meno di condividerlo con altri. Ci vorrà sempre un’ulteriore sfida, fino all’infinito. Per sentirsi realizzati bisogna far vedere agli altri che si è sempre più bravi.

Ma la ricerca della realizzazione nella conferma altrui non è sicuramente la giusta strada per la felicità anzi, mi pare la giusta via per una vita logorante e asettica.

Dietro un’eccessiva ambizione si possono celare precisi disagi: la mancanza di affetto, delle lacune nella vita privata che si cerca di colmare attraverso la carriera professionale o talvolta nell’attività sportiva. Quanti di voi la sera preferiscono tardare a lavoro piuttosto che tornare a casa? Alcuni lo fanno perché soli, altri perché preferiscono evitare contrasti o mancanza di comunicazione con la propria famiglia.

Altri ancora si prefiggono obiettivi sempre più impegnativi perché così hanno appreso da modelli il cui messaggio era: “Se non raggiungi risultati sempre più alti non sei nessuno!”

Quando ci si rende conto di trovarsi in mezzo al cerchio dell’eccessiva ambizione e di tutte le conseguenze occorre cercare di capire quale sia la sua finalità e a cosa porti realmente. Chiedersi insomma se, oltre al bisogno di voler arrivare sempre primi, ciò che si fa piace davvero, realizza, fa stare bene?

Servirebbe inoltre provare a prendere in mano la vita privata e a capire come colmarne le lacune, senza per forza doversi rifugiare eccessivamente e forzatamente in attività schiavizzanti.

25/11/2013