logo tiscali tv

L'ansia da prestazione sessuale impedisce di vivere liberamente i rapporti di coppia

di Caterina Steri

Leggi più veloce

Oggi continuerò il discorso sull’ansia da prestazione, questa volta riferita alla sfera sessuale.

Si tratta di un disturbo che può causare scarsa autostima, problemi di relazione e livelli scarsi nei rapporti sessuali. Infatti, la paura di non ottenere ottimi risultati si riflette anche sull’ambito sessuale. Una persona per svariati motivi, si convince della sua scarsa prestazione ponendosi in una posizione subalterna rispetto al suo partner e la propria convinzione si trasformerà in realtà durante l’attività sessuale. E’ un po’ quella che noi del mestiere chiamiamo “profezia che si autodetermina”, ovvero a forza di convincersi di certe cose, in modo più o meno consapevole faremo in modo che queste si avverino così come le abbiamo immaginate.

L’ansia da prestazione sessuale fa sì che il rapporto non venga vissuto liberamente e spontaneamente, ma con una tendenza a controllare tutto in modo rigido e timoroso. Questo provoca disagi anche ai partner che possono sentirsi in qualche modo rifiutati o colpevoli della mancata o insufficiente prestazione dei compagni.

Nonostante il pensiero comune attribuisca l’ansia da prestazione sessuale agli uomini, ne sono colpite anche le donne. Forse questa falsa credenza è dovuta al fatto che nel maschio la mancanza è più manifesta e visibile e non permette il compimento dell’atto sessuale (basti pensare alla mancata erezione, ad esempio). La donna invece ha la possibilità di “camuffare” (purtroppo a volte finge per non deludere il partner sopportando anche dolorose penetrazioni), oppure adduce delle scuse per evitare il rapporto sessuale stesso, non parlando della vera causa dell’evitamento.

Negli uomini può causare disfunzione erettile ed eiaculazione precoce. Nelle donne può bloccare il desiderio sessuale, inibizione dell’orgasmo e secchezza vaginale che dà origine a dolori durante la penetrazione.

Quando il disturbo persiste le persone hanno diversi modi di reagire:
- tendono ad evitare le situazioni di intimità (la paura del fallimento porta a cercare di evitare le situazioni in cui questo potrebbe accadere)
- cambiano partner in continuazione
- danno le colpe all’altro dicendo che non era mai capitato con i precedenti partner
- sottovalutano il problema pensando che prima o poi passerà da solo.

Una mancanza di comunicazione sincera tra i due non porta alla soluzione del problema ma ad aggravarlo, ad aumentare la frustrazione e all’allontanamento delle parti.

L’ansia da prestazione sessuale viene diagnosticata quando sono state escluse delle cause di carattere organico dei sintomi che si manifestano. Per questo motivo è utile parlarne con un medico.

Una volta esclusi i disturbi fisici ci si può rivolgere ad uno specialista che si occupa di sessuologia e/o psicoterapia. L’approccio sessuologico utilizza delle specifiche tecniche per far sì che la persona si “sblocchi” e si lasci andare durante il rapporto sessuale. La psicoterapia può essere utile quando il disturbo presenta delle cause psicologiche più importanti non legate alla sola ansia da prestazione. Comunque sia è sempre utile chiedere almeno una consulenza.

14/11/2012