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Attività sportiva: a casa, in palestra o per agonismo?

Attività sportiva a casa in palestra o per agonismo

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Con l’approssimarsi delle vacanze estive, ci si trova ad affrontare la tanto temuta prova costume. Chi durante l’anno ha svolto regolare movimento fisico non ha di che preoccuparsi, ma sono tante le persone che invece si sono trascurate e decidono di fare diete miracolose dell’ultimo minuto oppure iniziano a fare jogging tutti i giorni per smaltire i chili di troppo.

La decisione di iniziare a curare il proprio corpo e di fare movimento va bene, a patto che non sia qualcosa di repentino e momentaneo per il periodo estivo e che anzi serva da trampolino per continuare durante tutto l’anno uno stile di vita salutare e dinamico. Dopo aver preso la fatidica decisione di fare attività fisica, molte persone si trovano a dover sciogliere il dilemma: in casa o in palestra? Altra opzione è anche quella di praticare uno sport che richieda un allenamento costante e che talvolta preveda anche delle prove agonistiche o un saggio di fine anno (ad esempio: calcio, tennis, pallavolo, golf, nuoto, danza, karate, sci, ecc.).

Per coloro che optano per svolgere attività fisica in casa, negli ultimi anni sono comparse sul mercato molte offerte di prodotti per l’home fitness, ossia attrezzi per la palestra in casa, come cyclette, pesi, tapis roulant, video con istruttori che svolgono esercizi da emulare, canali tv che trasmettono attività fisica da seguire in diretta, strumenti multimediali con software di fitness (ad es. la wii) con piattaforma per fare esercizi oppure con cintura fornita di sensore di movimento che in modo interattivo segue i movimenti dell’atleta casalingo e ne “giudica” il livello di bravura, rinforzando il lavoro svolto e i risultati raggiunti.

Ci sono anche tanti canali televisivi che vendono attrezzature promettendo risultati miracolosi, ma attenzione: l’esito sarà positivo solo con la costanza e la dedizione. Chi preferisce svolgere l’attività fisica nella propria abitazione lo fa con varie motivazioni: impossibilità a frequentare un centro sportivo per impegni familiari, difficoltà economiche o mancanza di un mezzo per spostarsi.

Allenarsi a casa ha sicuramente il vantaggio di potersi organizzare in base ai propri orari e ritmi, con la comodità di farsi la doccia a casa e di non prendere freddo d’inverno quando si esce dalla palestra o dal luogo dove si pratica qualche altro sport. C’è quindi chi inizia a svolgere la sua attività al mattino presto prima di andare a lavorare, chi lo fa in pausa pranzo e chi ancora la sera prima di cena. Chi preferisce fare attività fisica a casa di solito ha opinioni negative riguardo agli aspetti sociali di un centro sportivo (ad esempio, sovraffollamento, vergogna nel dover esporre il proprio corpo, ecc.) (Prati e Pietrantoni, 2012).

D’altra parte c’è il rischio che la persona sia troppo indulgente verso se stessa e non sia regolare nell’allenamento. Questo può verificarsi anche nel caso in cui si sia iscritti ad una palestra, ma almeno in questo caso durante la lezione l’istruttore non fa sconti, mentre chi è a casa da solo può tendere a fare meno fatica possibile. Inoltre, la supervisione di un esperto è fondamentale per evitare traumi o lesioni dovute a movimenti scorretti. Per coloro che soffrono di qualche patologia, di un disturbo alla schiena o di problemi alle articolazioni, le conseguenze degli errori potrebbero essere negative a livello vertebrale, articolare o cardiovascolare.

Inoltre, nel proprio appartamento manca il sostegno sociale tipico delle attività svolte in gruppo o in un ambiente sociale che a casa si tenta di sostituire con i personal trainer virtuali dei sofware o dei video. Altro problema dell’allenamento domestico è che facilmente si cade nella ripetitività e nella noia, sia perché non si possiedono le conoscenze adeguate sia perché gli esercizi che le attrezzature consentono di eseguire sono limitati. Di conseguenza in assenza di stimoli sociali e ambientali, il rischio è quello di stancarsi di ripetere esercizi uguali o simili in solitudine e di abbandonare l’attività (Prati e Pietrantoni, 2012).

Un aspetto positivo delle palestre è che oggi sono dei veri e propri centri sportivi polivalenti. Spesso hanno la piscina per fare: nuoto libero, corsi di nuoto, acquagym, spinning in acqua, ecc. In palestra le attività sono molteplici, dalla classica aerobica per passare a fitboxe, spinning, yoga fino ai balli latino-americani. Inoltre molte palestre hanno anche il centro benessere dove ci si può rilassare facendo una sauna, un bagno turco o un idromassaggio. La flessibilità degli orari in cui si può andare in palestra e la variegata offerta dei corsi è sicuramente un aspetto molto positivo, soprattutto per chi tende ad impigrirsi dopo una faticosa giornata di lavoro e non ha la spinta motivazionale per mettersi a fare ginnastica in casa.

Ecco quindi che l’ambiente sociale agisce come leva motivante: la presenza di un istruttore che sprona e incoraggia, il contesto allegro, quel pizzico di competitività, la musica ritmata, l’aver pagato l’abbonamento, sono tutti elementi che invogliano a frequentare la palestra. Il fattore sociale può diventare però un elemento di criticità laddove la persona cerchi solo spazi per chiacchierare con gli altri ed eviti di fare gli esercizi. Per le persone con ansia sociale e che sono in imbarazzo per il proprio corpo (ad esempio, persone con problemi di sovrappeso), il confronto con gli altri può generare senso di frustrazione e indurle così ad evitare di frequentare centri sportivi.

C’è infine chi si affida ad un personal trainer per avere un tipo di allenamento personalizzato ed essere seguito individualmente. Riguardo a chi invece decide di imparare o continuare a praticare uno sport come il calcio, il tennis, il nuoto, ecc. avrà sicuramente la forte motivazione della progressione delle capacità e conoscenze che deve acquisire per poter competere nello sport individuale o di squadra. Inoltre, è un modo molto efficace per creare aggregazione e sviluppare un sano senso di competizione. Chi inizia sin da piccolo a praticare uno sport, solitamente acquisisce e mantiene anche in età adulta un’attitudine mentale a prestare attenzione al proprio fisico e a evitare di fare una vita troppo sedentaria.

In sostanza, non ci sono scuse. Se si vuole praticare movimento fisico ci sono mille modi e, data la tecnologia attuale, anche molto divertenti. Basta trovare il tipo di attività che fa per noi e farla diventare parte di uno stile di vita sano e salutare.

 

29/06/2012