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L’autostima: un fiore da curare ogni giorno

di Caterina Steri

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Perché a volte ci sentiamo insicuri, non riusciamo a prendere le decisioni e pare che per qualsiasi cosa da fare ci sia bisogno del consenso altrui? Perché capita di notare degli individui che non hanno questo problema e sembrano sempre molto sicuri di de stessi? Una spiegazione a queste domande potrebbe essere dovuta al fatto che le persone possono  avere una bassa o alta autostima.

L’autostima è la risposta alla domanda: “Che cosa penso di me”? E’ quindi la valutazione che ognuno da di se e il suo modo di percepirsi.

Il senso di autostima non si compra al supermercato, si coltiva giorno per giorno e deriva da fattori cognitivi, cioè le conoscenze di una persona su di sé e le situazioni che vive; da fattori affettivi che influenzano la sensibilità nel provare e ricevere sentimenti; da fattori sociali che condizionano la vita dell’individuo rispetto al suo relazionarsi agli altri.

Molto importante, per lo sviluppo di una buona autostima e la modalità con cui gli adulti, soprattutto i genitori si pongono nei confronti dei bambini, sin dalla più tenera età. Genitori troppo apprensivi non danno solitamente lo spazio necessario ai bambini per esplorare il mondo circostante, soddisfano sempre in anticipo le esigenze dei figli senza che questi si rendano conto delle loro necessità e del fatto che debbano “ingegnarsi” per soddisfarle. Capita poi che essendo troppo ansiosi, aiutando i figli in ogni occasione e risolvendo loro qualsiasi situazione, inculchino nella loro mente la convinzione di non poter fare da soli e di non averne le capacità.

Sul versante opposto, i genitori che svalutano i figli, pur non essendo apprensivi e ansiosi, faranno si che anche i loro pargoli si convincano di “non essere all’altezza” e anche questo li porterà ad avere una bassa autostima.

I bambini a cui viene lasciata l’opportunità di sperimentarsi durante la crescita, di provare ad avere dei successi e degli insuccessi, che vengono responsabilizzati e allo stesso tempo rinforzati con fiducia sulle loro capacità, cresceranno con un’alta autostima.

L’autostima è una percezione estremamente soggettiva e personale, non è stabile nel tempo, ma mutevole. Per questo motivo possiamo immaginarla come un fiore che deve essere innaffiato continuamente per poter vivere.

L’autostima, influenza l’autoefficacia, cioè la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi, influenza il tono dell’umore, le relazioni affettive, il successo nella vita e le scelte di ogni tipo.

Avere una buona autostima è essenziale per il proprio benessere. Infatti, chi ha una bassa autostima non si sente sufficientemente sicuro di quanto valga e delle proprie qualità, non riesce a fare delle scelte e ad agire perché ha sempre timore di sbagliare. Vive sempre nell’incertezza e in situazioni problematiche ha difficoltà a cercare delle soluzioni. Quando vive un insuccesso soffre maggiormente e non impara in modo costruttivo dai propri errori in quanto associa l’accaduto ad una sua mancanza. Quando vive un successo tende a svalutarlo e a sminuirlo perché incredulo del fatto che sia dipeso da lui.

Una bassa autostima è data dalla discrepanza che si ha tra il modo in cui ci si percepisce e il modo in cui si vorrebbe essere. Quando questi non coincidono o si differenziano tanto, allora si ha una scarsa autostima.

Le persone con un’alta autostima hanno una maggiore perseveranza nel riuscire nelle attività a cui sono interessate o nel raggiungere gli obiettivi a cui tengono e sono meno determinate negli ambiti in cui investono poco. Sono più propense ad accettare i fallimenti e ad imparare da essi.

Quindi, maggiore è l’autostima, meglio si agisce e si decide e più si raggiungono gli obiettivi prefissati.

E’ importante essere consapevoli del fatto che la stima che abbiamo di noi stessi influenza il nostro comportamento, le relazione sociali, l’efficienza sul lavoro, la vita affettiva. A loro volta, questi influenzano i risultati che otteniamo in ogni ambito.

Per alimentare la propria autostima bisogna trovare le certezze in noi stessi, non negli altri. Dare la responsabilità a noi stessi dei propri successi ed insuccessi, non a fattori esterni.

In questo modo possiamo avere la consapevolezza di controllare certi eventi, poterli cambiare, senza aspettare che qualcosa succeda o che la soluzione ci venga offerta da altri.

Se si sta continuamente alla ricerca della approvazione altrui e questa ad un certo punto manca, l’autostima decresce. Se invece siamo solo noi a determinare l’opinione di se stessi, in qualsiasi momento si può decidere che fare in una determinata situazione.

Una buona autostima permette di mettersi in rapporto con gli altri in modo paritario.

Credere in se stessi aiuta a superare momenti difficili e rende ancora più produttivi e positivi. Quanto più è alta l’autostima, tanto più si vorrà dalla vita, e non ci si accontenterà di vivere e subire passivamente quello che capita.

02/08/2011