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La bava della chiocciola ti fa bella

Luci e ombre sull’estrazione della bava del gasteropode amato dalla cosmesi e dalla farmacopea. Il metodo cruelty free made in Italy

di Stefania Elena Carnemolla

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Fra i trattamenti cosmetici oggi in voga ci sono quelli a base di bava di chiocciola, chiamata familiarmente bava di lumaca. La donatrice della bava apprezzata da secoli dalla cosmesi e dalla farmacopea è in realtà la chiocciola, che si differenzia dalla lumaca, che ne è sprovvista, per la sua tipica conchiglia.

Imitando le star 

Il trattamento cosmetico piace a molte donne, sensibili al richiamo della chiocciola della bellezza. Semplice curiosità o un modo per sentirsi come le star? Katie Holmes uses snail slime to keep her skin in top condition titolava tempo fa il Daily Mail, svelando come l’attrice, uscita piuttosto malconcia dal suo matrimonio con Tom Cruise, avesse, per tornare in pista, pensato alla bava di chiocciola per eliminare l’acne, ridurre le cicatrici e sconfiggere le rughe. La chiocciola ti fa bella e se le star sono tradizionalmente fonte d’ispirazione, molte sono le donne che, nel tentativo di imitarle, confessano di aver improvvisato trattamenti alla bava di chiocciola casalinghi, con le chiocciole adagiate per ore sul viso e sul corpo, salvo rimediare prurito, rossore e allergie. Un metodo utilizzato, ma con le dovute precauzioni, anche da diversi centri estetici.

La bava di chiocciola ha, infatti, controindicazioni, anche come ingrediente dei cosmetici: nelle pelli sensibili può, ad esempio, causare reazioni avverse e anche le pelli potenzialmente compatibili, spiegano i dermatologi, necessitano di piccole applicazioni iniziali su zone circoscritte della pelle per testarne la compatibilità.

Proprietà della bava di chiocciola

Perché la bava di chiocciola è così ricercata? Un’azienda di cosmetici a base di bava di chiocciola ne ricorda i principali impieghi, ad esempio, contro le irregolarità cutanee dovute a cicatrici e smagliature, l’invecchiamento e la senescenza cellulare, la cute denutrita, spenta e priva di tono, la cute sottile e fragile, le rughe, la pelle secca e avvizzita, le callosità, l’ispessimento cutaneo, il fastidio e il prurito localizzato, le macchie, l’iperpigmentazione e il colorito non uniforme, le imperfezioni cutanee, la pelle grassa e i pori dilatati, i capelli crespi.

Ricordando, quindi, i suoi principali componenti come i mucopolisaccaridi che, oltre a svolgere un’intensa e prolungata azione idratante, nutrono e purificano la pelle; l’allantoina dalle proprietà idratanti, antiarrossamento, antinvecchiamento, antiossidanti e cicatrizzanti; l’acido glicolico dall’intensa azione esfoliante indicato per la rimozione delle cellule morte e coadiuvante del turnover cellulare; il collagene, proteina per il sostegno, la protezione e il mantenimento dell’idratazione della pelle e nota per la sua funzione di filler naturale nel minimizzare le rughe; l’elastina, proteina coadiuvante della naturale elasticità del derma; i peptidi purificanti per il miglioramento del turnover cellulare e il rafforzamento della barriera cutanea; le vitamine A-C-E dall’azione antiossidante con la vitamina C che stimola la produzione di collagene ostacolandone la distruzione.

Cosmesi naturale e cruelty free 

Stimolata dalle proprietà della bava di chiocciola, l’azienda ha realizzato una linea di cosmetici naturali e cruelty free per il corpo, il viso e le mani arricchiti da ingredienti come olio di mandorle dolci, burro di karitè, olio di vinaccioli, tè verde, estratto di lievito, olio essenziale di menta piperita, estratto di ippocastano, centella asiatica, argilla verde, microgranuli di cellulosa, estratto di radice di iris, argilla rossa, estratto di rosmarino, olio di argan, insaponificabile dell’olio di oliva, caffeina, edera, ginkgo biloba, olio di semi di chia, estratto di semi di quinoa, olio di baobab, caolino, estratto di radice di bardana, olio essenziale di lavanda, aloe, estratto di frassino, olio di jojoba, cetriolo, pompelmo rosa, mistura di datteri e cannella, crondo crispo, olio di riso e crescione del Brasile.

Chiocciole sotto stress 

L’estrazione della bava di chiocciola non sempre è, però, cruelty free. Ancora oggi in alcune zone del mondo la bava viene estratta, oltre che in inadeguate condizioni igieniche, senza tener conto del benessere del gasteropode, utilizzando vecchi metodi come l’immersione delle chiocciole in pentole o contenitori con acqua, sale, aceto o prodotti chimici.

Il brevetto italiano 

In Italia, dove l’estrazione e l’immissione sul mercato della bava di chiocciola destinata all’industria cosmetica e a quella farmaceutica è disciplinata dal Ministero della Salute, l’ Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco, in Piemonte, ha brevettato MullerOne, un macchinario cruelty free per l’estrazione della bava che utilizza l’ozono per stimolare le chiocciole. Niente, quindi, spiega l’istituto piemontese, soluzioni saline, aceto, tensioattivi e altre sostanze “non idonee e molto aggressive” per l’animale e che “per osmosi richiamavano molta acqua cellulare comportando disidratazione e stress elevato alle chiocciole che quindi morivano dopo pochi, se non al primo ciclo di estrazione”. Dietro la scelta motivi etici e anche ragioni di perdita in resa ed economica dovuta in particolare a un “tasso di mortalità troppo elevato”.

Il macchinario è una vera e propria spa per chiocciole, che vengono prima allevate secondo metodi naturali e alimentate con materia vegetale, dove vengono immerse in uno speciale bagno di vapore.

Il processo è in due fasi: sanificazione ed estrazione. Durante la sanificazione, che ha una durata di 30 minuti, le chiocciole vengono sottoposte a una “doccia delicata” di acqua osmotizzata miscelata ad ozono, un trattamento che uccide i batteri ma senza nessun danno per le chiocciole e il loro benessere. Durante questa fase le chiocciole si risvegliano e si rivitalizzano. 

Per l’estrazione della bava le chiocciole vengono, quindi, stimolate con la nebulizzazione di una soluzione a base di sostanze naturali. La formula stimolante, spiega l’istituto piemontese, garantisce una “sollecitazione fisiologica e non invasiva che non pregiudica la salute dell’animale nel ciclo produttivo” garantendo in questo modo una bava “qualitativamente stabile e con una bassa percentuale di agenti patogeni e muffe”

Abbiamo parlato di:

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Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco Website | Twitter | Facebook | Instagram | LinkedIn

MullerOne Website | Facebook | Instagram

 

30/09/2019