Birra, camomilla, limone e rabarbaro: schiarire i capelli con gli ingredienti naturali

Con la birra si possono schiarire tutti i capelli? Meglio chiara o scura? I colpi di sole al limone e la camomilla mescolata ad acquavite e tuorlo d’uovo

di Stefania Elena Carnemolla

Per schiarire i capelli piacciono sempre più le ricette naturali con le chiome che sanno di birra, camomilla, limone, rabarbaro, acquavite, tuorlo d’uovo tanto che anche alcuni prodotti in commercio vi s’ispirano, come gli shampoo alla birra o le lozioni alla camomilla.

BIRRA CHIARA O AL DOPPIO MALTO?

Si racconta che per schiarire i capelli la birra venisse impiegata sin dall’antichità. In tempi più recenti è stata assai in voga tra le donne desiderose di chiome più chiare negli anni Cinquanta. Schiarire i capelli con la birra è, tuttavia, un’arte. Un’arte che ben conoscono i mastri birrai dell’antico Monastero di San Biagio, nel cuore del Parco del Monte Subiaso, poco lontano da Nocera Umbra, e dove anni fa è nata la prima birra italiana artigianale d’ispirazione monastica. Cosa dicono, allora, i mastri birrai? Dicono che la birra non è adatta sui capelli scuri, ma su quelli biondi, biondo scuro, castano chiaro e ambrati cui regala “splendide venature color miele”.

La birra, inoltre, non va versata sui capelli così com’è, perché deve prima perdere l’anidride carbonica in essa contenuta, travasandola, pertanto, nonché più volte da un recipiente all’altro. Conclusa questa operazione, può essere applicata sui capelli, aspettando che li impregni completamente. E per chi ha chiome particolarmente lunghe? “Se hai i capelli molto lunghi” spiegano i mastri birrai “e hai paura di sporcare tutto o peggio ancora di sprecare la birra e non riuscire a distribuirla correttamente, ti consigliamo di metterli in ammollo nella birra stessa e di estrarli dopo qualche minuto”.

Importanti anche i tempi di posa. Un’ora, quello ideale, ripetendo l’operazione in caso di necessità e utilizzando anche qualche piccolo trucco: “Un buon modo per ottimizzare la posa” spiegano i mastri birrai “è quello di avvolgere i capelli con la pellicola trasparente da cucina per poi fissarli in cima e avvolgerli sotto un asciugamano caldo. Il calore aiuta molto! Vien da sé che, in caso faccia molto caldo, potrai sfruttare l’azione riscaldante del sole. Una volta fissati i capelli in testa con un mollettone potrai evitare sia l’asciugamano che la pellicola e lasciarli asciugare all’aria aperta”. 

Per il risciaquo utilizzare abbondante acqua tiepida, senza dimenticare un’ultima accortezza: poiché la birra utilizzata come schiarente potrebbe seccare la fibra dei capelli, i mastri birrai consigliano l’uso di una maschera idratante a scelta o un balsamo districante.

Infine, quali sono le migliori birre schiarenti? Le migliori, spiegano i mastri birrai, sono quelle chiare ed economiche, mentre vanno evitate quelle scure, a doppio malto o ad elevato contenuto alcoolico, questo perché più alcool c’è, più la birra è schiarente, con pessimi risultati finali. Sconsigliate anche le birre “tropo frizzanti” per non allungare i tempi di travaso da un recipiente all’altro per eliminare l’anidride carbonica.

LE VIRTÙ DEL RABARBARO

Poca conosciuta per schiarire i capelli è la ricetta al rabarbaro cinese, come quella del libro sulle erbe officinali di Bonomelli, storica azienda di infusi, camomille e tisane: “Bollire 100 g di radice di rabarbaro, tagliata in piccoli pezzi, e 20 g di fiori di camomilla in un litro d’acqua, fino a quando il liquido si è ridotto a metà. Fare raffreddare, filtrare e utilizzare quest’acqua per fare degli sciacqui. Per ottenere un risultato più deciso lasciare ridurre fino a 250 ml l’acqua del decotto, filtrare, aggiungere un cucchiaio di shampoo e mescolare fino a ottenere un’emulsione da applicare direttamente sui capelli per 45 minuti”.

RICETTE ALLA CAMOMILLA E LIMONE

Oltre a quella al rabarbaro cinese, Bonomelli ricorda la ricetta a base di sola camomilla con cui preparare un infuso con otto cucchiai di fiori e da usare dopo ogni shampoo. Per la preparazione dell’infuso, i fiori essiccati vanno messi in una tazza di acqua bollente, lasciati in infusione per un’ora per poi filtrare il tutto.  

Per schiarire i capelli la camomilla può essere usata anche in decotto con il limone, come insegna una ricetta dell’ Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi di Genova: “Fate bollire due cucchiai di fiori di camomilla in un litro d’acqua per dieci minuti, filtrate, unite il succo filtrato di un limone e usate il decotto come ultimo risciacquo dopo lo shampoo. Potete anche frizionare i capelli, dopo averli lavati, con succo di limone, lasciando agire per 15-20 minuti prima di sciacquare”.

Oltre al risciacquo con decotto di camomilla e succo di limone, è possibile applicare sui capelli una maschera con camomilla, acquavite e tuorlo d’uovo sempre secondo una ricetta della storica farmacia genovese: “Fate bollire per 5 minuti 150 g di fiori di camomilla comune e 100 g di fiori di camomilla romana in 2 litri d’acqua. Coprite, aspettate che il liquido si raffreddi, filtrate strizzando i fiori, aggiungete 2 dl di acquavite e un tuorlo e amalgamate. Lavate i capelli con uno shampoo neutro, poi eseguite un prolungato lavaggio con il preparato, massaggiando capelli e cuoio capelluto. Sciacquate con il decotto di camomilla e succo di limone e ripetete due volte la settimana”.

Tocco finale i colpi di sole naturali, bagnando un pettine a denti larghi nel succo di limone e pettinando 2-3 volte i capelli puliti, da fare, quindi, asciugare al sole.

Abbiamo parlato di:

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Bonomelli Website | Facebook | Instagram

Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi Website | Twitter | Facebook | Instagram | Pinterest | YouTube