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Cambiare significa migliorare e mettere alla prova le proprie risorse

di Caterina Steri

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Alcune persone  non riescono a fare a meno dei cambiamenti, altre ne sono terrorizzate.

Le prime potrebbero essere animate da un’inquietudine interna e dalla convinzione che cambiando riescano a trovare pace in se stesse. Le seconde forse, hanno bisogno di stare in un ambiente stabile e conosciuto e l’idea che questo possa cambiare le destabilizza e le fa stare male. Vivono difendendo  una condizione protetta e facilmente controllabile, con precise aspettative nei suoi confronti e immaginano un futuro ben definito. Nel corso degli anni è inevitabile che ciò che le circonda cambi e che loro stesse cambino, anche se spesso non ne sono ben consapevoli. Pensiamo ad esempio all’alternarsi del giorno e della notte, quello delle stagioni, ai frutti della natura, prima acerbi e poi maturi, ai capelli che crescono, alle prime rughe, ai nostri modi di pensare, di rapportarci agli altri, alle nostre esigenze da bambini e a quelle da adulti.

Il cambiamento è quindi un processo assolutamente naturale e inevitabile del ciclo di vita delle creature.

Perché allora c’è chi ne è terrorizzato?

La paura del cambiamento è essenzialmente la paura di uscire dal proprio ambiente “protetto”, ignorando che vivere il nuovo accresce l’autostima, allarga gli orizzonti della mente e testa la propria efficacia.

Un ambiente protetto, se immutato, a lungo andare rischia di diventare una prigione; c’è chi, per non cambiarlo, preferisce reprimere i propri sentimenti e le proprie esigenze, non volendo rendersi conto che l’affrontare una situazione nuova è un’ulteriore possibilità di migliorarsi, mettersi in gioco, evolvere, dare ascolto ai propri bisogni e desideri.

Ciò che più spaventa spesso è la paura di lasciare il vecchio, il passato, più che di scoprire e costruire il futuro. Esperienza che potrebbe essere alquanto stuzzicante e stimolante per la propria crescita e autostima. Chi ha un’autostima bassa, si nasconde dietro la scusa di non farcela a cambiare, chi invece ha un’alta autostima investe sui cambiamenti per testare le proprie capacità.

Certo, cambiare non è facile, soprattutto dopo anni che si è fatto sempre uso dei soliti schemi comportamentali. Cambiare significa anche prendere delle decisioni importanti, a volte dolorose che equivalgono quasi a subire un lutto. E’ inevitabile provare dolore, ma è altrettanto possibile riuscire a risollevarsi ancora più forti di prima.

Il primo passo da fare sarebbe proprio quello di rompere le piccole abitudini sperimentandone di nuove, come smettere di mangiare sempre gli stessi cibi ed assaporarne di nuovi.

Questo è anche il processo affrontato da certi modelli di psicoterapia che permettono alla persona di allenarsi e sperimentarsi in stili comportamentali e mentali diversi, spezzando quelli vecchi che per tanto tempo hanno portato a situazioni di disagio e non ascolto di se stessi.

Spesso non si accetta di cambiare perché si ha paura dell’ignoto e di fallire. Ci si accontenta allora di stare in una situazione sedentaria, aggiungerei pure “stantia”, pur di rimboccarsi le maniche ed andare avanti con le proprie risorse. Per non cambiare ci si nasconde anche dietro disturbi ben definiti come i disturbi d’ansia. In questo caso, hanno un ruolo repressivo che pongono una sorta di coperchio a tutto ciò che spingerebbe verso una situazione nuova.

Esistono diverse soluzioni che portano a vincere la paura del cambiamento e a migliorarsi: lavorare sulla propria autostima per conoscere e scoprire le proprie risorse; vedere nel cambiamento una possibilità di miglioramento; capire che la vita è dinamica e che cambiare significa maturare; allargare i propri orizzonti significa darsi una piacevole opportunità di sperimentare e conoscere altro; rimboccarsi le maniche ed iniziare ad agire ai fini del proprio allenamento di vita.

Accettare il cambiamento non significa agire d’istinto nel prendere le proprie decisioni, bensì, imparare ad ascoltarsi, valutare e vivere ciò che è in noi, per poi capire come comportarsi al meglio.

Ognuno ha le risorse necessarie per affrontare i cambiamenti, chi pensa di non avercele è solo perché non le sa riconoscere.

Cambiare non significa diventare un’altra persona, significa riuscire ad ascoltarsi, far affiorare le proprie risorse alla coscienza, vivere le proprie emozioni ed usarle per stare bene con se stessi e con gli altri.

30/11/2011