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Casa di vacanza: ricordarsi della legionella, il batterio che si nasconde nelle tubature

Le legionelle sono batteri aerobi, batteri, cioè, presenti in ambienti dove vi sia ossigeno, come quelli idrici. Infettando l'ospite possono provocare la malattia del legionario e la febbre di Pontiac, la prima con polmonite acuta che può rivelarsi fatale

Casa di vacanza ricordarsi della legionella il batterio che si nasconde nelle tubature
di Stefania Elena Carnemolla

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Con la bella stagione si pensa alla casa di vacanza. Che sia di proprietà o in affitto è importante non sottovalutare il rischio contaminazione. In una casa rimasta a lungo chiusa possono, infatti, annidarsi le legionelle - la più diffusa è la L. pneumophila -  batteri Gram-negativo aerobi del genere Legionella di cui si conoscono una sessantina di specie. Trattandosi di batteri aerobi, batteri, cioè, che vivono in ambienti dov’è presente ossigeno, le legionelle amano gli ambienti acquatici sia naturali che artificiali. Ambienti naturali, spiegano le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi del Ministero della Salute, possono essere le acque sorgive, comprese quelle termali, nonché fiumi, laghi, fanghi. Ambienti dove le legionelle “raggiungono quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale  situazione  di  rischio  per  la  salute  umana”.

Un’infografica dei Centers for Disease Contro and Prevention, gli CDC, spiega, ad esempio, perché le legionelle possono crescere e proliferare nelle diverse aree di un edificio. Nelle torri di raffreddamento, ad esempio, quando i livelli di disinfettante sono bassi, le ventole possono spruzzare goccioline d’acqua contaminata. Le legionelle possono, quindi, crescere e diffondersi nei soffioni delle docce se l’acqua dell’edificio ha un basso livello di disinfettante. Nei piani non abitati, a causa della diminuzione del flusso d’acqua e dei livelli di disinfettante, può aumentare il rischio di crescita della legionella. Se le vasche idromassaggio non sono ben tenute, la temperatura calda può favorire la crescita della legionella, che viene, quindi, diffusa con i getti d’acqua. Nelle fontane decorative la legionella può crescere nelle zone calde della fontana, con gli spruzzi che possono allora diffondere acqua contaminata. In caso di interruzione dell’approvvigionamento idrico dell’acqua municipale,  contro il rischio di sporcizia nel sistema aiuteranno i disinfettanti.

Una guida dello Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione della contaminazione da legionella negli impianti idrici parlando delle situazioni di rischio fa l’esempio delle docce, in particolare con soffioni incrostati, rubinetti senza rompigetto o rompigetto incrostati responsabili dell’emissione di spruzzi, vasche idromassaggio con aerosolizzazione dell’acqua, fontane interne, sciacquoni per WC inutilizzati per lunghi periodi di tempo, idropulitrici, sistemi di irrigazione a spruzzo, sistemi di autolavaggio.

LEGIONELLOSI

Perché è importante contrastare la presenza delle legionelle? È importante perché possono causare la legionellosi, un’infezione le cui principali manifestazioni sono la malattia del Legionario e la febbre di Pontiac. La prima, spiega la Organizzazione Mondiale della Sanità, è la forma pneumatica con un periodo d’incubazione da 2 a 10 giorni. I sintomi d’esordio, spiega, possono essere febbre, perdita di appetito, mal di testa, malessere, letargia, mentre alcuni pazienti possono avvertire anche dolori muscolari, diarrea, confusione. Una spia è la tosse, da lieve a catarrale, mentre il quadro clinico può aggravarsi a causa di una “polmonite progressiva” che si manifesta con “insufficienza respiratoria e/o shock e insufficienza multiorgano”, fino al decesso.

La febbre di Pontiac o pontachia, spiega ancora l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non colpisce, invece, i polmoni. La malattia, di tipo influenzale acuto, con un periodo d’incubazione che va da poche fino a 48 ore, può durare da 2 a 5 giorni. I sintomi principali sono febbre, brividi, mal di testa, malessere, dolori muscolari. Possono presentarsi, ricorda, invece, su EpiCentro la dottoressa Maria Cristina Rota dell’Istituto Superiore di Sanità, anche tosse, gola arrosata, diarrea, nausea, vertigini, fotofobia. La dottoressa Rota spiega anche come viene curata la legionellosi: “Il trattamento della legionellosi, essendo una malattia di origine batterica, passa soprattutto attraverso terapie antibiotiche. La febbre di Pontiac ha un’evoluzione benigna anche in assenza di uno specifico trattamento chemioterapico. Tutte le altre malattie sostenute da Legionella species, dalle più comuni polmoniti, alle meno frequenti infezioni extrapolmonari, viceversa, richiedono un trattamento specifico per ridurre la probabilità di un esito infausto. Gli antibiotici da utilizzare sono i chinoloni, i macrolidi e, con minor efficienza, le tetracicline. Al contrario, tutte le betalattamine, i carbapenemi, gli aminoglicosidi ed il cloramfenicolo sono inutili per il trattamento delle legionellosi in quanto non raggiungono concentrazioni intracellulari in grado di esplicare un effetto antibatterico”.

PANORAMICA

Come si previene la legionellosi? Chi è più rischio? Lo spiega il dossier Legionella and the prevention of legionellosis dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che illustra le modalità di trasmissione, sorgente d’infezione, luogo e occasione d’infezione, fattori di rischio ambientali e personali rispettivamente della legionellosi comunitaria, di quella associata ai viaggi, nonché di quella nosocomiale. Un panorama che ha portato col tempo all’adozione di diversi sistemi per prevenire la crescita e la proliferazione delle legionelle nei sistemi idrici, sistemi come utilizzo di acqua ossigenata catalizzata, filtrazione, raggi ultravioletti, shock termico, clorazione, ozonizzazione, ionizzazione. 

IN CASA

Se le strutture ricettive sono obbligate a osservare le norme contro la diffusione della legionella, anche i privati possono contrastarla, seguendo alcuni accorgimenti. Una società immobiliare spiega, ad esempio, che nelle case di vacanza, rimaste chiuse a lungo, le legionelle possono svilupparsi nelle tubature, nel soffione della doccia o nel boiler. Cosa fare, allora? Per prima cosa riscaldare il boiler, portandolo oltre i 60°C, lavare, quindi, tutte le tubature, evitando di fare subito la doccia. Senza dimenticare i climatizzatori ad acqua, dove la legionella può annidarsi nei serbatoi. Attivare subito il climatizzatore, spiega la società immobiliare, può, infatti, causare contaminazione a causa della vaporizzazione. Prima dell’utilizzo del climatizzatore, i serbatoi vanno, pertanto, svuotati e puliti. Un’azienda di servizi idrici consiglia, infatti, di mantenere sempre puliti condizionatori e umidificatori, pulendo e disinfettando i filtri - questo oltre a decalcificare rubinetti e docce, svuotare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell’acqua, mentre l’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di disinfettare periodicamente con cloro le cassette di scarico per WC. 

Infine, i consigli di un municipio che spiega cosa fare in una casa rimasta chiusa per troppo tempo: ad esempio, fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere acqua calda e fredda, allontandosi dal punto di emissione e aver aperto le finestre; non usare vasche idromassaggio; non irrigare il giardino utilizzando pompe con diffusori a spruzzo; non lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orto e giardino; non impiegare acqua di rubinetto per riempire gli apparecchi per l’aerosolterapia o l’ossigenoterapia. 

ABBIAMO PARLATO DI

Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi Documento

Ministero della Salute Website | Twitter | Facebook | Instagram | YouTube | LinkedIn

Centers for Disease Control and Prevention Website | Twitter | Facebook | Instagram | YouTube | LinkedIn

Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive, e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzati durante la pandemia COVID-19 Documento

Istituto Superiore di Sanità Website | Twitter | YouTube | LinkedIn

Organizzazione Mondiale della Sanità Website | Twitter | Facebook | Instagram | Pinterest | YouTube | LinkedIn

Epicentro Website | YouTube

Legionella and the prevention of legionellosis Documento

 

 

 

30/04/2022