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Cioccotossici

di Caterina Steri

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La Pasqua è la festa che incentiva un enorme consumo di cioccolata. Grande protagonista della nostra `dieta` , il cioccolato è un cibo mangiato per piacere, 'intrigante' per l'uomo, considerata la varietà di tipi, il mercato economico sviluppato intorno al suo consumo e l'organizzazione di eventi a lui dedicati.

Come tutte le cose, anche il consumo di cioccolato ha i suoi pro e i contro.Gli effetti benefici sono le caratteristiche antidepressive di tipo non farmacologiche; chi lo mangia produce endorfine, sostanze che stimolano il buonumore che danno un senso di piacere e agiscono contro il dolore.

Il cioccolato contrasta stati di ansietà, aumenta l'attività fisica e psichica dando energia a chi lo consuma. Sarebbe inoltre un afrodisiaco e un antiossidante.
Se mangiato in quantità elevate, in alcuni casi è capace di dare una dipendenza, un' incapacità di resistere a una o più razioni.

Gli abusatori di questo cibo, i ciocotossici non riescono a fermarsi di fronte ad una tavoletta di cioccolata finchè non la finiscono e ne consumano quantità di gran lunga superiore alla media. Non vanno in astinenza solo perché non smettono mai di mangiarne. Consumano la cioccolata spesso come unico piacere di una dura giornata, per calmare l'irritabilità, sentirsi più energici e avere un migliore umore. Le donne lo ricercano in quantità maggiori soprattutto durante il periodo che precede il ciclo mestruale.

La dipendenza da cioccolato costituisce un fenomeno di dimensioni sorprendentemente ampie nei paesi occidentali e per alcuni dei suoi sintomi e delle sostanze che lo compongono che stimolano le stesse aree del cervello sollecitate dalla nicotina, viene paragonato alla dipendenza di sostanze d'abuso.
Il pericolo della dipendenza da cioccolato è sempre in agguato e questo non solo conduce all'obesità ma anche alla perdita di controllo sui propri impulsi e addirittura alla perdita di autostima.

Consumare cioccolato deve essere un piacere, non un modo per tentare di controllare l'ansietà o la depressione e ancor meno una scusa per legare la nostra vita ad un'inutile dipendenza. Quindi, suggerirei a chi consuma spesso la cioccolata di chiedersi perché e in quale modo lo faccia e se si dovesse render conto di avere una dipendenza che non riesce a controllare, di chiedere l'aiuto di un esperto.

13/07/2011