Cipolle nei collant e patate in cantina: dritte per conservare meglio i cibi

di Stefania Elena Carnemolla

Conservare bene i cibi è il modo migliore per manterne vivi freschezza, gusto e sapore e ridurre, di riflesso, gli sprechi. Un piccolo decalogo con alcuni consigli pratici è quello di Cortilia, mercato agricolo online che mette in contatto i consumatori con agricoltori, allevatori e produttori artigianali per l’acquisto di prodotti agrolimentari, per la bellezza e la cura della casa, facendo la spesa come in campagna.

Il decalogo nasce dall’esperienza quotidiana. Molti dubbi riguardano ciò che va conservato in frigo. La frutta, ad esempio: non pochi sono i consumatori che vi ripongono banane, kiwi e agrumi come arance e mandarini. Un errore? Sì, perché il freddo li danneggia. Kiwi, banane, arance e mandarini andranno, pertanto, conservati a temperatura ambiente.

Per nulla amanti del frigo sono anche i pomodori a causa delle basse temperature che inibiscono il processo di maturazione, “facendo perdere loro sapore, profumo e consistenza”. In frigo andranno, invece, broccoli, carote, cavoli, finocchi, asparagi, limoni ed ortaggi a foglia verde, possibilmente conservati in sacchetti di carta per alimenti, che consentiranno la “circolazione dell’aria, limitando condensa e umidità”.

Se tra i formaggi vanno in frigo quelli freschi, come, ad esempio, mozzarella e ricotta, per tutti gli altri “luogo di elezione” è la cantina, ambiente dotato di “giusta temperatura” e “corretta areazione”. I formaggi, inoltre, non vanno mai avvolti nella pellicola trasparente.

Un errore comune a molti consumatori è quello di conservare aglio e cipolla in frigo. Brutti odori a parte, che rischiano di contaminare cibi e bevande, per aglio e cipolla il frigo non è proprio l’ambiente ideale per via dell’umidità, che li fa germogliare. Una soluzione sarà riporli in una retina, utilizzando anche un vecchio collant, conservandoli in cantina, se “sufficientemente areata”, o sul balcone.

Niente frigo anche per il pane, che va, invece, conservato a temperatura ambiente preferibilmente dentro un sacchetto di carta, a sua volta inserito in un altro sacchetto qualora lo si voglia conservare per alcuni giorni, garantendone, così, integrità e sapore.

Tra i prodotti solitamente mal conservati ci sono le patate, che amano, invece, buio e fresco. Esposte alla luce, infatti, diventano verdi. Sensibili alle temperature troppo fredde o troppe calde, non andranno conservate né in frigo, né in dispensa, ma in un ambiente fresco come, ad esempio, la cantina.

In caso di frutta particolamente acerba, riporla in un sacchetto con un paio di mele, questo perché le mele producono etilene, un “ormone vegetale gassoso che favorisce la maturazione”. Viceversa, nella fruttiera non va riposta accanto alle mele frutta già matura, che potrebbe, pertanto, guastarsi.

 

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