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Clima, le Filippine rischiano cicloni sempre più catastrofici

Clima le Filippine rischiano cicloni sempre più catastrofici
di Alessandra Concas

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Secondo gli scienziati i fenomeni sono in aumento a causa dell'incremento delle temperature del mare.

Nelle Filippine il rischio di tifoni di potenza catastrofica come Haiyan, che nel 2013 provocò oltre 7300 tra morti e dispersi, è sempre più alto.

Uno studio realizzato dall'Università di Sheffield e pubblicato sull'International Journal of Climatology, ha stabilito che un aumento della temperatura della superficie del mare, provocata dai cambiamenti climatici, potrebbe essere il fattore scatenante di cicloni tropicali sempre più estremi e intensi, con conseguenze drammatiche in relazione a perdite di vite umane e danni economici.

Considerando gli eventi che si sono verificati tra gli inizi degli anni '50 e il 2013, i ricercatori hanno rilevato una lieve diminuzione di cicloni di piccola entità, con venti al di sopra dei 120 chilometri orari, in particolare negli ultimi due decenni.

Nonostante questo, negli ultimi anni sono aumentati i fenomeni più pericolosi, con venti che superano i 150 chilometri orari, colpendo in misura maggiore l'isola settentrionale di Luzon.

Alcuni studi realizzati in precedenza, hanno suggerito che l'aumento di cicloni tropicali molto intensi potrebbe essere imputato all'aumento della temperature della superficie marina registrato dagli anni '70 come effetto dei cambiamenti climatici. Un elemento che fa riflettere, anche se, come sottolineano i ricercatori, è ancora presto per arrivare a conclusioni.

Le Filippine, secondo il rapporto di due anni fa della United Nation University sui rischi globali, sono tra i Paesi più a rischio per una serie di eventi naturali, piogge monsoniche, cicloni tropicali, terremoti e tsunami, e nel 2013 il tifone Haiyan fu uno dei più violenti mai registrati.

 



02/03/2016