Come le giovani mamme vivono il sesso

di Roberta Giommi



Le donne con bambini piccoli sono oggi affaticate rispetto alla gestione dei compiti e spesso non sono molto disponibili  a fare sesso con il partner.  Trovano a volte rifugio contro la solitudine relazionale costruendo rapporti affettivi con colleghi di lavoro, con i padri di altri bambini. Spesso nasce fuori dal rapporto di coppia la confidenza, si crea il piccolo corteggiamento, che valorizza la loro femminilità.  La ripresa degli interessi, la palestra, il recupero del peso, possono spingere verso la ricerca della propria femminilità fuori dal rapporto di coppia.  Ma cercare rifugio emotivo all’esterno  crea difficoltà alla sessualità di coppia. Senza accorgersene si comincia ad aspettare il contatto, i confronti, l’affetto, la confidenzialità con altri non con il partner.

Se non si vuole perdere il rapporto è necessario creare uno spazio dedicato, non banale, non ripetitivo o conflittuale rispetto alle fatiche del lavoro e della famiglia. Nella consultazione di coppia cerchiamo di partire dal concetto di amicizia tra i partner, dal costruire una complicità nella ripresa del sesso. Non si dovrebbe cercare un  sesso solo  funzionale, legato alla vicinanza e alle antiche abitudini, ma un sesso che valorizzi la femminilità e la mascolinità dopo che la donna ha attraversato una fase difficile di trasformazione del corpo e delle zone erogene e dopo che i maschi spesso si sono immersi nella dimensione prevalente di vedere le loro donne come “madri” e non come possibili compagne di eros.  Passati  sei mesi al massimo dalla nascita del figlio/a e valutando anche cosa è successo durante la gravidanza perché a volte per problemi maschili, altre volte per problemi femminili, durante la gravidanza può accadere che la donna o l’uomo mettano in riserva la sessualità, bisogna se non cambia nulla e se prevale l’astinenza, consultare. Accade frequentemente  che dopo il parto si accumulino giorni e mesi di assenza della sessualità. 

Il messaggio che le coppie ricevono nella consultazione è  che in ogni fase del processo riproduttivo bisogna  non dimenticare mai di essere una coppia di amanti. Non lasciarsi andare, non trascurarsi fisicamente, toccare il corpo mantenendo una dimensione di  erotismo e di  piacere, è indispensabile per mantenere aperta la dimensione di amanti, .Massaggiare il corpo, fare petting, raccontarsi le fantasie, esprimere i desideri permette di  ricordare che siamo coinvolti in una relazione che vogliamo preservare., che è una relazione uomo/donna che protegge la nostra identità e mantiene una attenzione al piacere nella relazione. Conservare spazi di parole, fare delle attività insieme, non scordare amici e divertimenti comuni, prendere qualche giorno dedicato alla coppia, permette di non disperdere il patrimonio di emozioni e di sentimenti.

A volte si dice che l’affettività cancella eros e che diventare genitori stabilisce o troppa rabbia per le fatiche e i conflitti, antagonisti naturali della sessualità o troppa complicità parentale per cui ci si dimentica la relazione personale e il tempo da dedicare l’uno all’altra. A volte il bambino, la bambina sono motivo di grande gioia e soddisfazione e il progetto famiglia nutre la sensazione di creare insieme qualcosa di positivo, in questo caso le  emozioni buone della genitorialità, la mancanza di solitudine, la simpatia dei genitori tra loro e verso i figli permettono di vivere anche il legame di coppia come piacevole e ricaricante e la sessualità come dimensione della complicità confidenzialità. Se invece accade che la dimensione parentale, in particolare essere padri e madri ostacola eros, dobbiamo capire presto che siamo in un contesto pericoloso e porre rimedio.